27 aprile SABATO 4^ SETTIMANA DI PASQUA B – GIOVANNI 14,7-14 “Chi ha visto me, ha visto il Padre”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 14,7-14

+ In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Il testo del vangelo di oggi è la continuazione di quello di ieri.

Tommaso aveva chiesto “…Signore, non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via?” e Gesù aveva subito risposto dicendo “…Io sono la via, la verità e la vita! Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me“.

E, nella prima frase che la liturgia ci regala, del brano evangelico odierno, aggiunge “…se conoscete me, conoscete anche il Padre. Fin da ora lo conoscete e lo avete veduto“.

Gesù parla sempre del Padre, perché era la vita del Padre che appariva in tutto ciò che diceva e faceva.

Questo riferimento costante al Padre provoca la domanda di Filippo.

E, a questa domanda risponde il Signore, dicendo “…Filippo, da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto! Chi ha visto me ha visto il Padre!

La gente non deve pensare che parliamo di un Dio lontano da noi, distante e sconosciuto.

Chi vuole sapere come e chi è Dio Padre, basta che rivolga lo sguardo su Gesù.

Egli lo ha rivelato nelle parole e nei gesti della sua vita “…il Padre è in me ed io sono nel Padre!

Attraverso la sua filiale obbedienza, si è identificato totalmente con il Padre, realizzando in ogni istante, ciò che il Padre gli suggeriva di fare (Gv 5,30; 8,28-29.38).

Per questo, in Gesù tutto è rivelazione del Padre!

E i segni o le opere sono le opere del Padre!

E se la gente, nel comun parlare dice “Il figlio è il volto del padre!”, a maggior ragione possiamo affermare, senza tema d’errore, CHE IN GESÙ E PER GESÙ, DIO STA IN MEZZO A NOI.

Ecco allora che noi non abbiamo bisogno di cercare altrove o di interrogarci sulla natura di Dio: seguiamo gli insegnamenti del Maestro di Nàzareth, che racconta di Dio Padre parlandone con verità perché Lui e il Padre SONO UNA COSA SOLA, è perché in Gesù ABITA PIENAMENTE LA DIVINITÀ.

Purtroppo, troppo spesso, l’idea che luomo ha di Dio, ha ben poco a che vedere con quel Padre che Gesù è venuto ad annunciare.

Ma ogni uomo che cammina sulle strade del tempo, DEVE IMPARARE A CREDERE NEL DIO DI GESU’ CRISTO!

E, IL DIO DI CUI GESÙ CI PARLA, È IL NOSTRO DIO.

Finalmente quel Dio sconosciuto e inaccessibile dell’Antico Testamento, lontano e irascibile, che non si poteva guardare e il cui nome non si poteva pronunziare, stanco di ciò, si è pienamente manifestato in Cristo.

Ed è venuto in mezzo a noi, ha posto la sua tenda in mezzo a noi, prendendo il volto e il corpo di Gesù, il figlio di Giuseppe, il falegname di Nazareth.

Solo Lui può rispondere alla sete di verità che attraversa l’umanità di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

La vita di Gesù, parole ed opere, riflettono nei secoli eterni, senza ombre, la luce divina.

La storia in Lui tocca il suo culmine, ma nello stesso tempo trova un nuovo inizio, come scriveva Giovanni Paolo II, nella Tertio Millennio Adveniente, al n.6 “…Gesù Cristo è il nuovo inizio di tutto: tutto in lui si ritrova, viene accolto e restituito al Creatore dal quale ha preso origine”.

Ed è di questo Dio che io voglio raccontare ad un amico, che lunedì scorso mi raccontava di non essere credente a livello religioso, ma di essere attratto da “energie che agiscono nel cosmo”.

Ma questo perché magari nessuno lo aveva mai fatto innamorare del DIO DI GESU’ CRISTO, perché forse non lo aveva incontrato nemmeno lui!

E a te, Fratello caro, io voglio cantare le gesta di amore di questo nostro Dio che, stanco di essere frainteso, si è “incarnato”, ovvero si è fatto uomo, corpo e sguardo, ed entrando nella storia, dall’uomo ha imparato a sudare, a stancarsi, a ridere, a fare festa e ad essere in lutto per la morte dell’amico Lazzaro.

Ha imparato a lavorare e a gioire della famiglia e dell’affetto dei suoi familiari e fratelli.

IL MIO DIO, Fratello mio, è un Dio che si è piegato, sulle strade del tempo, su questa umanità ferita, come il buon samaritano (Lc 10,33ss) versando sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza, e prendendosi in carico l’uomo dolorante per condurlo alla locanda della Gerusalemme del cielo.

È Lui che ha risuscitato Lazzaro e guarito il paralitico, che ha ridato la vista al cieco nato e la salute ai lebbrosi, che ha cacciato i dèmoni e ridato la parola ai muti, affinchè –TUTTI- sulle strade del tempo, POTESSERO GRIDARE AI FRATELLI L’AMORE CHE DIO HA USATO LORO.

IL MIO DIO è quel Dio che, pur rimanendo addolorato come un padre (Lc 15), accetta che il figlio minore se ne vada di casa con i soldi del Padre, rischiando di perderlo, PURCHÉ EGLI FACCIA LE SUE SCELTE.

Ma che per tutto il tempo in cui è lontano, sta sulla porta di casa triste ad aspettarlo, e al sol vederlo, lo accoglie con gioia e rispetto, e col volto rigato dalle lacrime di gioia, senza chiedere ragione della sua triste esperienza, restituendogli la dignità di figlio amato, e fa festa, ed esce a convincere il fratello maggiore, arrabbiato, ad entrare a far festa con lui, perché questo fratello minore “…era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

È un Dio che si commuove alle lacrime (Gv 11), che ama l’amicizia e l’accoglienza, che sceglie di donarsi fino in fondo, che va in cerca della pecora perduta e ritrovatala se la carica con gioia sulle spalle, per condurla “…su pascoli erbosi e su acque tranquille a riposare”.

IL MIO DIO HA SACRIFICATO, PER LA MIA SALVEZZA, IL SUO UNICO FIGLIO.

Ha voluto testimoniare il suo infinito amore a ciascuno di noi, Egli che era senza peccato, caricandosi dei miei peccati e morendo nudo su una croce.

E dall’alto di quella croce, continua a raccontarci LA GRANDEZZA DI UN DIO SCONFITTO PER AMORE, CHE PREFERISCE MORIRE PUR DI REGALARMI LA VITA VERA.

È un Dio paziente e rispettoso dell’uomo, delicato nel suo agire, come la brezza del mattino (1Re 19) che ci racconta che la storia ha un tesoro nascosto che siamo chiamati a scoprire.

E che ha un sogno per la sua Chiesa, e i suoi figli: vuole che finalmente capiscano che non sono chiamati non a salvare il mondo, MA CHE SONO CHIAMATI A VIVERE DA SALVATI, per costruire, giorno dopo giorno, quel regno che Lui è venuto ad inaugurare, fatto di giustizia e di pace, di amore e di luce, e che apre, nella speranza eterna, uno sguardo VERSO L’ALTROVE.

FRATELLO MIO… QUESTO E’ IL MIO DIO!

E SO CHE TU OGGI STAI LEGGENDO, E PREGO PERCHE’ UN GIORNO ANCHE TU POSSA INCONTRARLO.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!