… il VECCHIO FARISEO COMMENTA….
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Dal Vangelo secondo MARCO 9,41-50
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». Parola del Signore
Mediti…AMO
Coloro che si avvicinano, per la prima volta, alla Fede, spesso sono scandalizzati dal comportamento di noi “vecchi farisei”, che amiamo incensarci come discepoli di lungo corso.
Perché siamo poco coerenti, perché siamo appunto come i farisei, perché non viviamo ciò che annunciamo.
San Francesco di Sales, diceva “…Dovunque ci troviamo, possiamo e dobbiamo aspirare alla vita perfetta.”
Infatti sappiamo bene che lo scandalo ha una potenza devastatrice nei confronti del bene, ci presenta esempi di malvagità, o anche solo di indifferenza di fronte a situazioni che richiederebbero il nostro impegno.
Dobbiamo urgentemente rivedere la nostra vita, per essere veri discepoli di Cristo, per allontanare pensieri e tutti quegli atteggiamenti contrari al Vangelo, che “abitano” nel nostro cuore: in caso contrario siamo responsabili per quanti imiteranno il nostro cattivo esempio e non seguiranno la via evangelica.
Ce lo dice con veemenza il Signore… Egli ha appena finito di parlare ai suoi discepoli sul tema dello scandalo -e sulla necessità di eliminarlo- ricorrendo anche all’eliminazione di tutti quegli elementi che possono provocarlo.
E quegli elementi “pericolosi”, di cui parla il Signore, sono la mano che indica l’attività, il piede che indica la condotta, l’occhio che determina il criterio con il quale si osservano le cose della vita.
Ancora: essi, rappresentano il modo di comunicare e mettersi in relazione con gli altri: fare, andare, vedere.
Si tratta dunque di vigilare su sé stessi promuovendo una autentica vigilanza che riguarda tutta la persona qui evocata dalla mano, dal piede, dall’occhio.
Così facendo eviteremo il fuoco distruttore della Geenna, esito finale delle nostre scelte cattive.
Ecco perché dobbiamo “essere salati” con un altro fuoco prodotto dal sale dello Spirito, che è in noi e che ha in sé l’impronta della Sapienza di Dio, per poter essere “segno” della presenza di Dio nel mondo.
Infatti Gesù paragona la presenza del discepolo nella vita di ogni giorno, alla presenza del sale negli alimenti. E come il sale NON DEVE PERDERE SAPORE, cioè farsi contaminare dallo spirito del mondo, così il cristiano non deve perdere la sua “immagine di Dio” che deve “attirare” gli altri verso la salvezza eterna.
Al termine, l’insegnamento del Maestro si chiude con un’esortazione “…abbiate sale in voi stessi così da essere in pace gli uni con gli altri“.
Ci invita cioè, a conservare l’autenticità della Parola del Signore.
Non dobbiamo corrompere il messaggio del vangelo, ma dobbiamo preservarlo con il sale, come si faceva una volta con i cibi.
E la Fede, poi, che ci è stata donata nel Battesimo, sappiamo bene, che nel cammino della vita, va purificata con il fuoco della sofferenza, delle difficoltà e col dolore, affinché possiamo essere credibili nella testimonianza delle cose di Dio e per non essere un muro che impedisce a chi cerca il Signore di incontrarlo.
Ecco perché siamo chiamati nella preghiera a invocare lo Spirito Santo.
Perché, se non si è ri-pieni di Spirito Santo, non si vede la potenza devastatrice dello scandalo.
A volte anche una sola parola può rovinare un cuore, lo può orientare verso il male.
E di ogni parola o atteggiamento di scandalo, a cui abbiamo dato vita, ne siamo responsabili per l’eternità.
E Gesù è esigente verso i suoi discepoli e verso di noi. Ci chiede di evitare ad ogni di dare scandalo, perché esso potrà rovinare in qualche modo, il sacrificio della Sua Croce.
Il suo mistero di salvezza può andare in frantumi per una sola parola fuori luogo, che ha permesso ad un fratello di finire nella dannazione eterna.
Pertanto, il vero discepolo di Gesù sarà in grado di evitare ogni scandalo solo se vive nella comunione dello Spirito.
- “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”.
Marco, con parole molto dirette, non lascia spazio a diverse interpretazioni e ci spiega chi siano questi “piccoli”.
Il testo greco, infatti, ricorre al termine “mikron” CHE NON INDICA I BAMBINI. Ma indica LE PERSONE EMARGINATE, GLI INSIGNIFICANTI, GLI SCARTATI DALLA SOCIETÀ, GLI ULTIMI. Oppure sono fragili nella Fede in un determinato momento della propria esistenza.
L’evangelista pone sulle labbra di Gesù la chiarificazione di “piccoli che credono in me”, quindi non posso essere bambini; ma persone adulte che hanno dato adesione a Gesù.
Purtroppo sono persone alle quali la società “che conta” non dà alcuna importanza.
Il messaggio è chiaro: non essere di scandalo a nessuno di questi “minimi” che credono in Gesù!
Chi farà scandalizzare una sola di queste persone che credono in Gesù, che hanno sentito parlare del suo messaggio di amore e di fratellanza, ma invece vedono solo rivalità e divisioni “…è meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino”.
Ma quando, concretamente, siamo di scandalo?
Siamo di scandalo quando cerchiamo solo il proprio benessere e poco più.
Siamo di scandalo quando pensiamo solo ad “accumulare”, al benessere economico come primo valore, a scapito della solidarietà, della condivisione, della sobrietà, del giusto vivere e lavorare.
Siamo di scandalo quando cerchiamo il risultato facile, il tutto possibile; quando chiediamo il cuore all’accoglienza, alla solidarietà, alla condivisione.
Siamo di scandalo QUANDO VOGLIAMO ESSERE CRISTIANI SENZA CRISTO.
Anche gli scandali fanno parte del piano di Dio. Ma ciò non toglie il fatto che scandalizzare un credente sia un peccato molto grave.
Infatti, l’insegnamento principale di Gesù in questo brano è proprio questo:
- quanto è un grave peccato essere motivo di inciampo ad un altro fratello
- essere molto attenti a non essere motivo di scandalo.
Dopo aver chiarito “quando” siamo motivi di scandalo, ora vogliamo capire che “cos’è” uno scandalo.
La parola “scandalo” in greco significa letteralmente “inciampo o impedimento”, che si mette sulla via di qualcuno per farlo cadere.
Certamente, esso può non essere fatto appositamente, ma comunque fa cadere lo stesso.
E bisogna considerare che nel Vangelo non sempre lo scandalo è sbagliato. Per esempio, Gesù è chiamato la “pietra di inciampo”, IN QUANTO COLORO CHE RIFIUTANO DI CREDERE IN GESÙ CADONO SOTTO IL GIUDIZIO DI DIO.
Nel nostro brano di oggi, però, scandalizzare vuol dire causare la caduta di un nostro fratello nel peccato.
VUOL DIRE CHE ABBIAMO PORTATO UN CREDENTE AD INCIAMPARE NEL SUO CAMMINO CON DIO. E questo è un peccato molto grave.
Ci sono tanti modi con i quali uno può essere di inciampo per un credente:
- chi perseguita un credente può portarlo ad inciampare;
- ostacolare qualcuno che vuole servire Cristo è un motivo di scandalo;
- tentare qualcuno a peccare è un motivo di scandalo;
- cercare di convincere qualcuno che un certo atto non sia peccato, quando in realtà lo è.
Tutto questo è motivo di scandalo.
Il modo più semplice è QUANDO SIAMO INCOERENTI NEL NOSTRO MODO DI VIVERE, O NEL NOSTRO MODO DI PARLARE, facilmente facciamo inciampare gli altri.
In realtà, ogni volta che la nostra vita non rispecchia Cristo, allora, rischiamo di essere uno scandalo, spesso senza rendercene conto.
Oppure quando scattiamo con ira o con cattiveria, possiamo facilmente portare un altro credente ad essere scoraggiato, e farlo inciampare.
Tutti possiamo cadere in questo grave peccato, se non siamo sempre in guardia.
Ricordiamoci che non tutti ascoltano le nostre parole quando parliamo di Dio, ma tutti possono vedere il modo in cui ci comportiamo QUANDO SIAMO LONTANI DA DIO.
INFATTI, NOI SIAMO SEMPRE UN ESEMPIO PER LE PERSONE INTORNO A NOI, O NEL BENE O NEL MALE.
In Romani 2, l’Apostolo Paolo dichiara che i Giudei furono uno scandalo “…per causa vostra, come sta scritto, il nome di Dio è bestemmiato fra i gentili” (Rom 2,4)
In 1Corinzi 10, Paolo avverte i credenti, e quindi anche noi, contro questo grave peccato “…non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio” (1Cor 10,2)
Quindi, dobbiamo stare in guardia per non essere di inciampo a nessuno, per non portare altri a peccare.
Dio riserva un giudizio particolarmente terribile per chi fa inciampare un credente, e questo ci aiuta a capire quanto ogni singolo credente sia prezioso per Dio.
Infatti, dal punto di vista umano, potremmo pensare che tanti altri peccati sarebbero da considerarsi più terribili. Però, l’immenso amore che Dio ha per ogni credente rende il peccato di scandalizzare particolarmente abominevole ai suoi occhi.
Quanto è grande l’amore di Dio per ogni singolo credente! Anche i credenti che noi potremmo considerare piccoli nella Fede, o di poca importanza, sono preziosi a Dio!
Forte è l’invito che la pericope evangelica oggi rivolge a ciascuno di noi, ricordandoci che siamo figli di Dio, a riflettere sulla grandezza dell’amore che il nostro Dio ha per noi.
E consideriamo sempre quanto la nostra crescita sia per Lui così importante, tanto che Egli ha una punizione particolare per chi ci fa inciampare. Quanto grande ed immenso è l’amore di Dio per noi, e per ogni credente!
E vorrei dire a chi oggi accidentalmente viene raggiunto da queste parole e magari non è ancora credente: CONSIDERA, FRATELLO MIO, LA GRANDEZZA DELL’OFFERTA CHE CI RIVOLGE CRISTO, DI ANDARE DA LUI PER RICEVERE IL SUO PERDONO E DIVENTARE UN FIGLIO DI DIO!
E allora, Fratelli e Sorelle, ricordiamoci che possiamo gioire grandemente nella verità che siamo preziosi a Dio.
Ma allo stesso tempo, siamo chiamati a pregare, per tenere sempre in mente QUANTO OGNI ALTRO CREDENTE È PREZIOSO A DIO, E QUINDI, QUANTO DEVE ESSERE PREZIOSO ANCHE A NOI!
Ragioniamoci sopra…
Sia Lodato Gesù, il Cristo!