“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16).
Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, affinché la tua Misericordia mi preceda e mi suggerisca, interiormente, al momento giusto, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il Mistero Pasquale, presente nell’umile quotidiano, e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ TORNARE A PASSEGGIARE.”
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Dal Vangelo secondo LUCA 21,12-19 |
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». Parola del Signore
Mediti…AMO Marco 4,34 “4Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa”. |
Nel vangelo di oggi, che è il seguito del discorso iniziato ieri, Gesù enumera diversi segni per aiutare le comunità a collocarsi nei fatti e a non perdere la fede in Dio, né il coraggio di resistere agli assalti dell’ impero romano. Ripetiamo i primi cinque segnali del vangelo di ieri:
- 1º segno: i falsi messia (Lc 21,8);
- 2º segno: guerra e rivoluzioni (Lc 21,9);
- 3º segno: nazioni che lottano contro altre nazioni, un regno contro un altro regno (Lc 21,10);
- 4º segno: terremoti in diversi luoghi (Lc 21,11);
- 5º segno: fame, peste e segni nel cielo (Lc 21,11);
Fino a qui il vangelo di ieri. Ora, nel vangelo di oggi, aggiunge un segno:
- 6º segno: la persecuzione dei cristiani (Lc 21,12-19)
Quest’ultimo segno annunzia alcune delle questioni fondamentali della vita: la salvezza, le persecuzioni, la fine dei tempi.
Quando avverrà tutto ciò?
Questi interrogativi, sono l’espressione del nostro smarrimento di fronte alla vita.
Perciò dovremmo desiderare di conoscere e di scoprire il senso del nostro passato e del nostro buio e tetro futuro, nel quale ¾ del pianeta sono insanguinati da guerre fratricide e odio.
Ma, di questi avvenimenti, così apparentemente negativi Gesù aveva detto “Non vi terrorizzate. Devono infatti accadere queste cose, ma non sarà subito la fine” (Lc 21,9).
Ed il vangelo di Marco aggiunge che tutti questi segnali sono “appena l’inizio dei dolori di parto!” (Mc 13,8).
Ora noi sappiamo bene che, i dolori del parto, pur essendo molto dolorosi per la madre, non sono segno di morte, bensì di vita!
Non sono motivo di timore, bensì di speranza!
QUESTO MODO DI LEGGERE I FATTI PORTA TRANQUILLITÀ ALLE COMUNITÀ PERSEGUITATE.
Così, leggendo o udendo questi segni, profetizzati da Gesù nell’anno 33, i lettori di Luca degli anni ottanta potevano concludere “Tutte queste cose avvengono già secondo il piano previsto ed annunciato da Gesù! Quindi la storia non è scappata dalle mani di Dio! Dio è con noi!”
Ma queste considerazioni valgono anche per l’uomo che cammina sulle strade dei secoli, e ci aiutano a superare la nostra disperazione, la nostra paura di fronte alla fine dei tempi, e a tutte le sofferenze che vengono elencate in questo brano.
Come spesso, purtroppo accade, la nostra fede nella potenza di Dio vacilla.
Ma tutti i tormenti, tutte le persecuzioni sopportate per la gloria di Dio sono per noi altrettante occasioni di testimoniare la potenza del Redentore e l’Amore di Dio!
Il Vangelo ci ricorda che è importante perseverare e restare radicati NELLA VERITÀ, CHE È GESÙ CRISTO.
Durante la nostra vita terrena, siamo portati a subire tentazioni, a soffrire pene, dispiaceri, incomprensioni, crisi di disperazione di ogni specie al punto che la vita ci può sembrare vuota e priva di significato.
Ma per quanto dolorose e vane possano sembrare le cose terrene e la vita, la vittoria sulla rovina definitiva, eterna e assoluta è nelle mani di Cristo (Lc 21,8-9).
I discepoli e i fedeli di Cristo, che hanno fondato e costruito la loro vita sulla Parola di Dio, possono far fronte a tutte le persecuzioni e trionfare su di esse, stimolati e fortificati dalla GRAZIA di DIO.
Di conseguenza, noi che crediamo in Dio, dobbiamo salvaguardare i valori umani che il mondo spesso calpesta.
È nostro dovere proteggere questi valori e la dignità dell’uomo, perché è nostro fratello in Cristo.
In mezzo al mondo che disprezza e irride i valori sacri dell’uomo e di Dio, dobbiamo difenderli e continuare a praticarli.
Essere discepoli di Gesù, allora, non solo non attira la simpatia del mondo, ma suscita l’odio.
Dinanzi a questo conflitto non pochi cristiani si tirano indietro, alcuni cercano di conquistarsi la simpatia del mondo, minimizzando alcuni punti della proposta evangelica, che magari possono non piacere.
E ci domentichiamo che chi agisce in questo modo, non solo spegne la luce, ma offende tutti quei martiri che hanno dato la vita per testimoniare fedelmente il Vangelo,ATTRAVERSO L’EFFUSIONE DEL PROPRIO SANGUE.
La proposta di Gesù è semplicissima “Avrete allora occasione di dare testimonianza”, ci dice il brano del vangelo di oggi, ricordandoci inoltre che, nella nostra vita di cristiani, si avvereranno tre cose:
- saremo traditi dalle persone più care
- saremo odiati da tutti
- alcuni saranno messi a morte a causa del MIO NOME.
Le parole dette da Gesù sono queste “Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti, dagli amici e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome” (Lc 21,16-17).
Ecco la sorte dei seguaci di Cristo.
Infatti, Gesù, prima di pronunziare queste parole, ha detto “Mettetevi bene in mente”.
E questo già ci dice che la nostra sorte non sarà felice e spensierata, ma sarà la sorte dei seguaci di Cristo, e che avremo tre sofferenze:
- il tradimento,
- l’odio
- e la morte.
Ecco allora che la persecuzione non è il tempo della fuga ma della testimonianza.
Non è il tempo dei compromessi ma della fedeltà.
Il Signore non ci chiede di fare accordi con il mondo ma di salvare il mondo.
Siamo come il sale che brucia sulla carne ferita.
Non dobbiamo essere simpatici ma fedeli, impegnandoci a fare quello che Dio vuole e non quello che il mondo attende.
A causa del nome di Gesù saremo perseguitati, ma grazie a questo Nome custodiremo la fedeltà in DIO.
Non vogliamo perdere l’amicizia di Dio, la gioia di essere suoi figli vale più di ogni altro bene terreno, più degli affetti umani.
Ragioniamoci sopra…
Pax et Bonum tibi, frater in Christo!
Chiedo al Signore IDDIO ti Benedica…
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!