27 marzo 2024 MERCOLEDI’ SETTIMANA SANTA – MATTEO 26,14-25 “Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui…”

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 26,14-25

+ In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose «Andate in città da un tale e ditegli “Il Maestro dice Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose «Tu l’hai detto». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Ieri il vangelo parlava del tradimento di Giuda e della negazione di Pietro, mentre oggi, parla di nuovo del tradimento di Giuda.

Nella descrizione della PASSIONE DI GESÙ, il vangelo di Matteo, mette fortemente l’accento sul fallimento dei discepoli.

Malgrado avessero convissuto tre anni con Gesù, nessuno di loro difende il Maestro.

Giuda lo tradisce, Pietro lo nega, gli altri fuggono.

Matteo racconta tutto ciò non per criticare o per condannare, neppure per scoraggiare i lettori, ma per sottolineare che l’accoglienza e l’amore di Gesù superano la sconfitta ed il fallimento dei discepoli.

Questo modo di descrivere l’atteggiamento di Gesù era un aiuto per le Comunità all’epoca di Matteo.

A causa delle frequenti persecuzioni, molti si erano scoraggiati ed avevano abbandonato la comunità e si chiedevano “Sarà possibile ritornare? Dio ci accoglierà e perdonerà?

E il primo Evangelista risponde suggerendo che noi possiamo rompere il rapporto con Gesù, ma Gesù non lo romperà mai con noi, perchè il suo amore è più grande della nostra infedeltà.

Ma vediamo il testo.

Gesù, vedendo che la sua ora si avvicina, fa preparare la Pasqua. Durante la cena, annuncia il tradimento di Giuda. Il salmista aveva già previsto il tradimento dell’amico (Sal 40,10 “Anche l’amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno”).

Il popolo di Giuda condanna Gesù e lo consegna ai pagani.

E noi sappiamo che i lavoratori della vigna, dopo aver ucciso i servitori, uccidono anche il figlio del padrone.

E alto si alza il grido del dolore dal cuore ferito di Dio “…Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi” (Mi 6,3).

Giuda vende Gesù per trenta monete d’argento.

Il valore di un servo era di trenta sicli d’argento (Es 21,32). Si valutò con lo stesso valore il profeta che era decaduto (Zc 11,12s). Ed è ancora questa somma che il sinedrio dà per Gesù. Quando ciò che era stato annunciato si realizza, le Scritture terminano. Tutto, da sempre, era presente agli occhi di Dio. L’azione dell’uomo era prevista, ma non predeterminata. Ed è per questo che Gesù non toglie la responsabilità a colui che lo consegna, poiché egli ha utilizzato male la sua libertà. Anche noi possiamo tradire Cristo, vendendolo per qualche moneta. La parola del Signore ci insegna, e il Signore stesso apre le nostre orecchie, affinché possiamo fare parte dei convitati di Gesù, che celebrano con lui la Pasqua, come membra vive della sua Chiesa. Parola del

 

 

 

 

 

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

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Sia Lodato Gesù, il Cristo!