27.10.2023 – VENERDI’ XXIX SETTIMANA P.A  A – Lc 12,54-59 “Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo Lc 12,54-59

+ In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Con il Vangelo di oggi si conclude il capitolo 12 dell’evangelista Luca, ricco di insegnamenti per tutti i discepoli, e anche per noi.

Il brano odierno, che di per sé è rivolto alle folle, ci interpella singolarmente con degli interrogativi precisi.

Gesù vuole che scopriamo il “dono del discernimento” e impariamo a usarlo nelle scelte importanti della nostra vita così come sappiamo farlo per le cose più banali.

Il vangelo di oggi ci chiede quindi di imparare a leggere i “Segni dei Tempi”.

Fu questo testo che ispirò il Papa Giovanni XXIIII a convocare la Chiesa affinché prestasse attenzione ai Segni dei Tempi e percepisse meglio le chiamate di Dio negli avvenimenti della storia dell’umanità.

  • Quando vedete una nuvola salire a ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade.”

Gesù ci racconta un’esperienza umana universale.

Tutti e tutte, ciascuno nel suo paese e nella sua regione, sappiamo leggere gli aspetti del cielo e della terra.

Il corpo stesso capisce quando c’è minaccia di pioggia o quando il tempo comincia a cambiare, e ci dice “…pioverà“.

Gesù si riferisce alla contemplazione della natura essendo una delle fonti più importanti della conoscenza e dell’esperienza che lui stesso aveva di Dio.

Fu la contemplazione della natura ciò che aiutò a scoprire aspetti nuovi nella fede e nella storia della sua gente.

Per esempio, la pioggia che cade sui buoni e sui cattivi, ed il sole sorge sui giusti e sugli ingiusti, lo aiuteranno a formulare uno dei messaggi più rivoluzionari “…amate i vostri nemici!” (Mt 5,43-45).

E Gesù ne trae la conclusione per i suoi contemporanei e per tutti noi “Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?”

Cosa vuol dire “questo tempo non sapete valutarlo?

Tagliano come lama affilata queste parole nella nostra mente e possono farci tanto bene se riusciamo ad accoglierle nel profondo del cuore.

Da parte di Gesù sono un invito; meglio dovremmo dire, una chiamata a responsabilità: quella che ci tocca come conseguenza della fiducia che Dio stesso ha posto in noi quando ci ha fatto dono della libertà e del discernimento.

SANT’AGOSTINO DICEVA CHE LA NATURA, LA CREAZIONE, È IL PRIMO LIBRO CHE DIO SCRIVE.

Per mezzo della natura Dio ci parla.

Con l’immagine della nuvola e dello scirocco (12, 54-55), Gesù invita la folla a giudicare con maggiore accortezza le vicende della storia perché in esse Dio si rivela.

E, come nella natura vi sono segni evidenti che preannunciano un cambio di stagione o una mutazione climatica, allo stesso modo nella storia vi sono eventi nei quali e per mezzo dei quali Dio interviene.

IL PECCATO IMBROGLIÒ LE LETTERE DEL LIBRO DELLA NATURA E, PER QUESTO, NON SIAMO RIUSCITI A LEGGERE IL MESSAGGIO DI DIO STAMPATO NELLE COSE DELLA NATURA E NEI FATTI DELLA VITA.

Gesù fa appello alla capacità intuitiva che Dio ha posto in ogni uomo. Abbiamo l’intelligenza per comprendere e giudicare i fatti.

Per “vedere Dio” non dobbiamo attendere eventi straordinari, per capire cosa viene da Dio e cosa allontana da Lui non c’è bisogno di una particolare intelligenza, ma serve l’umiltà di chi ascolta con attenzione, sempre pronto ad accogliere le luci che Dio semina lungo la storia.

  • “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 2,29).

La Bibbia, il secondo libro di Dio, fu scritto non per occupare o sostituire la Vita, ma per aiutarci ad interpretare la natura e la vita e ad imparare di nuovo a scoprire le chiamate di Dio nei fatti della vita.

  • “Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?”

Condividendo tra di noi ciò che vediamo nella natura, potremo scoprire la chiamata di Dio nella vita.

E mi piace il termine “ipocriti” che il Signore usa per noi, quando ci insegna che l’antidoto contro ogni ogni ipocrisia è proprio la capacità di leggere la propria vita e quella degli altri, con tutto ciò che ci circonda e che succede nel mondo ogni giorno, lasciandoci guidare SOLO dalla SUA Parola e DALLA VOLONTÀ DI DIO.

E, questa visione, si fa più chiara nella misura in cui siamo capaci di entrare nella logica di una vera conversione.

Dono quest’ultimo che Dio è pronto a concedere a tutti, in ogni istante.

Gli antichi poi distinguevano il tempo in “kronos” e “Kairòs”.

Il primo è il tempo che scorre fatto di secondi minuti…l’altro è il tempo di Dio.

È il presente, perché il kairòs, non lo si può anticipare, non lo si può neanche vivere solo ricordandolo come passato.

Nella vita quotidiana, noi occidentali normalmente non siamo abituati a vivere il kairòs.

È una cosa difficilissima per noi credere che il tempo che conta di più sia il presente, che è inscritto nel disegno di Dio.

Abbiamo questo atteggiamento perché ci consideriamo finiti e non pensiamo perché non crediamo di essere eterni.

Ma NOI SIAMO ETERNI.

Il Kairos Non è come “un momento che viene dopo un altro”, ma è “il momento”, il momento di una opportunità, il momento opportuno per qualcosa di significativo.

Ma c’è un’altra cosa da tener presente: IL CONTESTO CHE CI CIRCONDA.

Noi, Fratelli e Sorelle, facciamo una gran fatica a riconoscere i segni dei tempi, a riconoscere la presenza di Dio nelle esperienze che viviamo, nella realtà quotidiana, nelle vicende della nostra vita.

Certamente, voi mi direte: sono tempi cupi, in cui le persone hanno smarrito il senso della ragione, in cui prevale il violento e l’oppressore, in cui la guerra, planetaria e atomica, minaccia la sicurezza del genere umano.

È vero, il tempo che viviamo, come ogni tempo, è caratterizzato da luci e ombre, e noi sappiamo bene che Qualcuno, da sempre, si è specializzato nel sottolineare le ombre.

Tanto è vero che ormai siamo assuefatti morbosamente da omicidi, infanticidi, femminicidi, guerre e che MAI APRIAMO UN GIORNALE O ASCOLTIAMO IL TELEGIORNALE E MAI -DICO MAI- AVREMO IL PIACERE DI LEGGERE: OGGI NON È ACCADUTO NULLA! E VI RACCONTIAMO SOLO FATTI BUONI, IMPREGNATI DI AMORE E DI PACE.

Io credo che ADDOLORATI, SPEGNEREMMO LA TV E CHIUDEREMMO IL GIORNALE.

Purtroppo, siamo come dei rami sballottati da un fiume in piena, e lasciamo che sia la corrente e spingerci.

Non sappiamo scegliere, subiamo PASSIVAMENTE tutti gli eventi della nostra vita, figuriamoci se ci interroghiamo sugli eventi più grandi, che vedono coinvolte nazioni e popoli di ogni parte della terra.

Ecco allora che Gesù ci chiede di discernere, di capire, di leggere in profondità ciò che accade, di dare un senso alle cose.

Io, povero Diacono, credo FERMAMENTE che LA MIA VITA, che OGNI VITA SIA INSERITA IN UN GRANDE PROGETTO CHE DIO REALIZZA SULL’UMANITÀ E SULLA STORIA, e CHE ESSA PUÒ ESSERE STRUMENTO DI SALVEZZA PER ME E PER GLI ALTRI.

Scoprire questa semplice verità cambia radicalmente la prospettiva, mi permette di inserire scelte e vicende dentro un progetto d’amore che si realizza.

Siamo chiamati a leggere e discernere i segni dei tempi: a capire le cose a partire dalla Parola di Dio, a fornire una chiave di interpretazione A PARTIRE DALLA FEDE.

Come singoli e come comunità, inserendo la Chiesa nel grande dinamismo dello Spirito.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!