31.03.2023 VENERDI’ 5′ SETTIMANA QUARESIMA A – GIOVANNI 10,31-42 “Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 10,31-42

+ In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui. Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Gesù è nel Tempio durante la festa della Dedicazione e le parole che ha appena pronunciato «…Io e il Padre siamo uno», scatenano le ostilità dei Giudei.

È uno dei momenti in cui Gesù afferma con chiarezza LA SUA NATURA DIVINA.

L’affermazione appare certamente blasfema «…tu, che sei uomo, ti fai Dio».

È il grande mistero di Gesù.

È innegabile che quello che si trovano davanti È UN UOMO:

  • mangia, beve, dorme come un uomo.
  • Le sue origini sono, almeno apparentemente, chiare: viene da Nazareth, dove è conosciuto.
  • Si conoscono suo padre Giuseppe e sua madre Maria.
  • È conosciuto il suo parentado, i suoi “fratelli”.
  • È un uomo come gli altri…

PERÒ LE SUE OPERE PARLANO UN LINGUAGGIO MAI UDITO. Infatti LE SUE PAROLE SONO PRONUNCIATE “CON AUTORITÀ”.

Un’autorità capace di cacciare i demoni, un’autorità capace di guarire le malattie, addirittura di ridonare la vita a chi è già morto, di calmare la tempesta sulle acque.

Ma da dove gli viene questa autorità?

Essi dicono “…viene da Beelzebùl, dal principe del male”.

Ma il Principe del male NON FA IL BENE! Malati guariti, ciechi che vedono, sordi che odono, paralitici che camminano, UOMINI CHE RISORGONO, TEMPESTE CHE SI PLACANO…

E, in questo scenario Gesù dimostra di essere il Figlio di Dio con una duplice argomentazione, quella della Scrittura e quella delle opere straordinarie compiute NEL NOME E PER CONTO DEL PADRE.

Gesù non aggredisce e non minaccia, ma reagisce in modo pacato al gesto violento dei suoi avversari, dicendo “…vi ho mostrato molte opere buone da parte del Padre; per quale di queste opere mi lapidate?

Ed essi rispondono che lo vogliono lapidare per la bestemmia pronunciata, perché ha avuto l’ardire di proclamarsi Dio.

E Gesù argomenta dal Salmo 81, di valore incontestabile per i giudei, che se dei semplici uomini sono chiamati dèi e figli dell’Altissimo, QUANTO PIÙ È FIGLIO DI DIO COLUI CHE IL PADRE HA CONSACRATO E MANDATO NEL MONDO PER MOSTRARE IL SUO VOLTO D’AMORE E PER SALVARE IL MONDO.

Gesù descrive la dignità dell’uomo, equiparandola alla dignità divina, testimoniando che Dio ci ha fatto “poco meno di un Dio”.

La seconda argomentazione di Gesù a prova della sua divinità è attestata:

  • dalle opere eccezionali compiute nel nome del Padre (Gv 10,37-38).
  • Dal fatto che è il Padre che, nel Figlio, compie le sue opere (Gv 14,10-11).

Di conseguenza, i giudei sarebbero senza colpa se Gesù non avesse compiuto opere che nessun altro al mondo ha mai fatto.

Ma ora non sono più scusabili per questo peccato (Gv 15,23-25).

E, le opere compiute da Gesù hanno una finalità ben precisa: favorire la fede nella sua divinità “…credete alle opere, affinché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io sono nel Padre” (Gv 10,38).

Ma apriti cielo! Come si suol dire…

Alle loro orecchie la pretesa iscritta in quelle parole equivale a una bestemmia da punire con la lapidazione.

La misura ormai è colma, la tensione è alle stelle, e Gesù mette a rischio la propria vita a causa delle sue affermazioni.

Ma l’avversione verso il Nazareno ormai è ingestibile: Gesù è costretto a fuggire.

Fratelli e Sorelle, quanto ci spaventa l’idea di un Dio che diventa uomo.

Quanto ci inquieta il dover ammettere che l’umanità è degna di essere abitata dalla divinità.

Quanto dobbiamo cambiare e convertire il nostro pensiero che vede nella vita una specie di punizione, una prova che serve a liberare la parte più nobile di noi, davanti allo scandalo dell’incarnazione.

In questi ultimi giorni prima della Passione, la Chiesa ci spinge ad attaccarci, con una fede amorosa e piena, a “colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo”.

Ragion per cui, Fratelli e Sorelle, ormai alle porte della Settimana Santa, CHIEDIAMO DI CONTEMPLARE IL MISTERO DELLA CROCE:

  • mistero dell’Amore infinito di Dio per noi poveri peccatori,
  • mistero della sua straordinaria vittoria sul Principe del mondo,
  • mistero della via che Dio ha tracciato fino a noi, la stessa via che noi – per suo dono assolutamente gratuito – possiamo percorrere allo scopo di raggiungere Lui ed entrare così nella sua Vita divina.

Entriamo allora con fiducia nel mistero della Settimana Santa, lasciamoci coraggiosamente trasformare in Lui da Lui.

Dalla Liturgia:

  • “Nella passione redentrice del tuo Figlio tu rinnovi l’universo e doni all’uomo il vero senso della tua gloria; nella potenza misteriosa della croce tu giudichi il mondo e fai risplendere il potere regale di Cristo crocifisso”.

Ragioniamoci sopra…

Il Signore IDDIO ti Benedica

E tu Prega il Signore per me… Fratello che Leggi…

Sia Lodato Gesù, il Cristo!