29 maggio 2024 MERCOLEDI’ 8^  SETTIMANA TEMPO P.A – MARCO 10,32-45 “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MARCO 10,32-45

+ In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà». Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Il vangelo di oggi narra il terzo annuncio della passione e, di nuovo, come nelle volte precedenti, ci mostra l’incoerenza dei discepoli (Mc 8,31-33 e Mc 9,30-37).

Gesù insiste nel servizio e nel dono della propria vita, mentre loro continuano a discutere sui primi posti nel Regno, e “…il sedere uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra”.

Tutto indica, quindi, che i discepoli continuano ad essere ciechi, a causa dell’ideologia dominante dell’epoca, ormai penetrata profondamente nella loro mentalità.

Nonostante avessero vissuto diversi anni con Gesù, non avevano cambiato il loro modo di vedere le cose, e continuavano a guardare il Figlio dell’Uomo, con lo stesso sguardo di prima.

E volevano pure essere premiati per il fatto di seguire Gesù.

Ma il Signore li precedeva, camminando con grande fretta, per arrivare a Gerusalemme dove sapeva che l’avrebbero ucciso.

Il profeta Isaia l’aveva annunciato (Is 50,4-6; 53,1-10).

E la sua morte non era il frutto di un destino cieco, ma la conseguenza dell’impegno assunto con la missione che ricevette dal Padre.

E avverte i discepoli su cosa dovrà subire a Gerusalemme, perché non ci fosse ombra di dubbio.

Infatti il discepolo deve seguire il maestro, sapendo che sarà chiamato a soffrire con Lui.

Ma il testo marciano ci racconta che i discepoli erano spaventati, e coloro che stavano dietro avevano paura, perché non riuscivano proprio a capire cosa stava succedendo.

ESSI, INFATTI, AVEVANO UNA IDEA DEL MESSIA, CHE NON PREVEDEVA IL CANONE DELLA SOFFERENZA.

La sofferenza di Cristo è un grande mistero, così come il suo amore per la creazione e per gli uomini, divenuti, con il Battesimo, membra del suo corpo.

La sofferenza e la morte di Cristo sono ancora più grandi per il fatto che egli continua a soffrire nelle membra del suo corpo, nei suoi figli innocenti, poveri e abbandonati.

Nel sacrificio della Messa, egli si offre ogni giorno in sacrificio, per loro e per tutti noi, al Padre dei cieli.

Vorrei chiudere facendo una piccola, ulteriore, riflessione.

Il testo ci dice che mil Signore Gesù aveva attorno un gruppo che non aveva capito nulla e pensava solo a se stesso, poiché oggi, dal nulla, i discepoli fanno  questa domanda “…Maestro vogliamo che tu faccia quello che ti chiederemo”.

Povero Signore mio, aver a che fare con noi, che siamo i discepoli di tutti i tempi, eppure portiamo ancora nel cuore gli stessi problemi di Giacomo e Giovanni…

Il problema poi è che questa domanda pretenziosa e assurda vien SEMPRE fuori, nei secoli, anche dopo che Gesù ha parlato di croce.

Il Signore aveva bisogno di condividere un dolore straziante e invece i discepoli –MA ANCHE OGNUNO DI NOI- pensano a se.

Lui parla di croce e loro, E NOI, di gloria, per NOI stessi ovviamente.

Quanto non è stato mai capito Gesù.

Una vecchia canzone di Baglioni (GESU’ CARO FRATELLO) diceva così:

Gesu’, caro fratello mio che t’hanno fatto!
T’hanno sbattuto addosso a ‘na croce
e poi dimenticato

e tu eri certo troppo bono…
t’hanno detto de sta ‘n cielo assetato de’ vita
affamato d’amore, ma quante vorte hai pianto solo solo”.

Quante volte avrà pianto da solo Gesù…

Eppure nel Vangelo fa buon viso e cattiva sorte e, anzi, approfitta di questa eterna malsana richiesta, per fare una bellissima catechesi sul servizio.

Io credo che tutti noi dovremmo riascoltare e rileggerle, queste ultime righe del Vangelo ed ascoltare quella struggenre canzone…..

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!