25.05.2023 – GIOVEDI’ 7′ SETTIMANA DI PASQUA A – GIOVANNI 17,20-26 “…IO in loro e TU in ME…”.
«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 17,20-26
+ In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro». Parola del Signore
Mediti…AMO
Oggi meditiamo questo circolo di amore, di accoglienza e di conoscenza reciproca che ci lega tra noi, e con Cristo nel Padre:
- il Padre si è rivelato lentamente ma efficacemente nella storia; pochi uomini, poi un popolo lo hanno accolto, amato e custodito.
- Cristo compie questa progressiva rivelazione incarnando Dio nella nostra umanità.
- E la creatura diventa il luogo della manifestazione completa e definitiva di Dio.
Gesù non si illudeva sulle nostre capacità di vivere nella sua unità e neppure noi possiamo illuderci.
Le forze diaboliche ci attanagliano, perché il diavolo, COLUI CHE DIVIDE, è presente dentro la vita della Chiesa fin dai tempi di Gesù:
- “Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano, ma io ho pregato per te” (Lc 22-31).
E Satana cerca di distogliere l’unità dei credenti, fondandola su tutto, tranne che su Cristo Signore e nel suo corpo vivo che è la Chiesa.
Ed è talmente ostinato, Satana, che non ha mai cessato di ostacolare il piano di salvezza di Dio, anche SE NULLA PUO’ SULL’EFFICACIA DELLA PREGHIERA DI CRISTO E SULL’EFFICACIA DELLA PREGHIERA UMANA QUANDO SI UNISCE A QUELLA DI CRISTO.
Per questo tutti coloro che si riconoscono in Cristo, possono e debbono sperare “…contro ogni speranza” (Rm 4,18).
E QUESTO PERCHÉ L’ONNIPOTENZA E LA MISERICORDIA DIVINA CHE LA PREGHIERA DI CRISTO FA SGORGARE, SORPASSA INFINITAMENTE LA NOSTRA MISERIA.
Gesù prega per noi, per noi che siamo il centro dell’attenzione del suo amore.
Gesù prega per noi il Padre perché possiamo ascoltare l’Incarnazione di Gesù che si realizza e si concretizza oggi da coloro che sono nel mondo pur non essendo del mondo.
Ma come sempre l’opera di Dio s’intreccia con la nostra libertà.
Ed è nella nostra libertà che possiamo scegliere, o no, di contare sulla preghiera di Cristo.
E, se lo facciamo raggiungiamo lo scopo della nostra esistenza, perché, come diceva Sant’Ilario Vescovo di Poitiers “…diventiamo connaturali nel Padre, in Cristo, connaturale al Padre”.
E comprendiamo finalmente che l’unità di vita, che non è mai conformità, la cogliamo solo lì: quando ci tuffiamo nel cuore della vita Trinitaria, dove incontriamo la danza della vita per noi e con noi.
Perché, quando questo avviene, siamo immersi nella tenerezza del CUORE DEL PADRE.
Ecco ciò che intende il Signore Gesù Cristo, quando dice “…come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una sola cosa”.
È questa intimità, che siamo chiamati a testimoniare “…perché il mondo creda”.
E, come il Cristo, pregando per noi il Padre, compie il più alto atto di amore per noi, anche noi possiamo compiere un immenso atto di amore pregando il Padre per i nostri fratelli.
Così conosciamo il Padre e conosciamo il Figlio, con lo Spirito che viene a noi ed entra in noi e ci rende come Lui.
È bello lasciarci travolgere ogni giorno da questo amore vitale che viene a noi e che da noi sale.
Bisogna tuttavia rendersi conto che «da soli non possiamo» raggiungere l’unità: questa infatti «È UNA GRAZIA».
Infatti Gesù prega per questo, ha pregato in quel tempo, prega oggi per la Chiesa, ha pregato per me, per te, per noi, affinché arriviamo a credere e credendo, possiamo raggiungere questa unità.
Gesù prega, forte delle sue piaghe, davanti al Padre, AFFINCHÉ GRAZIE AD ESSE PERCHÉ TUTTI NOI DIVENTIAMO UNA SOLA COSA, COME LO È LUI È CON IL PADRE, PER L’UNITÀ.
Questo ci deve spingere a non fare cose che vadano contro l’unità, e a seguire il consiglio di Gesù «di rimanere in lui in questa vita perché possiamo rimanere con lui nell’eternità».
Gesù è sempre stato in noi e noi in lui.
C’eravamo anche noi, cristiani di oggi, nel suo cuore, noi, che non lo abbiamo incontrato per le strade della Palestina, ma lo abbiamo incontrato nel nostro cuore, dove lo Spirito continua a parlarci di Lui.
Lo abbiamo ascoltato nelle parole della sua Chiesa, che continua ad annunciare il suo Evangelo.
L’abbiamo accolto nei poveri che popolano le nostre città.
L’ABBIAMO VISTO NEL VISSUTO QUOTIDIANO DELLE PERSONE SEMPLICI, CHE NON FANNO DIFFICOLTÀ NEL CREDERE ALL’IMPOSSIBILE DI DIO.
Fratelli e Sorelle, siatene certi, questa è la nostra speranza: verrà un tempo in cui TUTTE LE DIFFERENZE VERRANNO ASSUNTE NELL’UNITÀ TRA IL PADRE E IL FIGLIO.
E in noi, tutta l’umanità, saremo perfetti nell’unità.
Siatene certi. Verrà questo tempo, perché Gesù l’ha chiesto al Padre, e il Padre esaudisce sempre il suo Figlio Gesù.
Ragioniamoci sopra…
Il Signore IDDIO ti Benedica
E tu Prega il Signore per me… Fratello che Leggi…
Sia Lodato Gesù, il Cristo!