… il VECCHIO FARISEO COMMENTA….
Dal Vangelo secondo Giovanni 15,26-27 16,12-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. […] Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». Parola del Signore
Mediti…AMO
Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo ed è quella PERSONA della SS. TRINITA’, quell’”OSPITE DELCE DELLA NOSTRA ANIMA” che diffonde nel mondo la possibilità di imitare Cristo, perché lo fa vivere in noi.
Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dell’amore misericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostri peccati, facendo così trionfare la misericordia e l’amore mediante – e non contro – la giustizia e l’ordine.
Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana.
Dio ha conferito al suo popolo una grande autorità stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!
Ma questa autorità, per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempre essere esercitata con misericordia e con gioia, che sono le caratteristiche di Cristo, che ha sofferto ed è risorto, e che ESULTA eternamente nello Spirito Santo.
Guidata dallo Spirito Santo la vita diviene un viaggio verso un orizzonte sempre più nuovo.
Già lo aveva prefigurato il sapiente di Israele nel Libro della Sapienza al Capitolo 7,14-30, dove è detto ciò che può essere applicato allo Spirito del Signore, anche se Lui però è sempre infinitamente oltre:
- Ella è infatti un tesoro inesauribile per gli uomini; chi lo possiede ottiene l’amicizia con Dio, è a lui raccomandato dai frutti della sua educazione.
Mi conceda Dio di parlare con intelligenza e di riflettere in modo degno dei doni ricevuti, perché egli stesso è la guida della sapienza e dirige i sapienti. Nelle sue mani siamo noi e le nostre parole, ogni sorta di conoscenza e ogni capacità operativa.
Egli stesso mi ha concesso la conoscenza autentica delle cose, per comprendere la struttura del mondo e la forza dei suoi elementi, il principio, la fine e il mezzo dei tempi, l’alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni, i cicli dell’anno e la posizione degli astri, la natura degli animali e l’istinto delle bestie selvatiche, la forza dei venti e i ragionamenti degli uomini, la varietà delle piante e le proprietà delle radici.
Ho conosciuto tutte le cose nascoste e quelle manifeste, perché mi ha istruito la sapienza, artefice di tutte le cose.
In lei c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in sé stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza”.
Senza lo Spirito del Signore:
- la Parola di Dio è una bella favoletta che non produce risultati
- la Liturgia è una sterile cerimonia
- la preghiera diventa solo una vuota elucubrazione umana, senza alcun senso, perché non viene da Dio e non è accetta a Dio
- la Chiesa si trasforma in una istituzione priva di significato
- il ministero ordinato manca di quella grazia efficace che produce conversione e salvezza
- anche Cristo senza lo Spirito che lo vivifica nei cuori diviene un grande uomo
- e tutte le nostre chiese prive di Lui non sono più SACRAMENTO DI REDENZIONE.
PERCHE’ SOLO LO SPIRITO SANTO CI REGALA LA VERITÀ E LA GRAZIA SEMPRE NUOVE E VIVIFICANTI DI GESÙ SIGNORE, CHE OPERANO NELLA CHIESA: UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA.
Per rassicurarci aveva detto Gesù, riferendosi allo Spirito Santo “Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà”.
Dio stesso che santifica e che rigenera l’intera creazione divinizzando l’uomo, ci viene effuso da Gesù perché noi non restiamo abbandonati a noi stessi, perché non ci disorientiamo e non procediamo ciascuno per un sentiero sconosciuto, MA CAMMINIAMO SU UN SENTIERO COMUNE VERSO QUELLO STESSO OBIETTIVO COSTITUITO DALLA VITA E LA SALVEZZA ETERNA.
E, questa EFFUSIONE SALVIFICA avviene a Gerusalemme, NEL GIORNO DELLA PENTECOSTE EBRAICA, per effetto della quale erano convenute presso il tempio di Israele, tantissime persone di varia cultura ed etnia. Perché stavano per scadere i cinquanta giorni dall’inizio della mietitura e ognuno doveva essere grato a Dio per l’abbondanza dei raccolti.
In quella occasione esponenti di varie comunità entravano al tempio per deporre LA PRIMIZIA di un frutto di ciascun prodotto della terra, quale DONO A DIO.
Il tutto in una Festa fra le più importanti per il popolo ebraico, POICHÉ OLTRE CHE A RENDERE CULTO A DIO, radunava gruppi e persone da ogni parte del mondo ebraico.
È in questo stupendo contesto di gioia e di serenità che improvvisamente un gruppetto di uomini, FINO A POCHI ISTANTI PRIMA IGNOTI E NON CONSIDERATI DALLA FOLLA PERCHÉ RECLUSI IN UN ANGUSTO SPAZIO, SI VEDONO CORRERE E GRIDARE PER LO SPAZIO ANTISTANTE ALLA PORTA DEL TEMPIO: PARLANO LINGUE DIVERSE EPPURE VENGONO COMPRESI DA TUTTI.
TUTTI INFATTI COMPRENDONO CHE ESSI ANNUNCIANO, ORMAI SENZA PIÙ ALCUNA PAURA, LE GRANDI OPERE DI DIO.
È questo ciò che accade grazie allo Spirito, se siamo docili alla Sua azione, che nella fede possiamo riscontrare la presenza di Cristo ed essere docili esecutori della sua Parola e della sua azione.
Ecco perché lo Spirito, INVESTENDO L’UOMO, come fece un giorno con gli Apostoli, lo “divinizza“, perché consente che Dio -oltre che in sé stesso- abiti anche nel cuore dell’uomo, plasmandolo e rendendolo in eterno, Figlio suo.
Lo Spirito infatti “attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio”, dice Paolo parlando ai Romani, al capitolo 8, 16 e facendoci vivere da Figli ci conduce alla verità di Dio che ci è stata rivelata dal Cristo.
Gli Apostoli più volte ERANO STATI INVESTITI dallo Spirito Santo.
Già subito dopo la Resurrezione Gesù era comparso agli Undici per alitare su di loro e per esclamare “Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i peccati resteranno rimessi; a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”(Gv 20, 22-23).
Si trattava però di una prima effusione dello Spirito che abilitava gli apostoli a rendersi ministri della riconciliazione discernendo secondo la logica di Dio la gravità dei peccati commessi dagli uomini.
Lo Spirito Santo infatti, NEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE, è di ausilio:
- sia al sacerdote nel rendersi medico, giudice e maestro delle anime,
- sia ai penitenti che in forza della sua azione possono davvero coscienziosamente riconoscersi tali per usufruire della grazia del perdono divino.
Quella a cui si assiste a Gerusalemme è invece un’effusione solenne e universale.
Lo Spirito Santo viene donato agli apostoli che ne saranno latori a tutti gli uomini senza riserve e senza limitazioni etniche e geografiche (ecco la simbologia del plurilinguismo).
Lo Spirito, che ha già reso testimonianza veritiera del Cristo agli stessi apostoli, CI REGALA LA STESSA TESTIMONIANZA DI VERITÀ rendendo tutti gli uomini e le donne di ogni nazione, della capacità che viene loro donata di annunziare a tutti le grandi opere di Dio.
Preghiamo allora oggi, Fratelli e Sorelle, lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto il giorno del Battesimo e in quello della Cresima, che ci ha immersi, mediante la grazia santificante, NEL MISTERO TRINITARIO e che ci permette di camminare, IN ETERNO, in santità di vita.
Perché LUI non ci lascia…. In eterno… Lo cantiamo con una dolcezza infinita in Chiesa, durante il rito delle Esequie…
“Spirito della Vita…
che abiti nel mio cuore…
rimani in me Signore…
rimani oltre la morte…
per i secoli eterni…”
Sia Lodato Gesù, il Cristo!