«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 1,5-25
+ Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini». Parola del Signore
Mediti…AMO
La storia comincia “al tempo di Erode”, circa l’anno 5 o 4 a.C., e riguarda un marito e una moglie, ormai tutti e due in età avanzata.
Zaccaria è un sacerdote, “della classe di ABIA”, e sua moglie, Elisabetta, è stata sterile per tutta la sua vita.
E, nella cultura ebraica, la sterilità era spesso considerata una maledizione, un motivo di grande vergogna, una punizione per l’infedeltà al Signore.
Ma tale non è il caso in esame.
Perchè Luca si affretta a sottolineare il fatto che, sebbene sterili, ZACCARIA ED ELISABETTA SONO “GIUSTI DAVANTI A DIO” E “IRREPRENSIBILI” NEL SEGUIRE LA VOLONTÀ DI DIO.
Ma, allora, perché questo?
Troviamo la risposta quando ci accorgiamo che il modo in cui Luca presenta questi due personaggi richiama altre figure illustri nella storia biblica, come i patriarchi Abraamo e Sara, e i genitori del grande profeta Samuele, Elcana e Anna.
Erano tutti sterili, ma a causa di questo, Dio ha reso possibile in loro la generazione.
CONTRO OGNI POSSIBILITÀ UMANA, DIO HA FATTO L’IMPOSSIBILE QUANDO HA FATTO NASCERE BAMBINI DA QUESTI GREMBI STERILI.
E non solo; queste nascite miracolose serviranno da segni veramente grandiosi.
TUTTI SAREBBERO STATI PRECURSORI DI GRANDI SVOLTE NEL PIANO REDENTIVO DI DIO, ARALDI CHE DIO STAVA PER COMPIERE OPERE MERAVIGLIOSE A FAVORE DEL SUO POPOLO E DEL MONDO.
Infatti:
- La nascita di Isacco ad Abraamo e Sara segnava il rovesciamento dell maledizione del peccato attraverso la benedizione di nuova creazione.
- La nascita di Samuele a Elcana e Anna segnava l’ascesa al potere del lignaggio di Davide, da cui sarebbe venuto il Signore e il Salvatore del mondo.
Ma esaminiamo il Vangelo di oggi, che ci racconta della visita dell’angelo Gabriele a Zaccaria.
Mentre il Vangelo di domani ci parlerà della visita dello stesso angelo Gabriele a Maria (Lc 1,26-38).
Luca pone le due visite una accanto all’altra, in modo che noi leggendo i due testi con attenzione, siamo in grado di percepire le piccole e significative differenze tra l’una e l’altra visita, tra il Vecchio ed il Nuovo Testamento.
E vedremo anche, che sarà l’ultima volta che Dio parla agli uomini in questo modo.
Poi si stanca, evidentemente.
Il contesto è quello solenne, che ricalca gli schemi delle annunciazioni dell’Antico Testamento: la solennità del luogo, il tempio, l’incenso, l’angelo, i sacerdoti…
Ma l’annuncio della nascita del Battista suscita resistenze nel povero Zaccaria.
PERCHÈ LUI CREDE, MA LA SUA FEDE È DEBOLE. Quella Parola resta, per lui a mezz’aria, e non trova accoglienza, perché Zaccaria non si attende più nulla dalla vita: “Io sono vecchio e mia moglie avanzata negli anni” (1,18).
L’ATTESA È STATA ORMAI SOFFOCATA.
EGLI È COME SE ORMAI, NON CREDESSE PIÙ ALL’ONNIPOTENZA DI DIO.
Per cui, dopo la visita, rimane muto, incapace di comunicare con le altre persone.
Il modo con cui si era rivelato fino a quel momento il progetto di salvezza, noto a Zaccaria, aveva esaurito tutte le sue risorse, mentre Dio stava dando inizio ad una nuova fase insieme a Maria.
La storia per Zaccaria, ormai sembrava camminare per sentieri che non riservavano più alcuna novità.
Ragion per cui, Dio cambierà stile: con Maria tutto si svolge in casa, Dio si rivolge ad una donna, laica, adolescente, mentre fa le pulizie di casa.
Dio non lo troveremo ormai più nell’austerità del tempio, ma nella banalità del quotidiano, che possiamo rendere pieno e ricco di novità.
Dio esce DEFINITIVAMENTE dal tempio per entrare in casa.
Abbandona la pomposità delle liturgie, ormai vuote e prive di qualsiasi benchè minima significazione, per incarnarsi nella quotidianità.
Natale segna una svolta, un cambiamento radicale di mentalità e di incontro, nella nostra vita e nella nostra storia di fede.
Non abbiamo più necessità dello spazio sacro, ORA CHE IL SANTO, HA SACRALIZZATO OGNI LUOGO.
Purtroppo il povero Zaccaria e troppo lento per la dinamica travolgente di Dio,ed ha, forse anche grazie all’età avanzata, una piccola esitazione prima di rispondere.
Una piccola esitazione che, purtroppo, gli sarà fatale: e dovrà starsene per nove mesi in silenzio.
Da qui il primo insegnamento per me: vivere il silenzio, che invito anche voi, a recuperare IN QUESTI ULTIMI GIORNI PIENI DI GRAZIA E DI OPPORTUNITÀ DI SALVEZZA.
Ma torniamo al testo.
Il Battista rappresenta l’anello di congiunzione fra il Vecchio e il Nuovo, fra il passato e il futuro, fra Israele e il nuovo Israele.
E si sente, che vive tutta questa congiunzione, questo passaggio, in un modo estremamente doloroso e sofferto.
Fratelli e Sorelle, la storia della salvezza inizia CON L’INCREDULITÀ DI QUESTO GRANDE SACERDOTE.
Proprio lui, che più degli altri, aveva confidenza con il Mistero, si trova spiazzato.
PROPRIO QUANDO DIO LO RAGGIUNGE NEL LUOGO PIÙ SACRO DELLA SANTA DIMORA, DOVE POCHI AVEVANO IL PRIVILEGIO DI ENTRARE.
E tuttavia, la mancanza di fede gli impedisce di accogliere la Parola dell’angelo.
SI TROVA DENTRO LA CASA DI DIO MA NON È PRONTO AD ENTRARE NELLA STORIA DI DIO.
E IO CREDO CHE QUESTO SIA UN AMMONIMENTO CHE VALE PRIMA PER ME, E POI PER CHIUNQUE.
L’angelo gli annuncia che Dio non si ferma alla sua incredulità e, per sua misericordia, realizzerà ciò che ha promesso (1,20).
NON DIMENTICHIAMO MAI CHE LA STORIA DELLA SALVEZZA, È IL FRUTTO DELL’OSTINATA FEDELTÀ DI DIO.
IL SEGRETO STA NEL FARE SPAZIO ACCOGLIENTE NELLA NOSTRA VITA AD DIO CHE VIENE.
Ecco perchè, anche noi, ormai a pochi giorni dal Natale, vogliamo far diventare la nostra piccola vita il luogo BELLO, che accoglierà Dio, perché anche a noi, come a Giuseppe, a Maria e come a Zaccaria, Dio chiede collaborazione…
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!