30 luglio 2024 martedì 17’ settimana P.A.  B– MATTEO 13,36-43 “…il nemico che la ha seminata [..la zizzania] è il diavolo”

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

 

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 13,36-43

+ In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Il vangelo di oggi ci presenta la spiegazione di Gesù a richiesta dei discepoli, della parabola del grano e della zizzania.

Alcuni studiosi pensano che questa spiegazione, che Gesù dà ai discepoli, non sia di Gesù, ma della comunità.

Cerchiamo di capire.

Il destino della zizzania è la fornace, il destino del grano è brillare al sole nel Regno del Padre.

Dietro queste due immagini C’È L’ESPERIENZA DELLE PERSONE.

Dopo che i discepoli hanno ascoltato Gesù e lo hanno accettato nella loro vita, tutto è cambiato per loro.

Ciò vuol dire che in Gesù è avvenuto ciò che speravano: IL COMPIMENTO DELLE PROMESSE.

Ora la vita si divide IN PRIMA e DOPO AVER ACCETTATO GESÙ NELLA PROPRIA VITA.

  • La nuova vita è iniziata con lo splendore del sole.
  • Se avessero continuato a vivere come prima, sarebbero come la zizzania nella fornace, vita senza senso che a nulla serve.

Le immagini spiegate da Gesù, ci invitano ad applicare l’allegoria, AL CAMMINO DI VITA CRISTIANA:

  • il seminatore è il figlio dell’uomo
  • e il campo è il mondo (tanto globale, quanto personale).

Dal campo, l’apertura dell’insegnamento è verso la salvezza finale e il compimento della nostra storia.

Poiché il giudizio appartiene solo a Dio, questo tempo è il tempo della pazienza (v. 30) e della perseveranza (Mt 24,13).

Nel cuore dell’uomo e nella comunità convivono grano buono e zizzania, ma il fuoco purificatore è del Signore (Gl 2,3; Am 1).

È il fuoco che purifica l’oro della fede (1Pt 1,7) e della carità (Ap 3,18).

Abbiamo un tesoro in vasi di creta (2Cor 4,7) e l’oro che portiamo, spesso misto alle scorie, è purificato da Gesù, che trasforma la vita con la GRAZIA (1Cor 15,10).

La pazienza necessaria al tempo dell’attesa e “del non-ancora”, non può farci dimenticare neppure per un istante che tutto va verso un inevitabile giudizio che discrimina il grano buono dall’erba destinata a bruciare.

Ci è sottratta la voglia di impadronirci del giudizio di Dio per farlo accadere anzitempo (sottraendo la zizzania), ma non ci è sottratta quella coscienza umile e vigilante che dobbiamo possedere e che ci deve far capire, che è importante essere il grano buono voluto da Dio.

Tutti noi sperimentiamo come, nella nostra vita, nella Chiesa, il buon grano seminato a piene mani dal seminatore che è Dio, cresce fianco a fianco con la zizzania…

L’umana tentazione è quella di fare come gli zelanti servi della parabola: strappare tutto e fare un bel fuoco.

Ma il padrone ci ammonisce, facendoci capire che, così facendo, corriamo il rischio di perdere il buon grano, nel tentativo di strappare l’erba malvagia.

E ci fa comprendere, di conseguenza, che è meglio aspettare.

Fratelli e Sorelle, c’è un messaggio in questa parabola che dobbiamo aver chiaro: esiste una parte oscura della realtà, anch’essa creata, non contrapposta a Dio, che è luce e bontà, come principio autonomo.

Questa realtà oscura lavora, alacremente e incessantemente, per intorbidire le acque e per allontanarci dal bene, dalla luce, seminando zizzania, nella nostra vita, a piene mani.

Mi piace mettere in evidenza, perché lo trovo stupendo che, nei vangeli, il maligno è chiamato “l’avversario”, OVVERO COLUI CHE SI PUÒ A VINCERE, CON LA GRAZIA DI DIO.

Nulla a che vedere con l’eroe decadente che LA NOSTRA MODERNITÀ FILMOGRAFICA ha creato, facendolo diventare quasi un modello drammatico che suscita simpatia.

Ma noi, figli di Dio, siamo chiamati a lasciar perdere quella genìa di film “SUPERNATURAL”, che mischiano angeli e demòni, rendendoli persino accattivanti.

Se viviamo una vita, INSCRITTA SOTTO IL SEGNO DELLA TRINITA’ SANTISSIMA, affidata al Signore, con semplicità e Fede, allora comprendiamo subito che abbiamo in casa chi ci difende e ci protegge.

Certamente esiste il maligno e agisce, MA NOI CONFIDIAMO IN COLUI CHE HA SCONFITTO L’AVVERSARIO.

E da ultimo, ma non per ordine di importanza, certamente, un altro elemento determinante per la nostra vita.

Anche in un Vangelo difficile e con toni apocalittici, come quello odierno, possiamo scorgere quelle caratteristiche DELLA MISERICORDIA DI DIO.

È UNA MISERICORDIA APERTA A TUTTI: il campo non è la chiesa, MA TUTTO IL MONDO; la Parola è per tutti e noi siamo chiamati ad aprire le porte.

Si tratta di una “misericordia che sa accoglieree che ci invita sempre a vedere il positivo: I FIGLI SONO IL SEME BUONO; NOI, FIGLI DI DIO, ABBIAMO DENTRO GERMI DI BENE, POSSIBILITÀ DI BELLEZZA CHE DIO NON SI STANCA DI SCOPRIRE, ANCHE QUANDO NOI STESSI CE NE DIMENTICHIAMO.

E abbiamo quella capacità, che Dio ci ha donato, che ci permette di scorgere il bene anche in tutti i nostri fratelli.

E non è una misericordia a buon mercato, perché il nostro Dio non dimentica le lacrime di chi soffre, le iniquità subite e si prenderà cura di consolare le ferite degli uomini.

Ragioniamoci sopra

Pax et Bonum tibi, frater in Christo!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!