“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MARCO 7,14-23
+ In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?» Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». Parola del Signore
Mediti…AMO
Oggi, l’evangelista Marco continua a proporci il vero messaggio del Signore, sulla scia di quello che abbiamo meditato ieri.
Cioè la buona notizia che al centro del nostro rapporto con Dio sta il nostro cuore, la nostra interiorità e non ciò che è superficiale ed esteriore.
E ci racconta come Gesù contesta l’interpretazione restrittiva della Legge che fanno i farisei.
Contesta il fatto di mettere sullo stesso piano le norme che derivano dall’alleanza da tanti piccoli precetti osservati con scrupolo.
L’idea dei farisei era che osservando tutte le prescrizioni, si era graditi al cospetto di Dio, perchè erano ossessionati dalla purezza: distinguevano e catalogavano tutto ciò che, a loro parere, la Legge considerava puro, cioè vicino a Dio, da ciò che, invece, allontanava dalla santità.
E tutto questo perchè, da secoli, i giudei, per non contrarre impurezza, osservavano molte norme e costumi legati al cibo, alle bevande, al vestito, all’igiene del corpo, al contatto con le persone di altre razze e religioni (Mc 7,3-4).
E questo perchè non ci si poteva mettere davanti a Dio in qualsiasi modo, perché Dio è “KADOSH”, ovvero “SANTO”.
E la Toràh diceva “…siate santi, perché io sono santo!” (Lv 19,2).
Chi non era puro non poteva arrivare vicino a Dio per ricevere la benedizione promessa ad Abramo.
Fratelli e Sorelle, dovete sapere che la Legge su ciò che è puro e impuro (Lv 11 a 16) fu scritta dopo la schiavitù in Babilonia, verso l’800 a.C., dopo l’Esodo, ma aveva le sue radici nella mentalità e nei costumi antichi della gente della Bibbia.
Una visione religiosa e mitica del mondo portava la gente ad apprezzare le cose, le persone e gli animali, partendo dalla categoria della purezza (Gn 7,2; Dt 14,13-21; Nm 12,10-15; Dt 24,8-9).
Negli anni 70, epoca di Marco, alcuni giudei convertiti dicevano “…ora che siamo cristiani dobbiamo abbandonare questi antichi costumi che ci separano dai pagani convertiti!”
Ma altri pensavano che dovevano continuare l’osservanza di queste leggi della purezza (Col 2,16.20-22 “…nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati […] 20 Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali 21 «Non prendere, non gustare, non toccare»? 22 Tutte cose destinate a scomparire con l’uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!”).
Gesù, con sconcertante semplicità, chiarirà che non c’è nulla che, da fuori, possa rendere impuro il cuore dell’uomo.
Ha appena contestato le prescrizioni riguardanti la purificazione rituale, una serie di minuziose regole che soffocavano la libertà del credente e ora si preoccupa pure di spiegarne le ragioni alla folla.
Ma è solo la nostra coscienza, la nostra mente, la nostra volontà che sono capaci di elaborare pensieri e azioni positive o negative e di conseguenza a rendere impuri i nostri atti, ED AVVELENARE LE NOSTRE RELAZIONI UMANE!
Dal di dentro proviene la purezza o la contaminazione, non dall’esterno.
Infatti il Maestro desidera, da chi lo vuole seguire la totalità dell’essere, pensieri, emozioni, volontà, affettività.
Ovvero vuole tutto ciò che rende la persona intera, unica e dedicata.
- Marco 7,17-23 “In casa, i discepoli chiedono una spiegazione”.
I discepoli non capivano bene ciò che Gesù voleva dire con quella affermazione, per cui quando arrivarono a casa, chiesero una spiegazione. E questa domanda dei discepoli sorprese Gesù, perchè pensava che avessero capito la parabola.
Per cui, nella spiegazione -come ho appena detto poc’anzi- va fino in fondo alla questione della purezza, dichiarando puri tutti gli alimenti.
Così, per mezzo della parola, della convivenza e attraverso la sua vicinanza, Gesù aiuta le persone a raggiungere la purezza in un altro modo.
Mostrerà loro come, GRAZIE ALLA SUA PAROLA ETERNA:
- purificava i lebbrosi (Mc 1,40-44),
- scacciava gli spiriti immondi (Mc 1,26.39; 3,15.22 ecc),
- vinceva la morte che era fonte di tutte le impurità,
- la donna esclusa e considerata impura è guarita (Mc 5,25-34),
- e senza paura di contaminarsi, Gesù mangia insieme alle persone considerate impure (Mc 2,15-17).
Fratelli e Sorelle, facciamo bene attenzione che, anche oggi non è cambiato molto.
Infatti, mangiare il pesce al venerdì o fare il digiuno in quaresima, diventano degli idoli, quando lo facciamo, non conoscendo nemmeno il motivo dell’atto, e pensando che così si sistema tutto.
Se ne è perso il senso, ma continuiamo a ribadire una pratica che crea un alone di mistero e di timore, che vorrebbe richiamare qualcosa di più grande, MA CHE IN REALTÀ È SOLO UN PRECETTO CHE SUONA VUOTO.
È L’ASSENZA DI DIO NEL CUORE CHE RENDE I SUOI COMPORTAMENTI ORRIBILI E ODIOSI.
Un cuore bello e puro fa brillare tutta la persona e i suoi comportamenti saranno degni di un discepolo del Signore… niente e nessuno, infatti, potrà contaminarlo.
Ci mette bene sull’avviso il Primo Evangelista “…la lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso” (Mt 6, 22).
E’ vero che siamo immersi nelle cose brutte e negative del mondo, ed è anche vero che non è facile uscirne illesi… ma se confidiamo in Dio riusciremo a far rimbalzare tutte le cattiverie e tutte le noie, perché Lui è il nostro scudo.
Proviamo allora ad assumerci la responsabilità di ciò che facciamo o che diciamo, perché se il mondo va male, la colpa non è sempre degli altri…
Ah già….dimenticavo… Gli altri sono sempre cattivi, noi, i buoni…
CHIEDIAMO AL BUON DIO DI RAFFORZARE LA NOSTRA MISERA FEDE E DI RENDERE IL NOSTRO CUORE SIMILE AL SUO, PERCHÉ SOLO I PURI DI CUORE AVRANNO IL PRIVILEGIO DI VEDERLO.
Ha detto il PADRE GESUITA, FILOSOFO E PALEONTOLOGO francese, TEILHARD DE CHARDIN (1881-1955):
- “L’azione specifica della purezza consiste nell’unificare le energie dell’anima in una passione unica, straordinariamente ricca e intensa. L’anima pura è quella che superando la molteplice e disgregante attrazione delle cose, tempra la propria unità( cioè matura la propria spiritualità) alla fiamma della semplicità divina.”
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!