21.10.2023 – SABATO XXVIII SETTIMANA P.A. A – LUCA 12,8-12 “…ma chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato”
«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
Vedere approfondimenti sul nostro sito WWW.INSAECULASAECULORUM.ORG
Dal Vangelo secondo LUCA 12,8-12
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire». Parola del Signore
Mediti…AMO
Mentre Gesù è in cammino verso Gerusalemme Luca, nel precedente cap.11, lO PRESENTA INTENTO A SVELARE GLI ABISSI DELL’AGIRE MISERICORDIOSO DI DIO E NELLO STESSO LA PROFONDA MISERIA CHE SI NASCONDE NEL CUORE DELL’UOMO ED IN PARTICOLAR MODO IN COLORO CHE HANNO IL COMPITO DI ESSERE TESTIMONI DELLA PAROLA E DELL’OPERA DELLO SPIRITO SANTO NEL MONDO.
Queste realtà Gesù le presenta con una serie di riflessioni che provocano nel lettore degli effetti:
- QUELLO DI SENTIRSI ATTRATTI DALLA FORZA DELLA SUA PAROLA AL PUNTO DAL SENTIRSI GIUDICATI INTERIORMENTE
- E QUELLO DI SENTIRSI SPOGLIATI DA TUTTE QUELLE MANIE DI GRANDEZZA CHE AGITANO IL CUORE DELL’UOMO (9,46).
Inoltre, ogni uomo che legge nei secoli, è chiamato ad identificarsi con vari atteggiamenti che l’insegnamento di Gesù viene a suscitare.
Infatti deve riconoscersi:
- nel discepolo alla sequela di Gesù e inviato a precederlo nel ruolo di messaggero del regno;
- nel tale che ha qualche esitazione nel seguirlo;
- nel fariseo o Dottore della legge, schiavi delle loro interpretazioni e stili di vita.
E, a questuo uomo, appare chiaro, nel cap.11, che l’incontro con l’insegnamento di Gesù, GLI RIVELA L’INTIMITÀ DI DIO, e LA MISERICORDIA DEL CUORE DI DIO, MA ANCHE LA VERITÀ DEL SUO ESSERE UOMO.
Nel cap.12, invece, GESÙ CONTRAPPONE AL GIUDIZIO PERVERTITO DELL’UOMO LA BENEVOLENZA DI DIO CHE DONA SEMPRE CON SOVRABBONDANZA.
Ciò che è in questione, è la vita dell’uomo.
Bisogna quindi fare molta attenzione ALLA PERVERSIONE DEL GIUDIZIO UMANO E ALLA SUA IPOCRISIA, CHE DISTORCONO I VALORI FONDAMENTALI, PER PRIVILEGIARE SOLTANTO IL PROPRIO INTERESSE E I PROPRI VANTAGGI,.
PIÙ CHE INTERESSARSI ALLA VITA, QUELLA CHE VA ACCOLTA GRATUITAMENTE, PERCHE’ E’ DONO DI DIO.
Ecco allora che, LA PAROLA DI GESÙ, LANCIA AL LETTORE UN APPELLO SUL COME AFFRONTARE LA QUESTIONE DELLA VITA: l‘uomo sarà giudicato per come si comporterà al momento in cui la propria vita sarà minacciata dalla persecuzione e dal male.
IN QUEL MOMENTO DOVRÀ PREOCCUPARSI, NON TANTO DEGLI UOMINI CHE POSSONO «UCCIDERE IL CORPO», MA PIUTTOSTO AVERE A CUORE IL TIMORE DI DIO CHE GIUDICA E CORREGGE.
Infatti Gesù non promette ai discepoli che saranno risparmiati da minacce, persecuzioni, MA LI RASSICURA SULLA CERTEZZA DELL’AIUTO DI DIO AL MOMENTO DELLA DIFFICOLTÀ.
Infatti, mentre Luca scriveva queste parole di Gesù mentre già incominciavano a infierire nel mondo circostante le drammatiche persecuzioni dei cristiani.
E, i seguaci di Cristo, venivano messi a dura prova «davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità» e LA LORO FEDELTÀ AL VANGELO POTEVA PORTARE ANCHE ALLA SUPREMA TESTIMONIANZA DEL SANGUE.
L’Evangelista qui ricorda che Gesù, invitando i suoi discepoli a essere fedeli fino alla fine, aveva promesso loro un aiuto speciale da parte dello Spirito Santo «…non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Certo, occorre una fede robusta.
Ma su cosa si fonda?
Nella Lettera ai Romani, al Capitolo 4 san Paolo insiste sul giusto ordine delle cose: NON LE NOSTRE OPERE VENGONO PRIMA, MA L’AZIONE DI DIO, LA GENEROSITÀ DI DIO. TUTTO INCOMINCIA DA UNA PROMESSA DI DIO.
E NOI, CON LA NOSTRA VITA, SIAMO CHIAMATI AD AVER FEDE IN DIO E NELLA SUA PROMESSA.
Gesù lo dice nel Vangelo: bisogna confessare la fede, anche davanti agli uomini, per essere ricevuti da Dio in cielo “...chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli Angeli di Dio”.
Tutta la nostra vita deve essere uno sforzo, mirato non ai meriti, MA ALLA TESTIMONIANZA DI FEDE IN GESÙ E IN DIO PER GESÙ CRISTO.
Però il Vangelo ci avverte di non giudicare troppo in fretta quelli che non mostrano la loro fede, quando ci dice “…chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato”.
Spiega San Giovanni Paolo II, cosa significa questo peccato, assolutamente non facile da comprendere.
Questo peccato non consiste propriamente nell’offendere con le parole lo Spirito Santo.
Ma consiste nel rifiuto di accettare la salvezza che Dio offre all’uomo mediante lo Spirito Santo (Dominum et vivificantem, 46).
“Quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono”, dice il salmista (sal 103,11).
Ed è vero.
Ma è vero anche che per accogliere la misericordia, dobbiamo chiederla. E per chiederla, dobbiamo riconoscerci peccatori.
SONO I DUE ASPETTI CENTRALI DELLA FEDE.
Certamente c’è una manifestazione esteriore, MA LA FEDE È FONDATA SU UNA MANIFESTAZIONE INTERNA DELLO SPIRITO SANTO.
Qualche volta può succedere che una persona trovi delle difficoltà a professare la fede, AD ACCETTARE LE MANIFESTAZIONI ESTERIORI DELLA FEDE NEL FIGLIO DELL’UOMO, VALE A DIRE LA FEDE CRISTIANA.
Ebbene, non si può dire che è imperdonabile.
IMPERDONABILE È RESISTERE ALLO SPIRITO SANTO, CIOÈ NON ACCETTARE DENTRO DI NOI LA TESTIMONIANZA DI DIO, CHE CI SPINGE VERSO IL SACRO CUORE DI SUO FIGLIO.
FRATELLI E SORELLE, NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARE CHE È LA DOCILITÀ A DIO, CHE PREPARA E SVILUPPA IN NOI LA FEDE.
E, quando c’è questo intimo rapporto con lo Spirito Santo, allora si giunge alla fede (“...chi è docile a Dio viene alla Luce” dice il quarto Evangelo) E ALLORA NELLA VITA, ORMAI FONDATA SULLA FEDE, SI SVILUPPA PIENAMENTE IL FRUTTO DELLO SPIRITO.
E, SOLO ALLORA, LA FEDE PUÒ GIUNGERE ALLA EROICA TESTIMONIANZA CHE AMMIRIAMO NEI MARTIRI.
UNA TESTIMONIANZA CHE NON È FRUTTO DI OPERA UMANA, MA ESCLUSIVAMENTE FRUTTO DELLO SPIRITO, UN DONO DI DIO A CHI SI APRE DOCILMENTE A LUI.
La nostra bocca parla in corrispondenza con ciò che abbiamo nel cuore.
Pertanto saranno le nostre stesse parole a giudicarci: quanto diciamo può equivalere a una confessione di fede, oppure suonare come rinnegamento di Dio e condanna del prossimo.
Siamo chiamati a deciderci, a prendere posizione: se rimanere in una verità riscaldata dall’amore, oppure se scendere a compromesso col mondo.
Oggi più che mai non si può rimanere neutri: stiamo pur certi che ogni giorno ci presenterà l’occasione di rendere testimonianza al nostro Dio, parlando oppure tacendo, con la tempestività del ribattere oppure scegliendo l’accortezza del tacere.
Perché chiunque ci sta di fronte, interpretando le nostre scelte, vede chiaramente se la nostra coscienza è abitata stabilmente da Dio, e a Lui soltanto siamo disposti a lasciare le chiavi per serrare e dischiudere.
Oppure, altrettanto chiaramente chi ci è di fronte, vede IL CONTRARIO.
Fratelli e Sorelle, se io ascoltassi docilmente la voce dello Spirito che parla, nella mia vita, non avrei più paura di nulla.
Perchè avrei ormai fatto mia la preghiera di un santo Martire antico, IGNAZIO DI ANTIOCHIA, riportata nella sua LETTERA AI ROMANI, al n.7,2:
- “[è] un’acqua viva e che parla in me (lo Spirito) e mi dice dentro di me: Vieni al Padre!”.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!