9 dicembre 2024 lunedì 2’ settimana Avvento – Luca 5,17-26 “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”. |
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16).
Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela»
(Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, affinché la tua Misericordia mi preceda e mi suggerisca, interiormente, al momento giusto, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il Mistero Pasquale, presente nell’umile quotidiano, e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ TORNARE A PASSEGGIARE.”
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Dal Vangelo secondo Luca 5,17-26 |
+ Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». Parola del Signore
Mediti…AMO Marco 4,34 “4Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa”. |
L’avvento è il tempo del perdono, perdono generalizzato, volto di un Dio pieno di tenerezza e di bontà (non bonaccione!) che perdona senza condizione, restituendo dignità e movimento alla persona paralizzata dal peccato.
E la sicurezza e la naturalezza con le quali Gesù concede al paralitico il perdono dei suoi peccati porta gli osservatori a chiedersi chi è.
Egli appare loro come un impostore che ha l’audacia di pretendere di detenere l’autorità divina.
Gesù non risponde alla loro domanda lanciandosi in spiegazioni teoriche, ma agendo, cioè guarendo il paralitico.
Ecco come Gesù offre al paralitico ed alle persone che lo osservano – come a noi oggi – la possibilità di capire la sua importanza: egli libera dalle sue sofferenze, dalla sua solitudine e dal suo handicap chi crede in lui.
Lo fa uscire dall’ombra e dalle tenebre della sua esistenza per condurlo alla luce.
Gesù gli fa dono della salute, di un coraggio nuovo e della comunità degli uomini. Grazie a lui, egli diventa un uomo nuovo.
Ebbene Gesù ci restituisce dignità, ci libera e questo desta scalpore, suscita stupore anche se gli scribi e i farisei, al solito, contestano la cosa.
Ma tutto inizia nel cuore dell’uomo “….ti sono perdonati i tuoi peccati”: questa parola, posta quasi all’inizio del ministero pubblico, svela il significato della missione di Gesù.
Questo gesto è inatteso e incompreso dai presenti: quelli che portano il paralitico e l’ammalato sono delusi perché attendono la guarigione del corpo.
Mentre i farisei presenti alla scena sono scandalizzati, e gridano alla bestemmia, perché nessun uomo può attribuirsi il potere di dare il perdono, CHE È RISERVATO SOLO A DIO, Gesù dichiara “…I tuoi peccati ti sono rimessi!”
Ossia “Dio non ti rifiuta!”
E questa parola ci conduce all’essenziale, perché annunzia LA MISERICORDIA DI DIO, che offre ad ogni uomo la possibilità di spezzare le ancestrali catene del male.
Ma bisogna anche dare a Cesare quel che è di sua proprietà: ovvero dire che gli scribi e i farisei, sono stati bravi a dire la verità, ma non a viverla.
Gesù li ha riportati però sul piano della vita.
Dove, l’unico piano vero della vita, è quello della misericordia, che, grazie a Gesù, si incarna in mezzo a noi, come il Sole che sorge dall’alto, in questo natale ormai imminente.
Gli scribi e i farisei sono stati bravi a dire la verità, perché ragionavano secondo la legge, e la legge, nel caso del paralitico, è sì il lettuccio che permette a lui di essere trasportato, ma è anche la sua condanna.
La Legge descrive molto bene quella situazione, ma non sa andare oltre una sterile condanna.
È il lettuccio che ti sostiene, o paralitico, ed esso descrive molto bene la tua situazione di paralisi e di impotenza.
Certamente, o povero paralitico, ti permette di essere trasportato, ma nulla più ti concede: li tu sei e li devi rimanere inchiodato.
Perché solo Dio può rimettere i peccati.
E dobbiamo ricordarlo bene, perché le nostre paralisi, fisiche o morali, solo Dio le può guarire.
La legge, la morale, la psicologia, la filosofia, certamente sono dei validi aiuti per comprendere, ma non ci daranno mai la forza per alzarci, prendere il nostro lettuccio ed andare via.
Quella forza ci può venire solo da quella motivazione profonda che va oltre il senso di colpa e l’auto-giustificazione gratuita, che ci viene dalla sfera della Misericordia.
Che ci pone nella sfera di Dio, nella sfera del Cristo dal costato trafitto, che è paralizzato sulla croce per noi e per la nostra liberazione e guarigione.
Fratelli e Sorelle, mai dobbiamo dimenticare che, rimettere i peccati, costituisce la guarigione principale, perché il peccato è la nostra prima paralisi, dal momento che ci fa ripiegare su noi stessi, chiudendoci nell’egoismo, nell’orgoglio, nell’invidia, in tutti quegli aspetti che, invece di far fiorire la nostra umanità, la bloccano.
Il Signore lo sa molto bene, ed è per questo che, prima di tutto, rimette i peccati.
Allora, come oggi, chi si rimette a Gesù con fiducia, e lo segue, sente sbocciare in sé delle possibilità insospettate – malgrado le deviazioni e gli abusi di questo mondo – E SENTE, CON CERTEZZA, CHE IL REGNO DI DIO ARRIVA.
E comprende che il perdono di Dio, È UNO SQUARCIO DI luce, una parola che scava nelle pieghe di una storia che è segnata e dominata dal male, ed accende la speranza.
Il perdono è la vittoria della carità, perché ci racconta che il male è vinto -non con la forza- ma con la dolcezza.
È questa la parola più bella del Vangelo, ed è questa l’assoluta novità di Dio: il perdono è seme di futuro, e attraverso di esso, il passato malevolo e malvagio è vinto, stravolto.
Ed è come se la CREAZIONE ricominciasse daccapo il suo cammino.
Ragioniamoci sopra…
Pax et Bonum tibi, frater in Christo!
Chiedo al Signore IDDIO ti Benedica…
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!