31.10.2023 – MARTEDI’ XXX SETTIMANA P.A. A – LUCA 13,18-21 “…il granello crebbe”.
«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 13,18-21
+ In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Parola del Signore
Mediti…AMO
Oggi le due brevi parabole di Gesù ci parlano della forza misteriosa del Regno di Dio, che a tutta prima sembra un nulla, ma che alla fine appare in tutta la sua potenza interiore, e quindi racchiude per noi uno strepitoso messaggio di speranza.
La PAROLA DI DIO non è un concetto da comprendere con il cervello e da applicare con le proprie forze.
È simile ad un seme che cresce gradualmente, a misura di quella specifica persona.
O uguale ad un lievito che gradualmente fa maturare tutta la vita di chi riceve la sua grazia.
È una presenza umile, nascosta, piccola come il grano di senape, insignificante come qualche grammo di lievito.
Non ha apparenza, non aspira a grandi numeri, non cerca il potere, figuriamoci.
Eppure, ciò che diventa, ci stupisce: il seme diventa un albero di speranza, il lievito fa fermentare la pasta e diventa pane che sfama il mondo.
Ed è un miracolo che avviene nella quotidianità, nel silenzio e nel nascondimento, più totale.
Ed è il miracolo del poco che fa tanto, anzi, DEL NULLA CHE DIVENTA TUTTO.
E questo piccolissimo seme, o questa piccolissima quantità di lievito, che una donna “ha nascosto” (originale) nella farina, possiede in sé una forza vitale incredibile, che lo porta a crescere gradatamente, fino a diventare un grande arbusto, sul quale gli uccelli possono nidificare, o una enorme quantità di pane.
La stessa cosa avviene nella nostra vita spirituale: noi dobbiamo accogliere in noi il regno di DIO, LA PAROLA DI DIO, CHE È POCA COSA, IN QUANTO PAROLA.
MA LA SUA FORZA INTERIORE HA LA CAPACITÀ MISTERIOSA DI TRASFORMARE TUTTA LA NOSTRA ESISTENZA.
DAL NOSTRO CANTO PERO’ DOBBIAMO “CONDIRLA” CON LA PAZIENZA E CON LA SPERANZA.
Tutto poi accadrà in un modo invisibile agli occhi dei più, e senza rumore, perché il miracolo non avviene in un attimo, come fosse un colpo di bacchetta magica.
Ma una volta gettato il seme, bisogna aspettare per un lungo tempo la sua maturazione.
Come, una volta “nascosto” il lievito, se non si dà il tempo necessario per lievitare la pasta, non succede nulla.
UGUALMENTE ANCHE L’ANIMA NOSTRA NECESSITA DEL TEMPO E DEL CALORE PER FAR GERMOGLIARE QUANTO È STATO SEMINATO DALLO SPIRITO SANTO.
Allo stesso modo arriva Gesù, quando viene a liberare le persone dai mille lacci della propria vita e a non legarla con regole, che sono solo esteriori e solo UN INUTILE PESO.
Lo abbiamo visto nelle meditazioni di questo mese…giorno dopo giorno, con una dolcezza incredibile.
Ed abbiamo imparato a capire che la logica di Dio, è la logica dell’unicità, non della massa.
La logica del cuore non del peso dei numeri.
IL PROBLEMA STA NEL FATTO CHE NOI ORMAI VIVIAMO IN UN MONDO POPOLATO, NON PIÙ DA FRATELLI E SORELLE CHE CON NOI CONDIVIDONO UNA SPERANZA, MA DA ESTRANEI CHIUSI OGNUNO NEL LORO MONDO, CHE NON CONOSCONO E NON CREDONO ALLA SPERANZA.
Ma noi sappiamo che Gesù è attento alla logica del Regno che avanza, anche se non ce ne occupiamo.
Fratelli e Sorelle, il mondo è già salvo, NON LO DOBBIAMO SALVARE NOI.
È salvo, ma non lo sa.
Ecco allora che noi discepoli siamo chiamati a vivere la salvezza, NEL QUOTIDIANO, e a testimoniarla con la nostra FEDE e le nostre opere.
Ma con una FEDE E CON DELLE OPERE CHE DEBBONO BRILLARE, PER ESSERE ATTRATTIVE DI PER SÉ E RENDERE, GIA’ SOLO CON LA LORO PRESENA, TESTIMONIANZA E LODE A DIO.
E tutto questo deve brillare in un sorriso donato, in una battuta, in un pizzico di pazienza, in una preghiera silenziosa tra una pratica e l’altra, in una carezza ad una persona anziana o a un bambino.
In un “…Ti voglio bene!” sussurrato tra le pieghe di un grande e luminoso sorriso.
È così che queste piccole azioni inizieranno a dar luce a questo nostro mondo ormai buio.
È così che si diffonde e brilla il REGNO DI DIO.
Ricordiamoci sempre che Gesù parla del Regno di Dio con immagini tratte dalla vita quotidiana, prendendo in esame piccole cose, apparentemente sempre banali.
Impossibile non vedere un contrasto tra la grandezza che egli annuncia e le immagini di cui si serve.
Gesù usa delle immagini che rimandano alla piccolezza:
- il “granello di senape” è gettato in terra e non si vede;
- il “lievito” è mescolato alla farina e non si vede.
IN ENTRAMBI NON C’E’ SOLO LA PICCOLEZZA, MA ANCHE IL NASCONDIMENTO.
Il Regno di Dio non passa attraverso quegli eventi clamorosi che umanamente attendiamo ma attraverso la vita quotidiana.
La cronaca non percepisce -MAI- il mistero del Regno.
Gli occhi che non sono abituati a cercare Dio nelle piccole cose non lo potranno mai riconoscere, guarderemo alle cose che brillano, Dio invece cammina per altri sentieri.
Il regno di Dio non passa attraverso strutture costruite dall’uomo ma si manifesta e cresce lì dove c’è un’umanità che accoglie Dio e lo fa entrare nella propria vita e, riconoscendosi figlio, dona a Dio il posto che egli merita, quello di un Padre.
IL REGNO DI DIO È LO SPAZIO UMANO IN CUI DIO PUÒ TROVARE CITTADINANZA, NON COME UN QUALSIASI OSPITE, MA COME COLUI CHE CREA, DONA, RISANA E RIEMPIE LA VITA.
Ha detto un Papa santo, Giovanni XXIII:
- “Solo conforto, che basta alla nostra tranquillità interiore, il sapere che Gesù Salvatore è ben più sollecito di noi della salute delle anime: che egli vuole salve per la nostra cooperazione, ma chi le salva intimamente è la sua GRAZIA: e la sua grazia non mancherà nell’ora opportuna”.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!