CUORE IMMACOLATO DI MARIA – SABATO 10^ T.O. – Lc 2,41-51 Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo

… il VECCHIO FARISEO COMMENTA….

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Dal Vangelo secondo Luca 2,41-51

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. Parola del Signore

 

Mediti…AMO

La liturgia, oggi, dopo averci fatto sostare in preghiera ieri, presso il Sacro Cuore di Gesù, CI FA SCOPRIRE UN ALTRO CUORE, QUELLO DI MARIA.

II Cuore Immacolato di Maria è una devozione cattolica, la cui memoria liturgica fu estesa a tutta la Chiesa da papa Pio XII nel 1944, IN RICORDO DELLA CONSACRAZIONE DEL MONDO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA da lui compiuta il 31 ottobre 1942, in seguito alla richiesta di Alexandrina Maria da Costa (beatificata il 25 aprile 2004), che si aggiungeva a quella fatta da Suor Lucia di Fátima.

Questa memoria, obbligatoria dal 2000, cade il giorno dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù, si tratta quindi di una celebrazione mobile. Secondo la orma straordinaria la festività di II classe si celebra il 22 agosto.

Il Cuore Immacolato di Maria è rappresentato circondato da una corona di fiori, simbolo di purezza, e trapassato da una spada, in riferimento all’indicibile dolore che Maria provò per la morte del Figlio. Questo, leggiamo dal Vangelo secondo Luca, al capitolo 2,35, che le fu profetizzato dal vecchio Simeone alla Presentazione al Tempio: «E anche a te una spada trafiggerà l’anima.»

Come se ci volesse dire: guardate che l’amore che Cristo ha imparato LO DEVE ANCHE A SUA MADRE. Possiamo con certezza affermare che parte del carattere umano di Gesù sia stato educato alla compassione e alla tenerezza dai suoi genitori.

Maria, madre dei discepoli, ci viene proposta non solo come modello per la Fede, È LA PRIMA FRA I CREDENTI, ma ANCHE COME MODELLO DI AMORE. Un amore che educa, che si piega –OBBEDIENTE- alla benevola volontà di Dio, che sa farsi da parte al momento opportuno, ma anche essere presente nel momento giusto. Un amore che sa attingere dalla riflessione personale l’energia per la propria vita di Fede.

Luca, che tra i sinottici è l’Evangelista più attento nel tratteggiare con pennellate magistrali la figura della Madre del Salvatore. Oggi Luca:

ci presenta l’episodio del “ritrovamento di Gesù fra i dottori del Tempio

ci mostra Maria che impara a seguire il Figlio come “discepola” credente, più che come “madre”.

Maria ci insegna a cercare Gesù NON NELLA CARNE, tra i parenti e i conoscenti, MA NELLO SPIRITO, dove egli veramente si trova, ovvero “PRESSO IL PADRE”.

Ecco, dunque, l’elogio più bello della capacità educativa di Maria che aiuta Gesù a crescere come uomo in una famiglia, luogo di amore e di umanizzazione per Lui.

Egli, a sua volta, come educatore e pedagogo sublime, insegna a Maria il primato assoluto di Dio contro ogni umano tentativo di invadenza nei suoi piani.

Maria, dunque, continua a meditare dentro di sé quanto ha vissuto e sentito dal Figlio, irrobustendosi nella fede.

Magistrale quindi quella pennellata interiore dell’Evangelista sul “cuore di Maria”: «Sua madre custodiva queste cose nel suo cuore».

Ma il cuore di Maria asseconda la volontà del Figlio anche se non ne capisce il mistero. Il brano di Luca ci consegna una profezia di sofferenza che deriva dal condividere totalmente l’iniziativa di Cristo, disposto a morire per annunciare l’autentico volto e l’autentico Amore del Padre.

Maria ama suo figlio ma non lo costringe, non lo possiede. E a Cana di Galilea, recide quel legame per donare Gesù al mondo. Sa che Gesù non è mai stato veramente suo, e sa che lo è ancora meno quando inizia la sua vita pubblica.

Vi sono episodi nel Vangelo che non si possono leggere se non con gli occhi e il cuore dello Spirito Santo.

Lui ha suscitato questi eventi e Lui deve aiutarci a capire, altrimenti ci sfugge la verità che essi dovrebbero rivelarci, facendoci rimanere irrimediabilmente fuori del mistero.

Sappiamo che la Vergine Maria è Donna prudentissima, mai un solo atto di imprudenza è stato da lei compiuto, altrimenti non sarebbe più l’Immacolata, la Tutta Pura, la Panaghìa, la Santissima oltre ogni possibile santità.

Lei sa chi è Gesù. Lo conosce e sa che ha obbligo di doppia obbedienza:

  • al Padre suo che è nei cieli
  • e a Maria e a Giuseppe, ai quali il Signore lo ha consegnato.

Maria è santissima. Gesù è santissimo. Maria è prudentissima. Gesù è obbedientissimo al Padre suo.

Se Gesù riceve l’ordine di fermarsi nel tempio, Lui si ferma nel tempio, senza avvisare né Maria e né Giuseppe.

L’obbedienza verso il Padre è assoluta.

Se Gesù non può avvisare, Maria cosa deve fare? Essa deve camminare sempre dietro Gesù, Lui avanti e Lei dietro.

Quando si cammina dietro, sempre si vede ciò che fa il Maestro e lo si segue. Se Lui si ferma, ci si ferma. Se Lui cammina, si cammina. Se Lui entra nel tempio, si entra con Lui nel tempio.

Maria è Madre, da sempre e per sempre. Ma ora sa che deve cedere il posto al Figlio. Perché è il Figlio che dovrà condurla, è Lui il suo Maestro, è dietro di Lui che Lei dovrà camminare per sempre.

E Maria sa che così facendo NON PERDERÀ MAI PIÙ SUO FIGLIO.

Anche sulla via dolorosa verso il Golgota Maria camminerà dietro il Figlio, fermandosi ai piedi della Croce.

Anche se la nostra Madre celeste non comprende il capovolgimento che Dio ha creato nel suo cuore.

Per questo si custodisce ogni cosa nel cuore e si medita su ciò che accade finché non si entra nella verità dello Spirito Santo. Ora Maria sa che il Figlio suo è il suo Maestro e deve mettersi alla Sua sequela. È il capovolgimento della sua storia.

La voce di un padre della Chiesa ortodossa NICOLA CABASILAS, Monaco, santo arcivescovo di Salonicco, sec. XIV:

«Se qualcuno potesse vedere la Chiesa di Cristo così come è veramente unita con il Cristo e partecipa alla sua carne, non la vedrebbe altrimenti che come corpo del Signore; ma se guardasse alla purissima e più che benedetta vergine Maria, non la vedrebbe altrimenti che cuore del Cristo. Ella è centro della vita creaturale, il punto d’incontro della terra con il cielo, l’eletta, la Regina celeste e ancor più terrestre»

Sia Lodato Gesù, il Cristo!