“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 10,24-33
+ In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». Parola del Signore
Mediti…AMO
Nel nostro Vangelo di oggi troviamo la meravigliosa parola di Gesù sull’attenzione che porta Dio ai discepoli (Mt 10,29-31), quando incoraggia i suoi, mandati ad annunciare il Regno, operai nella messe inviati a consolare il gregge senza pastore.
E in questo incoraggiamento troviamo diverse istruzioni sul comportamento che i discepoli devono adottare nell’esercizio della loro missione.
Ciò che maggiormente mi colpisce in queste istruzioni sono due avvertenze:
- la frequenza con cui Gesù allude alle persecuzioni e alle sofferenze che dovranno sopportare;
- l’insistenza tre volte ripetuta al discepolo di non avere paura.
Quindi Fede e fiducia in Dio. Anche Gesù ha vissuto nella fiducia assoluta, ed era profondamente colmo di questa certezza: il Padre mi accompagna, sa cosa mi succede, è molto vicino a me.
Gesù stesso ha dovuto lottare duramente per conservare la fiducia: sul monte degli Ulivi e sulla croce dove Dio sembrava essere ormai, UMANAMENTE, molto lontano da Lui.
Matteo e la sua comunità sono stati perseguitati, attaccati, rifiutati ed hanno vissuto amaramente i difficili conflitti che hanno trovato nella loro professione di fede per Gesù.
Ma, in mezzo a queste esperienze deprimenti, si sono ancorati alla Parola di Gesù “…quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate quindi timore”.
Fratelli e Sorelle, secondo la promessa del Signore, noi non dobbiamo temere nulla, perché stiamo nella mano di Dio.
Tutti i nostri capelli sono contati. Luca dice che nessun capello cade senza che il Padre lo voglia (Lc 21,18), pur se sono tanti i capelli che cadono.
Per questo ci rassicura dicendo “…non abbiate timore. Voi valete più di molti passeri“.
Anche questa, come al suo solito, è la lezione che Gesù trae dalla contemplazione della natura.
Poi Gesù fa un esempio, preso dalla cultura del tempo, dove i passeri erano considerati gli esseri viventi più inutili perché erano nocivi, quindi l’elemento infimo della creazione.
Eppure, dice Gesù, due passeri non si vendono forse per un soldo?
Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza, il testo greco di Matteo, scrive “senza il padre vostro”.
La traduzione attuale “senza il volere del padre vostro” non è corretta.
La Bibbia di Gerusalemme traduce “à l’insaputa”, all’insaputa, e nel passo parallelo di Luca c’è scritto “…cinque passeri non si vendono forse per due assi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio”.
Allora cosa vuol dire “…neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo sappia?”
MA FACCIAMO BENE ATTENZIONE, FRATELLI E SORELLE, NON E’ CHE DIO DECIDA PER LA MORTE.
Purtroppo da questa errata traduzione in passato è nato quel proverbio TERRIBILE, CHE E’ UNA BESTEMMIA “…non cade foglia che Dio non voglia”.
OCCORRE SEMPRE RICORDARE CHE NON È DIO CHE DECIDE.
Ma Gesù sta dicendo ai suoi discepoli “…guardate che se Dio si prende cura anche degli elementi più apparentemente insignificanti della creazione, quanto più si prenderà cura di voi”.
Siamo quindi di fronte all’invito di Gesù, che ci chiede di aver piena fiducia ad affidarsi a Dio, per mezzo suo, per comunicare AD OGNI UOMO, la certezza che Dio sarà sempre dalla parte degli oppressi e mai degli oppressori.
Sempre dalla parte di chi comunica vita e mai dalla parte di chi la toglie.
Ecco perché un discepolo di Cristo non ha motivo di temere, perché non è solo.
Dio è un Padre amorevole, che, se si occupa delle sue creature sin nei minimi dettagli, a maggior ragione si prenderà cura dei suoi figli fedeli.
“La soluzione è amare.
San Giovanni apostolo scrive delle parole che mi colpiscono molto ‘qui autem timet, non est perfectus in caritate’.
Fratelli e Sorelle, possiamo dire che “chi ha paura, non sa amare. Dunque tu, che sei innamorato e sai amare, non puoi avere paura di nulla! Avanti!” dice San Josemaría Escrivà del Balaguer, in Forgia, 260.
Gli faceva eco il compianto Papa Benedetto XVI anche diceva “…il credente dunque non si spaventa dinanzi a nulla, perché sa di essere nelle mani di Dio, sa che il male e l’irrazionale non hanno l’ultima parola, ma unico Signore del mondo e della vita è Cristo, il Verbo di Dio incarnato, che ci ha amati sino a sacrificare se stesso, morendo sulla croce per la nostra salvezza. Più cresciamo in questa intimità con Dio, impregnata di amore, più facilmente vinciamo ogni forma di paura” (Angelus, 22 giugno 2008.).
E risuuona ancora nel mio, come ancora in molti cuori il grido, pieno di fede e di fiducia in Dio, di san Giovanni Paolo II nella Messa di inizio pontificato “…non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! (San Giovanni Paolo II, Omelia nella Messa di Inizio Pontificato, 22 ottobre 1978, n. 5)
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!