29 ottobre 2027 martedì 30’ settimana p.a.  B – LUCA 13,18-21 “..è simile a un granello di senapa”.

“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16).

Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, affinché la tua Misericordia mi preceda e mi suggerisca, interiormente, al momento giusto, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il Mistero Pasquale, presente nell’umile quotidiano, e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ TORNARE A PASSEGGIARE.”

 Vedere approfondimenti sui nostri siti:

Pietro Saltarelli… il Vecchio Fariseo commenta…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

Dal Vangelo secondo LUCA 13,18-21

+ In quel tempo, diceva Gesù «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Perdendo di vista il riferimento più grande, Fratelli e Sorelle, troppo spesso siamo tentati di guardare alle cose di Dio con sguardo mondano, lasciandoci, così tentare, dalle seduzioni della statistica, o dal peso dei nostri poveri calcoli umani.

Caso classico è quando facciamo i conti di quanti siamo noi, i buoni, che ogni volta vengono alla Celebrazione Eucaristica.

E ci dimentichiamo che il re Davide venne punito quando volle fare un censimento del suo popolo.

Un’altra è la logica di Dio, quella logica dell’unicità e non della massa, del cuore e non della forza dei numeri.

Anzi, nella logica di questo mondo sembra davvero che la Chiesa abbia preso una china di un inesorabile declino, ma agli occhi di Dio sono altre le cose che contano: non le percentuali delle frequenza, né l’entusiasmo delle masse oceaniche.

Piuttosto stiamo bene attenti al fatto che il sale o il lievito della speranza non perdano il proprio sapore, piuttosto che accantonare tonnellate di sacchi di sale e di lievito.

Gesù ci racconta la logica del Regno, che avanza anche se NOI non ce ne occupiamo.

Perchè il mondo è già salvo, non lo dobbiamo salvare noi, anche se ancora non ne ha cognizione.

Ecco allora perché noi discepoli siamo chiamati a vivere la salvezza nel quotidiano, per testimoniarla nelle nostre opere, affinchè il mondo CREDA CHE LA SALVEZZA E’ GIA’ PRESENTE.

Gesù, nella sua vita terrena, ha proclamato la presenza del regno di Dio.

Per un ebreo del suo tempo che lo ascolta non vi è nulla di più grande della venuta del regno di Dio, poiché rappresenta quello sconvolgimento del mondo che sarà il compimento di tutto.

Tra tutti i semi, quello di senapa, simile a una punta di spillo, è il più piccolo.

Allo stesso modo, cos’è un pugnetto di lievito che scompare in una grande massa di farina?

È il miracolo di Dio, che racchiude per noi uno strepitoso messaggio di speranza.

Il piccolissimo seme possiede in sé una tale potenza vitale, che nella terra attecchisce e cresce, fino ad avere rami così robusti, che possono far abitare gli uccelli dell’aria.

E quel poco lievito, pur scomparendo all’interno della massa della farina, è capace di farla fermentare tutta.

La stessa cosa avviene nella nostra vita spirituale: dobbiamo accogliere in noi il regno di Dio, la Parola di Dio, che è poca cosa, in quanto parola.

Ma la sua forza interiore ha la capacità misteriosa di trasformare tutta la nostra esistenza.

Noi però dobbiamo aver pazienza e speranza.

Il Regno di Dio è il mistero del suo amore che agisce dentro il nostro cuore e, se acconsentiamo a vivere il Vangelo, diventa continua conversione della nostra mente alla mentalità di Gesù, conversione del cuore al suo modo di amare e di agire.

Ciò che conta –allora- non è certo la potenza, la vistosità, l’efficienza dell’apparato esteriore delle opere, ma la Fede nelle possibilità e nell’Amore di Dio.

Ecco allora cosa fa Gesù: ci insegna a vedere.

Il MAESTRO insegna a vedere l’uomo che getta il suo minuscolo granello di senapa nella terra, la donna che nasconde il suo lievito nella pasta, ecco ciò che tutti possono subito vedere.

MA ANCHE QUESTI GESTI, IN SE’, NON ASSUMONO SIGNIFICATO, SE NON A PARTIRE DAI LORO RISULTATI, ANCORA NASCOSTI: IL GRANDE ALBERO, LA PASTA LIEVITATA.

Così la parola di Cristo, in apparenza così povera, è già l’inizio, l’inaugurazione del regno di Dio.

Smettiamola di contarci, allora, e cantiamo piuttosto la misericordia di Dio: davanti ai suoi occhi davvero contiamo… perché IL MIO DIO SI RATTRISTA PIU’ PER LA MORTE DI SETE, DI UN PICCOLO BAMBINO DEL DESERTO DEL SAEL, CHE SE SI SPEGNESSE LA COSTELLAZIONE DELLE PLEIADI…

Perché OGNUNO DI NOI e anche TUTTI INSIEME, VALIAMO IL SANGUE SGORGATO DAL COSTATO DI CRISTO!

Dobbiamo ancora tener presente che il seme gettato nella terra non fiorisce subito, ha bisogno di tempo e calore per farlo germogliare.

Così anche l’anima nostra necessita del tempo e del calore per far germogliare quanto è stato seminato dallo Spirito Santo.

E l’azione santificatrice dello Spirito Santo corre troppo spesso il rischio di passare inosservata ai nostri occhi.

La crescita della vita interiore è graduale e Dio lo sa bene e fa affidamento sul tempo, perché conosce la nostra fragilità e le difficoltà che si vanno presentando nella nostra vita.

Però la grazia, il suo amore, SONO costantI, e se il bene è diffusivo, certamente lo è anche la santità.

Ricordiamoci sempre, Fratelli e Sorelle, che ovunque è vissuto e trasmesso il Vangelo, per quanto poveramente ciò avvenga, si dispiega la forza di Dio che è capace di dar vita all’impossibile, all’irrealizzabile.

Ragioniamoci sopra

Pax et Bonum tibi, frater in Christo!

Il Signore IDDIO ti Benedica…

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!