25.05.2022 – MERCOLEDI’ 6′ SETTIMANA DI PASQUA C – GIOVANNI 16,12-15 “Lo Spirito della verità vi guiderà alla verità tutta intera”.

… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. In illo tempore: dixit Iesus…

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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 16,12-15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

La Pasqua, nel suo Mistero di Morte e Risurrezione, ci ha rivelato l’immenso Amore di Gesù per noi.

La Pasqua ci ha fatto dono dello Spirito che ci guida a tutta la Verità, cioè ci introduce nella comprensione di questo grande Amore.

Quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità“, non perché Gesù non sia in grado di farlo: GESÙ IN SÉ STESSO “È LA VERITÀ”.

Ma lo Spirito ha il compito di prenderci per mano e introdurci in questa Verità.

Al fine di rendere sempre più comprensibili le cose che il Cristo ha detto, ma che noi non abbiamo capito perché non eravamo in grado ancora di capire!

Infatti lo Spirito non dice nulla di diverso di quanto ha detto il Figlio.

Non ci rivela dottrine nuove o speciali, ma ci apre ad una piena comprensione di tutto ciò che il Figlio ha udito dal Padre e che ha fatto conoscere ai discepoli.

Lo Spirito ci guida nelle nuove situazioni esistenziali con uno sguardo rivolto a Gesù e, al tempo stesso, aperto agli eventi e al futuro.

Ed ESSENDO EGLI STESSO AMORE, farà risuonare nel nostro cuore ciò che ha ascoltato da Dio.

Solo l’amore rende presente l’amato e fa comprendere le sue parole all’amante.

Dobbiamo metterci bene in testa che noi non finiremo mai di com-prendere nel nostro cuore e nella nostra mente, la Parola di Gesù e renderla viva, e attualizzarla e realizzarla nell’oggi.

Questo è possibile solo nella misura in cui lo Spirito, abitando in noi, ci “cristifica”.

Solo così la nostra umanità potrà crescere e potremo assaporare e capire con “l’intelligenza del cuore”, la Parola.

Perché, lo sappiamo bene, quando l’Amore entra nel cuore, lo dilata per una comprensione maggiore.

Solo così si raggiunge così “la saggezza del cuore”, attraverso l’incontro della Verità che si incarna in Gesù di Nazareth e che oggi giunge a noi attraverso la sua Chiesa.

SIAMO “CERCATORI DI DIO” e al contempo siamo “CERCATORI DELLA VERITA’”.

Certamente però, non siamo in grado di portare, tutto insieme, il peso di tutta la verità. Ecco perché, pedagogicamente il Signore ci svela la verità gradualmente, con l’aiuto dello Spirito Santo.

Come un bambino non può fare indigestione di tutte le nozioni del mondo, e imparare di colpo tutto ciò che c’è da sapere nella vita, così il Signore fa con noi.

DIO HA DETTO E DATO TUTTO, CERTO, MA SIAMO NOI AD APRIRCI ALL’AZIONE DELLO SPIRITO PER CAPIRE COME INTERPRETARE E VIVERE QUANTO IL SIGNORE HA DETTO.

Noi crediamo che la Rivelazione si sia chiusa con la morte dell’ultimo apostolo (perciò le rivelazioni private, anche le poche riconosciute non sono in alcun modo vincolanti) E IL DEPOSITO DELLA FEDE È COMPLETO.

MA LA CHIESA, GRAZIE ALL’AIUTO DELLO SPIRITO, CONTINUA A SCRUTARE LE SCRITTURE PER COGLIERVI LE MILLE SFUMATURE CHE CONTIENE E POTER CAPIRE QUANTO IL SIGNORE CI VUOLE SVELARE.

Infatti lo Spirito è chiamato “Spirito di verità”.

Inoltre, noi sappiamo che lo Spirito impara dal Padre e dal Figlio, e reciprocamente si suggeriscono dov’è la verità, cos’è la giustizia e così la pace e la misericordia.

Ognuna di queste realtà sono raggiungibili solo sviluppando la Loro dimensione comunitaria che abita in noi.

Arriveremo, alla loro scuola, alla Verità, sviluppando quella dimensione comunitaria che è in noi, che ci rende capaci di dialogo, di confronto, di reciprocità, anche quando siamo e agiamo da soli.

Inoltre, la missione dello Spirito Santo è quella di metterci in guardia contro lo spirito della menzogna.

Ed è quella di renderci capaci di vivere, di vedere le cose e di giudicarle come Gesù stesso.

Ne è una dimostrazione concreta la vita dei santi, che appartengono alla Chiesa, spiegando le loro vele, rimanendo docili al soffio dello Spirito, che li ha guidati per vie che conducono ad un santo stupore.

Là dove si trova la Chiesa, là si trova lo Spirito.

Papa Francesco, nella Esortazione Apostolica “Gaudete et exsultate”, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, ha detto:

  • “Il disegno del Padre è Cristo, e noi in Lui. In definitiva, è Cristo che ama in noi, perché «la santità non è altro che la carità pienamente vissuta». Pertanto, «la misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua». Così, ciascun santo è un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di Gesù Cristo e dona al suo popolo.”

Nel Vangelo di Giovanni, sono cinque i brani che contengono la promessa dello Spirito Santo da parte di Gesù:

  1. 14,16-17;
  2. 14,26;
  3. 15,26;
  4. 16,5-11;
  5. 16,12-15.

Il testo della Liturgia di oggi ci offre il quinto brano.

Anche se, nello stesso tempo dobbiamo cercare di comprenderli tutti, perché ci raccontano il legame tra:

  • l’opera di Gesù,
  • il pensiero del Padre
  • e l’azione dello Spirito Santo.

Tutti questi brani, che si trovano tra la Cena e la Passione, ci dicono anche il senso della “pienezza” che il Signore raggiunge nel momento della sua “ora“.

Ed è così colmo dello Spirito che, non solo lo promette, ma lo dona direttamente:

  • E, chinato il capo, consegnò lo spirito (capitolo 19,30).

Il Vangelo di Giovanni per indicare lo Spirito usa la parola Paràclito [paràklētos, paràkaléō: accanto -chiamare] il cui significato è quello di consigliere, difensore, avvocato.

Nella Prima lettera di Giovanni (1Gv 2,1), questo termine è un attributo di Gesù, che si pone come difensore presso il Padre:

  • “ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”.

Ma nel tempo della Chiesa, nella storia che le Comunità cristiane vivono, Gesù promette lo Spirito, perché rimanga nell’intimo dei discepoli per sempre (Gv 14,16-17), così che insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto (Gv 14,26), e dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio (Gv 16,8).

Ha detto uno scrittore, Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry (1900-1944):

  • “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”

Ragioniamoci sopra…

Sia Lodato Gesù, il Cristo!