GIOVEDI’ XXVIII^ SETTIMANA T.O. 14.10.2021 – Luca 11,47-54 “…e sarà chiesto conto a questa generazione…”

… il VECCHIO FARISEO COMMENTA….

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Dal Vangelo secondo Luca 11,47-57

In quel tempo, il Signore disse «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. SÌ, IO VI DICO, NE SARÀ CHIESTO CONTO A QUESTA GENERAZIONE. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della CONOSCENZA; VOI NON SIETE ENTRATI, E A QUELLI CHE VOLEVANO ENTRARE VOI L’AVETE IMPEDITO». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Molto intensa la metafora usata da Gesù “LA CHIAVE DELLA CONOSCENZA”!

“CONOSCERE”, non è cosa da poco e soprattutto se si tratta di cose che riguardano Dio e il suo rapporto con noi.

È evidente che la chiave della conoscenza di Dio, del suo Amore, della sua Giustizia e della sua Misericordia infinita appartiene solo a quanti sanno amare. Cioè a coloro che esercitano la capacità di conoscere solo in funzione di quell’amore che viene da Dio e tutto a Dio conduce.

A QUELLI CHE VOLEVANO ENTRARE L’AVETE IMPEDITO…”

Mi fa paura il tono che usa Gesù. Implacabile, come solo l’amore per il suo popolo sa essere.

Tagliente e vera, come solo la Parola di Dio riesce a colpire il nostro cuore, nei suoi meandri più profondi.

E HA RAGIONE GESÙ, COME SEMPRE D’ALTRONDE.

Spesso noi pensiamo di essere “specialisti del sacro”, esperti di vita interiore …noi cattolici che passiamo il tempo a giudicare gli altri senza pietà, dimenticando che Dio ci chiede di “NON GIUDICARE”.

E diventiamo gli stessi che non toccano un peso nemmeno con un dito e che, siamo però molto abili nel rimarcare se gli altri se lo caricano sulle spalle o no.

Mi piace ciò che ha scritto con forza papa Francesco: le nostre parrocchie rischiano di diventare delle dogane, invece che delle porte che immettono nella vita divina.

Questo avevano fatto farisei, scribi, sacerdoti e dottori della Legge.

Attenti a noi stessi, Fratelli e Sorelle, che pur avendo avuto l’immensa GRAZIA di conoscere più da vicino la GRAZIA del Signore, corriamo gli stessi identici rischi, anche se con buone intenzioni, di cadere negli stessi errori commessi dai farisei.

Queste dure parole di Gesù rivolte ai farisei devono portarci a un serio esame di coscienza per vedere se anche nel nostro cuore alberga qualche forma di fariseismo per estirparla con decisione.

Già San Girolamo rivolgeva ai cristiani del suo tempo questa amara constatazione “Guai a noi presso i quali sono passati i vizi dei farisei”.

Facciamo allora tesoro delle parole di Gesù che rimprovera ai farisei -e a noi- l’ipocrisia. Terribile malattia della mente e del cuore che confonde il rigorismo minuzioso dell’osservanza esteriore della Legge di Dio, CON L’AUTENTICA FEDE E L’ABBANDONO FIDUCIOSO NEL CUORE DI DIO.

In particolare Gesù rimprovera:

  • l’osservanza solo esteriore a scapito del coinvolgimento interiore del cuore;
  • e l’osservanza dei precetti secondari e periferici a scapito del grande comandamento dell’amore a Dio e ai fratelli.

Non è questione di avere il piatto pulito, ma di donare ai nostri fratelli più poveri quanto vi è contenuto.

E questo perché i farisei sono vittime della VANITÀ. È per essa infatti che i farisei hanno cura attenta e minuziosa dell’esterno e trascurano completamente l’interno: BELLI fuori, ma ORRIBILMENTE SPORCHI dentro!

Altro terribile rimprovero Gesù lo rivolge ai dottori della Legge, che innalzavano monumenti ai profeti e si ritenevano per questo più giusti dei loro padri, che invece li avevano uccisi.

Che vergogna e che ipocrisia. Questi Dottori e tutti quelli come loro, veneravano i profeti, tranquillamente. Tanto ormai erano morti da tempo e la loro autorità morale non aveva più alcun valore.

Certamente, se i profeti fossero vissuti nel loro tempo, non avrebbero esitato ad ucciderli.

E la prova è che uccideranno TRANQUILLAMENTE anche Gesù, che aveva l’ardire di presentarsi con l’autorevolezza di un vero profeta di Dio. E COSI’ FACENDO, CREDERANNO DI AVER UCCISO LA PAROLA VIVENTE DI DIO.

Il Nazareno fa poi un ultimo SPAVENTOSO RIMPROVERO a questa terribile genìa di avversatori

“GUAI A VOI, DOTTORI DELLA LEGGE, CHE AVETE PORTATO VIA LA CHIAVE DELLA CONOSCENZA;

VOI NON SIETE ENTRATI, E A QUELLI CHE VOLEVANO ENTRARE VOI L’AVETE IMPEDITO…”

Un rimprovero che a me FA TREMARE.

la cavillosità nell’interpretazione della Legge e della morale, che rende impossibile l’osservanza religiosa, soprattutto ai “piccoli” nella Fede, caricandoli di pesi insopportabili.

E QUESTO è CERTAMENTE UN Discorso valido ancora oggi per noi, suoi discepoli.

Perché NOI siamo quella “GENERAZIONE ETERNA A CUI SARÀ CHIESTO CONTO…”

Guardiamoci allora allo specchio, Fratelli e Sorelle. E facciamoci -IO PER PRIMO- un serio e implacabile ESAME DI COSCIENZA:

E CERCHIAMO DI CAPIRE SE LE NOSTRE REGOLE E LE NOSTRE INTERPRETAZIONI, ALLONTANO LA “POVERA” GENTE e nascondono ad essa quella VIA CHE LE DOVREBBE CONDURRE NEL CUORE DEL PADRE CELESTE.

Se IL NOSTRO PENSIERO E LE NOSTRE AZIONI scoraggiano i peccatori e mortificano l’uomo, ALLORA VERGOGNIAMOCI.

COSPARGIAMO IL NOSTRO CAPO DI CENERE E VESTIAMOCI DI SACCO!

Perché stiamo tradendo il meraviglioso progetto di Amore di Dio!

Se così è, guai a noi se compiamo lo stesso errore! Guai quando chi ha la possibilità di approfondire la conoscenza di Dio e NON FA NULLA per renderla accessibile, ANZI SI DA’ DA FARE PER COMPLICARE LA SUA VIA!

TERRIBILE….

“GUAI A VOI, DOTTORI DELLA LEGGE, CHE AVETE PORTATO VIA LA CHIAVE DELLA CONOSCENZA;

VOI NON SIETE ENTRATI, E A QUELLI CHE VOLEVANO ENTRARE VOI L’AVETE IMPEDITO…”

Anàtema a chi è convinto di possedere e di custodire la verità, perché CREDE DI ESSERE CUSTODE E DEPOSITARIO UNICO DELLA VERITA’, QUANDO IL CUSTODE E DEPOSITARIO UNICO E LO SPIRITO SANTO, unico che “…può condurci alla Verità tutta intera… cioè a Cristo!

La verità non è un privilegio, né una fortezza da difendere, ma un dono da ricevere e da donare con amore, sapendo che ciascun uomo porta in sé la meravigliosa “imàgo dèi”, ovvero l’Immagine dell’Altissimo e quindi è destinatario di quel messaggio d’amore che “Abbà- papà” vuole che raggiunga ogni suo figlio.

Per favore, Fratelli e Sorelle, cerchiamo di non essere come i Dottori della Legge, che invece di custodire il tesoro della Rivelazione, attraverso le chiavi della responsabilità e della fedeltà, se ne erano impadroniti facendone uno strumento per farsi dio e usurparne il posto.

Il Demonio fa sempre lo stesso gioco. E fa in modo che sia accovacciata accanto al nostro cuore la stessa perversione. Ovvero quella di appropriarci del tesoro che ci è affidato, i figli, il matrimonio, il lavoro, gli affetti, e PERSINO la GRAZIA.

E facciamo tranquillamente della Grazia una nostra opera su cui accampiamo tutti i diritti.

COSÌ FACENDO CHIUDIAMO LA PORTA DELLA VITA A TUTTI.

Guai a voi“, dice il Signore, infelici d’aver perduto quella strada che porta alla vita, alla pace e la gioia vera ci attende.

Guai a noi“, cadaveri ambulanti che viviamo senza Sapienza. Iddio ci perdoni! E mi salgono le lacrime se penso a:

  • quante volte abbiamo disprezzato e spento la profezia nella nostra vita.
  • Quante volte ci siamo tappati le orecchie per non sentire le parole di verità che illuminano i nostri cuori, preferendo la menzogna superba che ci dilania.
  • Quanti sepolcri abbiamo chiuso all’amore vero, quello che non fa sconti al peccato ma ha misericordia del peccatore.

Ma, nel suo immenso Amore Misericordioso, il Signore Gesù, ha cercato e raccolto la chiave della porta che ci fa entrare in quella meravigliosa via che conduce al Cuore del Padre Suo e Nostro! LA CROCE.

Anche oggi, anche ora, il Signore continua a scendere instancabilmente sino agli inferi quotidiani di tutti noi e con la Chiave della Croce ci spalanca le porte dei sepolcri, nei quali precipitiamo ad ogni menzogna.

SOLO IN CRISTO È SVELATA L’AUTENTICA SAPIENZA DELL’AMORE CHE, NELLA CROCE, RISCATTA E TRASFORMA UNA VITA SCHIACCIATA NELL’EGOISMO E NELLA RICERCA DI SÉ IN UN DONO TOTALE.

La Chiave della Croce apre il cuore indurito e chiuso nell’orgoglio; scioglie le catene della paura e della menzogna per aprire su nuovi orizzonti di verità.

E nel mistero di iniquità che si consumerà nell’ora della Sua Passione, però, si compirà anche il mistero della bontà infinita di Dio!

Quella Chiave che ha il potere di “sciogliere” in terra, nel cuore di ognuno di noi, FIGLI NEL FIGLIO, le catene del peccato, e di “legare” in Cielo ogni fallimento umano all’amore incorruttibile di Dio che lo trasforma in un successo eterno.

Se leggiamo in filigrana le pagine della Scrittura Santa, vediamo che:

  • il sangue di Abele, il primo giusto ucciso, grida dalla terra a Dio, quello di Suo Figlio la lava da ogni macchia.
  • se Zaccaria, l’ultimo profeta ucciso, muore dicendo “Il Signore veda e ne chieda conto”, Gesù Crocifisso dirà “Padre, perdona loro, che non sanno quel che fanno”.
  • Stefano, il primo figlio della Sapienza, mentre viene ucciso, dirà “Signore, non imputare loro questo peccato”.

E questo perché, se la giustizia della Legge infatti denuncia e fa vedere il peccato davanti a Dio, la Sapienza del Vangelo invece LO PERDONA E SE NE FA CARICO.

La chiave della conoscenza, allora è quella chiave che richiama la casa della conoscenza, dove si impara la Parola di Dio. Quella PAROLA UNICA E PIENA DI VERITA’ E DI AMORE, CHE CI INDICA LA VIA DELLA CROCE.

ATTRAVERSO LA CHIAVE RAPPRESENTATA DALLA CROCE SARÀ OFFERTA A TUTTI LA POSSIBILITA’ DI ENTRARE NELLA CONOSCENZA DI DIO.

Per questo Paolo, scrivendo la sua PRIMA LETTERA ai cristiani che vivono nella sua amata comunità che è in Corinto (1 Cor 2,2) dirà di “non conoscere altro se non Cristo, e questi Crocifisso”(1Cor 2,2).

Guai a voi, dottori della legge che avete presa la chiave della scienza! Voi non siete entrati e l’avete impedito a quelli che volevano entrarvi”.

La chiave è la conoscenza di quel Dio che mostra il suo volto Cristo Misericordia in Gesù Cristo, e che ora si manifesta loro. Essi non ci sono entrati, perché hanno e danno l’immagine di un Dio senza misericordia. Perciò “Sarà domandato loro conto del sangue dei profeti”.

Come dicevo, TERRIBILE è IL TONO USATO DA GESU’.

Tale tono non serve solo da ammonimento, ma serve a indicare loro l’errore che loro e noi, stiamo compiendo. E conseguentemente, l’urgenza, di convertirci e di abbandonare queste opere malvagie, che piacciono tanto a noi uomini, per dedicarci all’Amore di Dio.

Il Vangelo ci mostra anche un altro aspetto legato sempre al nostro rapporto con la Parola di Dio.

Quando la Parola del Signore entra in noi per contestare il nostro operato e per mettere in luce la malvagità dei nostri cuori (che si esprime con le opere discutibili prestate contro i nostri fratelli e sorelle) la nostra reazione nei confronti di Dio è del tutto analoga alla reazione degli scribi e dei farisei descritta dal Vangelo.

Anche noi, come loro, neghiamo l’evidenza dei fatti e la fondatezza dell’accusa, preferendo passare dal ruolo di accusati al ruolo di accusatori, che ci piace di più.

E ci scagliamo contro Cristo, gli tendiamo insidie per sorprenderlo in ogni parola che esce dalla sua stessa bocca.

Voi dite: ma quando facciamo tutto questo contro il Signore?

Fratelli e Sorelle… lo facciamo ogni volta che, per giustificare noi, stessi attacchiamo la Chiesa di Dio.

Se siamo divorziati, se siamo conviventi, se pratichiamo l’aborto, se vogliamo l’eutanasia, se vogliamo la famiglia omosessuale, se uccidiamo, se rubiamo, se non abbiamo ottenuto l’annullamento del matrimonio, e Dio solo sa cos’altro ci viene in mente, IN TUTTI QUESTI CASI IN CUI IL NOSTRO OPERATO È CHIARAMENTE CONDANNATO DALLA CHIESA, invece di correggere i nostri comportamenti anticristiani e di rientrare nella GRAZIA di Dio, ci giustifichiamo.

E per farlo, siamo bravissimi a trovare tutte le scuse possibili ed immaginabili per derogare dall’etica dell’amore.

E non appena satana ci ha suggerito la scusa adatta, subito, lancia in resta, attacchiamo la Chiesa di Dio, ACCUSANDOLA DI ESSERE ANTIQUATA, DI ESSERE CHIUSA IN SÉ STESSA, DI ESSERE LONTANA DALLA VITA DELL’UOMO, DI ESSERE FREDDA ED INSIPIDA.

VERGOGNIAMOCI!!!!!!!

ANCORA UNA VOLTA SIAMO SALITI SUL GOLGOTA ED ABBIAMO NUOVAMENTE INCHIODATO CRISTO SULLA CROCE!!!!!!

Tutto doveva andare come predetto, e mi riferisco alla morte dei profeti, affinché il sangue dei martiri potesse arrivare al colmo dell’ira divina. È per tale ragione che Gesù afferma che “ne sarà chiesto conto a questa generazione”… non solo quella del Suo tempo, ma anche la nostra e di quella di ogni uomo che dal nulla è chiamato all’esistenza.

Tutti coloro che hanno strumentalizzato, che strumentalizzano e che strumentalizzeranno la Parola di Dio, per i propri scopi, DOVRANNO RENDERE CONTO A DIO, compresi teologi, diaconi, sacerdoti, cardinali o Papi.

Perché ogni volta che viene offuscata la VERITÀ, da coloro che sono inviati per custodirLa e diffonderLa CON AMORE, SI MINA DIRETTAMENTE IL CORPO DI CRISTO CHE È LA CHIESA, E SI OFFENDE DIO!

A causa dell’ignoranza della Sacra Scrittura e della Dottrina della fede, molti si stanno perdendo seguendo VUOTE E VANE IDEOLOGIE RELATIVISTE che violano gli insegnamenti che da sempre la Chiesa ha annunciato.

Serpeggia un perverso ecumenismo dove si stabilisce che la salvezza non viene solo da Cristo, ma anche dalle altre religioni…e questo è inammissibile, perché la Chiesa deve annunciare la VERITÀ E RENDERLA SEMPRE LUMINOSA E CHIARA.

E questo perché abbiamo la certezza che LA CHIESA NON È DEGLI UOMINI, MA DI CRISTO e sappiamo che Egli la proteggerà in eterno e che le porte degli inferi non prevarranno su di essa.

 

Ragioniamoci sopra…

Sia Lodato Gesù, il Cristo!