24.01.2022 LUNEDI’ SAN FRANCESCO DI SALES – Marco 3,22-30 “satana è finito”
… il VECCHIO FARISEO COMMENTA….
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Dal Vangelo secondo Marco 3,22-30
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in sé stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in sé stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro sé stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano «È posseduto da uno spirito impuro». Parola del Signore
Mediti…AMO
LA VITA E IL PENSIERO DEL SANTO
Siamo nella SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI, e io credo che San Francesco di Sales, ci stia dentro a buon diritto.
Francesco di Sales (1567–1622) è stato un vescovo cattolico francese. È stato proclamato santo nel 1665 da papa Alessandro VII’, ed è Dottore della Chiesa. Fu sacerdote zelante e instancabile lavoratore.
Nonostante la grande cultura, visti gli scarsi frutti ottenuti dal pulpito, si diede alla pubblicazione di fogli volanti, che egli stesso fece scivolare sotto gli usci delle case o affiggeva ai muri, meritandosi per questa originale attività pubblicitaria il titolo di santo patrono dei giornalisti e di quanti diffondono il cristianesimo servendosi dei mezzi di comunicazione sociale.
NON SI FECE REMORE A DISCUTERE DI TEOLOGIA CON I PROTESTANTI, ardendo dal desiderio di recuperare quanti più fedeli alla Chiesa cattolica. Il suo costante pensiero era rivolto inoltre alla condizione dei laici, preoccupato di sviluppare una predicazione e un modello di vita cristiana alla portata anche delle persone comuni, immerse nelle difficoltà della vita quotidiana.
Proverbiali divennero i suoi insegnamenti, pervasi di comprensione e dolcezza, permeati dalla ferma convinzione che a supporto delle azioni umane vi è sempre la provvidenziale presenza divina. Molti dei suoi insegnamenti sono infatti intrisi di misticismo e nobile elevazione spirituale.
Il suo grande impegno pastorale gli meritò la nomina a vescovo coadiutore di Ginevra (cioè ausiliario e assistente del vescovo titolare, Claudio di Granier) già nel 1599, a trentadue anni di età e dopo soli sei anni di sacerdozio. Ma tre anni dopo morì il vescovo di Ginevra ed egli fu chiamato al suo posto.
FU DIRETTORE SPIRITUALE DI SAN VINCENZO DE PAOLI.
San Francesco di Sales morì a Lione per un ictus cerebrale, il 28 dicembre 1622, e venne sepolto nella chiesa a lui dedicata nel centro della città di Annecy. Il suo cuore incorrotto si trova nel Monastero della Visitazione a Treviso. Fu un vescovo santo, innamorato della bellezza e della bontà di Dio.
Questo santo ha reso amabile la Chiesa, in un tempo di lotte. Ed è un esempio di dolcezza che ha saputo mostrare come il giogo del Signore sia facile da portare e il suo carico sia leggero, attirando così molte anime a Dio.
E un vero riposo per l’anima contemplare questo santo, leggere i suoi scritti, tale è la carità, la pazienza, l’ottimismo profondo che da essi si sprigiona. E la sorgente di questa dolcezza viene da una grandissima speranza in Dio.
Nella “vita di san Francesco di Sales” si racconta che nella sua giovinezza visse un periodo di prove terribili in cui si sentiva respinto da Dio e perdeva la speranza di salvarsi. Pregò, fu definitivamente liberato e da allora fu purificato dall’orgoglio e preparato a quella dolcezza che lo contraddistinse.
La sua forza era data dal fatto che non faceva conto su di sé: aveva sentito con chiarezza quanto fosse capace di perdersi, come da solo non potesse giungere alla perfezione, all’amore, alla salvezza e questa consapevolezza lo rendeva dolce e accogliente verso tutti. Ma più ancora dell’umiltà quella prova gli insegnò la bontà del Signore, che ci ama, che effonde il suo amore nel nostro cuore.
Scrisse un lungo TRATTATO DELL’AMORE DI DIO, ma anche un libro più semplice, ma delizioso: INTRODUZIONE ALLA VITA DEVOTA. Testi meravigliosi che tante anime hanno portato e portano a Dio.
ESAME DEL TESTO EVANGELICO
Riepiloghiamo brevemente le precedenti meditazioni…
- Gesù è talmente occupato con la molta gente che lo cerca, da non riuscire neppure a trovare il tempo per mangiare.
- Allora i suoi parenti si danno da fare per riportarlo a casa, perché, dicono, “…è fuori di sé”. Per indicare non tanto una qualche forma di pazzia, ma un comportamento strano.
- I farisei accusano Gesù e Gesù denuncia il “…peccato contro lo Spirito Santo”
Gesù fa discutere i suoi parenti, ma fa discutere anche le autorità di Gerusalemme che, di fronte al movimento che sta nascendo attorno a Gesù, si diventano inquieti e mandano per una ispezione.
Accade così che per i primi Gesù possa giudicato “folle”, mentre per gli scribi che si considerano gli unici capaci di dare giudizi in questioni attinenti la religione, in realtà Gesù diventa un vero e proprio scandalo.
Hanno visto la potenza che esprimono i suoi gesti, ma con sottigliezza maligna l’hanno voluta attribuire ad un’influenza demoniaca.
E, in questo testo, che io amo molto, c’è un’epifania grandiosa, che è quella di Dio che CACCIA I DEMONI.
La sua opera, infatti, ha infranto il regno di Satana e la vecchia casa dell’uomo è stata demolita. Perché con LUI è giunto “il più forte”, già preannunziato dal Battista, che incatena, disperde e devasta quella forza del male che era diventata la casa dell’uomo e il luogo della sua schiavitù.
Purtroppo, da questi “scribi\ispettori”, questa epifania viene letta diabolicamente, come magia e stregoneria e non come opera della POTENZA DI DIO.
Essi sono GLI SCRIBI, a loro dire, storicamente autentici interpreti della Legge.
In origine essi erano coloro che sapevano leggere e scrivere ma, col passare dei secoli, avevano acquisito anche un’autorità interpretativa della Parola di Dio che nessuno osava più mettere in discussione.
Essi, come censori, giungono con una sentenza già emessa: GESÙ È UN INDEMONIATO, OPERA MIRACOLI ECLATANTI E SCACCIA I DEMONI PERCHÉ EGLI STESSO È UN DÈMONE.
E davanti all’interpretazione più ovvia, ovvero che Gesù scaccia i demoni perché è davvero un profeta, essi preferiscono adottare quella più contorta, più adeguata ai propri tristi fini.
E incontriamo nel testo evangelico un Gesù, tenerissimo, che cerca di argomentare, che li prende sul serio, che prova a farli ragionare, VANAMENTE. La saggezza popolare infatti ci insegna che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E, alla fine, Gesù si arrende: chiudersi ostinatamente alla GRAZIA ammazza anche lo Spirito ed è imperdonabile.
Io lo dico sempre… di satana non se ne parla più, e lui, con grande sapienza, ha fatto in modo di far credere che NON ESISTE e che ogni cosa che ci piace, è buona in sé.
Ma satana continua a lavorare in modo devastante e capillare, in un mondo che, per la mancanza della Fede in Dio, è purtroppo sotto il suo dominio. Tanto che il Vangelo ce lo mostra come il “Divisore” (diàbolos), della sua “casa divisa in sé stessa“. San Marco ne parla spesso nel suo Vangelo, che è quello più antico.
Io lo chiedo sempre ai sacerdoti di parlare del diavolo e dei danni che fa ogni istante, e delle anime che rovina. Ma quasi sempre sono preso per un “povero diacono” che la pensa ancora come nel medioevo.
Ma il diavolo esiste e come. E sta procurando guai grossi all’umanità e anche alla Chiesa. Egli non dorme mai e si dà da fare per rovinare le anime per portarle poi al suo inferno eterno. Gesù è venuto sulla terra per sconfiggere il “principe di questo mondo”, che è satana, e per distruggere il suo regno malefico.
Ed è morto in Croce per questo, e per salvarci l’anima. Nel suo cammino di evangelizzazione Gesù non solo guarisce gli ammalati, ma scaccia pure tanti demòni dalle persone che incontra per le vie della Palestina. E viene accusato vergognosamente, invece di essere ringraziato…
Noi dobbiamo mettere in guardia i fratelli, e per farlo occorre parlare di satana, tenendo presente che questo ci consente nello stesso instante, DI PARLARE DELL’ASSOLUTA CENTRALITÀ DI CRISTO NEL DISEGNO D’AMORE DI DIO, CHE CONTRASTA L’OPERA DI SATANA ED ALLA FINE LO ANNIENTERÀ PER SEMPRE, vincendo definitivamente ogni divisione.
Perché mai dobbiamo dimenticare, Fratelli e Sorelle, CHE SATANA È PIÙ FORTE DELL’UOMO, MA CRISTO È CERTAMENTE “IL PIÙ FORTE”, perché è il Cristo “Vittorioso“.
E la vita e l’azione di Gesù si collocano nella prospettiva di questo duello tra due mondi opposti, la cui posta è, in definitiva, la salvezza definitiva dell’uomo e il suo ritorno nella “CASA DEL PADRE”.
Se Gesù scaccia i demoni, è in virtù dello Spirito di Dio che li scaccia, e ciò è prova che il Regno di Dio è venuto.
Ma vediamo un passo altrettanto interessante:
- “…ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”.
Siamo tutti rassicurati dal fatto che il Dio di Gesù perdona tutti i peccati! È un Dio che vuole la salvezza di ogni uomo. Che certamente non gode della morte del peccatore!
Ma tutto ha un limite! E questo limite che Dio pone è: la bestemmia contro lo Spirito Santo.
E per capire ricorriamo a Marco, che ci aiuta certamente a fare un passo in avanti.
Gesù è accusato di essere un indemoniato, di parlare in nome del diavolo. Lo accusano perché destabilizza, mettendo in luce le contraddizioni di una pratica religiosa esteriore e vuota, fatta di leggi e prescrizioni che, invece di avvicinare a Dio, fa fuggire ogni credente.
Ma qui non avviene il dialogo costruttivo che Gesù cerca. E, piuttosto che mettersi in discussione, i farisei lo accusano di essere un indemoniato, senza argomentare. E lo accusano anche di guarire gli indemoniati in nome del demonio.
E vediamo che Gesù, con somma pazienza, smonta questa loro tesi con un ragionamento inattaccabile. Ma l’ostinazione di chi non vuole credere è quasi invincibile, è dura e insormontabile.
Ed ecco, a mio avviso, il peccato contro lo Spirito. Esso apre le menti, lo Spirito, scombina i nostri piani, illumina le nostre tenebre, ci mostra la nostra lontananza da Dio. Ma, per farlo lavorare in noi, certamente dobbiamo accoglierlo.
Pecchiamo contro di Lui quando non lo lasciamo entrare in noi. Non lo accogliamo come “spirito della vita, che deve abitare nel nostro cuore, perché è IL SIGNORE”. Perché “…è Lui che ci guiderà alla verità tutta intera”.
Ecco allora, che in tale sconsiderato modo, questo peccato ha a che vedere con la libertà di credere.
Non si può giocare con la FEDE, e non si può credere di usare la FEDE per i nostri scopi discutibili, come ad esempio, il potere e l’apparire, il sedurre e il traviare…
Questo il mio pensiero.
Ma un grande Papa, San Pio X’, Giuseppe Melchiorre Sarto, 257’ Vescovo di Roma e Papa, nel CATECHISMO MAGGIORE DELLA DOTTRINA CRISTIANA lo ha insegnato, in maniera certa e indelebile, a noi vecchi, con poche e semplici parole, che io ancora insegno ai miei bambini dei corsi di Catechismo.
Al n.24 “PRIME PREGHIERE E FORMOLE DA SAPERSI A MEMORIA”, era scritto:
24 I SEI PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO, sono.
1) disperazione della salute,
2) presunzione di salvarsi senza merito,
3) impugnare la verità conosciuta,
4) invidia della grazia altrui,
5) ostinazione nei peccati,
6) impenitenza finale.
E osserviamo ancora, fratelli e sorelle, che nel brano appena letto che anche gli accusatori di Gesù stanno commettendo il più grave, il più imperdonabile dei peccati: il peccato contro lo Spirito Santo.
ESSI NON CAPISCONO CHE LO SPIRITO È PRESENTE NELLE AZIONI E NELLA PAROLE DI GESÙ E QUINDI ACCUSANDO GESÙ DI ESSERE POSSEDUTO DA SATANA RIFIUTANO LO SPIRITO CHE AGISCE IN LUI.
Ragioniamoci sopra…
Sia Lodato Gesù, il Cristo!