“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 16,12-15
+ In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». Parola del Signore
Mediti…AMO
Soltanto ricevendo lo Spirito i discepoli potranno capire la verità di Gesù “…la verità tutta intera“.
Gesù sta parlando di un futuro che è oltre la comprensione dei discepoli, ed è pertanto necessario l’aiuto continuo dello Spirito Santo, che darà NON “UN PIÙ” DI RIVELAZIONE, sia chiaro!
Ma ci insegnerà un “nuovo modo” di ricevere la RIVELAZIONE, nella Chiesa.
E questo insegnamento ci sarà dato in modo sicuro, sotto una buona “guida”.
È quanto dice Nostro Signore Gesù Cristo: lo Spirito “…guiderà alla verità tutta intera” (Gv 16,13), i discepoli, affinché possano “portare il peso” della Rivelazione di Gesù.
Fratelli e Sorelle, l’uomo che cammina sulle strade del tempo, ha sempre avuto e sempre avrà un desiderio infinito di verità, piena, completa, assoluta, perché l’irrequietezza del suo cuore nasconde una ricerca: la ricerca della verità nella giustizia, nelle relazioni, nei pensieri, nella scienza, nella filosofia, nella fede.
E il quarto Evangelo ci racconta le parole di Gesù che annunciano che abbiamo la possibilità di raggiunge la verità piena, se saremo docili all’azionne dello Spirito Santo.
E ci dice che che non è lo SPIRITO SANTO, LA VERITÀ, MA EGLI CI GUIDERÀ AD ESSA, OVVERO AL NOSTRO INCONTRO PERSONALE COL CRISTO, NEL QUALE RISIEDE LA NOSTRA SALVEZZA ETERNA.
Ecco allora che non siamo soli.
E non possiamo, da soli, e solo con le nostre forze, arrivare sulla vetta della santa montagna.
È quindi vano ogni tentativo di realizzarsi con le proprie forze.
Inoltre, senza lo Spirito, rimaniamo nella colpa originaria e siamo sostanzialmente incapaci di corrispondere al progetto di Dio.
Eh sì, Fratelli e Sorelle, il grande Comunicatore, nonché grande Rivelatore, nella storia della Salvezza, È LO SPIRITO SANTO.
E lo Spirito, è la “Persona-Amore”, la “Persona-Dono”, come diceva Giovanni Paolo II (nella Lettera Enciclica del 18 maggio 1986 “Dominum et vivificantem”, al n.10) che “in substantia”, È DIO.
È il solo che può farlo, perché ciò che sa lo impara dal Padre e dal Figlio, E RECIPROCAMENTE si suggeriscono dov’è la verità, cos’è la giustizia e così la pace, la misericordia.
Potremmo addirittura affermare che la Trinità non finisce mai di parlare, come non si esaurisce lo sforzo di chi vuole ascoltarne la Parola
Comunque, questa intercessione continua del Figlio di Dio, RAPPRESENTA QUELLA FONTE DA CUI SCATURISCE LO SPIRITO, CHE, A SUA VOLTA, È QUELLA SORGENTE DA CUI TRAE ORIGINA LA CONSOLAZIONE DEI DISCEPOLI.
Ad onor del vero, però, dobbiamo dire che Giovanni non dice esplicitamente da chi il Paraclito ode ciò che dice (se da Gesù o dal Padre).
Ma la questione per l’evangelista non deve essere fondamentale, perchè poco dopo scrive «…lo Spirito prenderà del mio e ve l’annunzierà» (Gv 16,14), ma, soprattutto, tutto ciò che Gesù ha viene comunque dal Padre (Gv 16,15).
Insomma, IL QUARTO EVANGELISTA MOSTRA UNA ININTERROTTA CATENA DI COMUNIONE E DI COMUNICAZIONE INCESSANTE ALL’INTERNO DELLA TRINITÀ.
Infatti, la rivelazione non può restare una verità semplicemente “data” una volta per tutte, ma il suo peso deve sempre essere “portato” con fatica (16,12), e compreso, da chi riceve la rivelazione.
Più che mai si tratta di un modello da presentare nella nostra epoca, nella quale – nonostante gli strumenti tecnologici abbiano ridotto le distanze e globalizzato il pianeta – certamente SONO aumentate le difficoltà a comunicare.
Lo Spirito che dice “tutto ciò che avrà udito” (Gv.16,13) è un esempio: prima di dire qualsiasi cosa, anche lo Spirito deve ascoltare.
Lo Spirito è chiamato Spirito di verità, e la sua missione consiste nel metterli in guardia contro lo spirito della menzogna, e nel renderli capaci di vivere e di vedere le cose come le vede Gesù stesso.
Lo hanno capito e messo in pratica i santi che, spiegando le loro vele al soffio dello Spirito, sono stati guidati su vie impensabili, che provocano un santo stupore.
Ecco allora che possiamo dichiarare che laddove si trova la Chiesa, si trova lo Spirito.
Ma vi voglio regalare un ultimo spunto di riflessione, Fratelli e Sorelle.
Il MISTERO DEL DIO TRINO, CHE POSSIEDE UNITÀ NELLA DISTINZIONE DELLE TRE PERSONE, ed è MISTERO DELLA FEDE «in senso stretto, È UNO DEI MISTERI NASCOSTI IN DIO, CHE NON POSSONO ESSERE CONOSCIUTI SE NON SONO DIVINAMENTE RIVELATI» (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 237).
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!