19.09.2023 – MARTEDI’ XXIV SETTIMANA P.A A – LUCA  7,11-17 “Ragazzo, dico a te, alzati!”

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo LUCA  7,11-17 

ola del Signore

Mediti…AMO

Soltanto Luca, tra gli evangelisti, riporta questo miracolo, che mette in evidenza la tenerezza di Gesù per gli umili e i poveri, come tanti altri passi del Vangelo lucano, nel quale la misericordia divina risplende in modo particolare.

Nain era un villaggio sconosciuto nelle Scritture Ebraiche, e per la sua piccolezza questo villaggio aveva una sola porta (v. 12).

Si vuole identificarlo con l’attuale Nain o Nein, sulle pendici settentrionali del Piccolo Hermon, 4 o 5 km a sud del Tabor. Dal 1948 il villaggio fa parte dello stato di Israele, ed è oggi totalmente musulmano.

Il cimitero antico doveva stendersi a ovest del villaggio, sulle pendici della montagna, dove si vedono diverse tombe scavate nella roccia. Un sarcofago romano in pietra è conservato contro la facciata della chiesa.

la città di Naim, dove il Signore risuscitò il figlio della vedova, si mostra al quinto miglio dal monte Tabor, presso Endor.”

Tale distanza sembra però essere troppo grande. San Girolamo indica invece una distanza di due miglia dallo stesso monte.

”.

L’indicazione di Nain, infatti, è un tratto caratteristico della verità storica del racconto: Nain è assente nelle Scritture Ebraiche.

Nain però è un villaggio esistente sulle pendici settentrionali del Piccolo Hermon, come ho accennato.

È un particolare significativo, anzi più che significativo, se si tiene conto che Luca è abitualmente poco preciso per quanto riguarda la topografia.

Il racconto poi è così vivo da supporne per se stesso la storicità.

Qui Gesù assiste alla scena di un funerale: un figlio unico di madre vedova viene condotto fuori dal villaggio per essere sepolto.

E così è. Gesù prova compassione, non è indifferente a quanto accade, non fa finta, non assume un volto di circostanza come spesso facciamo noi.

Così si fa chiaro il significato messianico di questo episodio.

Il racconto della risurrezione del figlio della vedova di Nain presenta due atteggiamenti di Gesù: LA SUA COMPASSIONE E IL MIRACOLO CHE EGLI COMPIE.

Gesù condivide il dolore di questa povera mamma. Non ha paura di contaminarsi.

Perché Lui è IL FIGLIO DI DIO CHE SI AVVICINA, SI FA PROSSIMO AL DOLORE UMANO E GLI OFFRE CONSOLAZIONE, SENZA NEPPURE ESSERNE RICHIESTO.

Gesù è un grande profeta, come Elia, come Eliseo.

La morte di un figlio unico procurava e procura certamente uno strazio indicibile. Tanto che il profeta Zaccaria aveva detto:

Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito” (Zc 12,10).

Tanto più doveva essere straziante il dolore per la morte del figlio unico ghermito a una vedova, che quindi rimaneva priva di ogni appoggio, sia economico, che fisico, che morale.

Il morto veniva portato al sepolcro sopra una barella e con il volto scoperto.

Infatti, il “velario” per coprire il viso veniva posto sul defunto immediatamente prima della sepoltura.

Probabilmente ciò avveniva la sera stessa del giorno in cui il giovane era morto: a quel tempo la sepoltura si faceva ben presto dopo la morte.

morto unigenito figlio”, “di sua madre, che era vedova”.

Fratelli e Sorelle, abbiamo visto che la commozione di Gesù non è suscitata dal morto, ma dalla madre desolata.

vedutala, ebbe pietà di lei” (v. 13).

potremmo dire:

  • Fu mosso a pietà per lei”.

  • Ne ebbe compassione”. Il greco, parlando il linguaggio biblico, dice esplanchnìsthe.

È un verbo derivato da splànchon, il cui plurale è splànchna, cioè “viscere”.

Si pensava a quel tempo che le viscere fossero l’origine delle passioni più violente, come la rabbia e l’amore.

Ma per gli ebrei le viscere erano l’origine delle affezioni più tenere, soprattutto la gentilezza, la benevolenza, la compassione.

MA PER GLI EBREI IL CUORE ERA LA SEDE DEI PENSIERI.

Il testo ha quindi, letteralmente, “si commossero le viscere”.

Le Scritture sante ci dicono che DIO HA “VISCERE” DI MISERICORDIA PER IL SUO POPOLO.

Si tratta quindi di un miracolo compiuto da Gesù per compassione, senza che gli fosse richiesto nulla, come invece di solito accadeva.

Luca ama chiamare Gesù con il nome che gli sarà dato dopo la sua resurrezione: “Il Signore [ὁ κύριος (o kyrios)], vedutala, ebbe pietà di lei” (v. 13).

come vi ho accennato all’inizio, questo titolo appare qui per la prima volta in un racconto.

non piangere” (v. 13).

non continuare a piangere / Cessa di piangere”.

ragazzo, dico a te, àlzati!” (v. 14).

mi piace il verbo usato eghèrtheti, “alzati/svégliati”, che è all’aoristo medio, un tempo greco che indica il compiersi di un ‘azione che è puntuale e immediata (SUBITO, ALL’IMPROVVISO – NON PIAN PIANO).

il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare” (v. 15). Quindi Gesù “lo restituì a sua madre”.

Tutto avvenne con semplicità e rapidità stupende.

utti furono presi da timore e glorificavano Dio” (v. 16).

I presenti riconoscono due cose:

  1. “’e ‘Dio ha visitato il suo popolo’”.

Si cerchi di capire bene ciò che emerge dalla lettura del testo evangelico, cioè l’aspetto relativo del fatto: Gesù è “un grande profeta”, MA È DIO CHE VISITA IL SUO POPOLO MEDIANTE GESÙ.

Il profeta non è Dio.

Questo abbinamento Dio-profeta (Dio e suo rappresentante) può servire per illuminare molti altri passi biblici simili in cui Gesù viene presentato come “figlio di Dio” o come “Dio con noi” (significato di “Emmanuele”).

Il figlio di Dio non è Dio PADRE.

Dio è con noi”, il PADRE è con noi, PERCHÉ È CON NOI, TRAMITE IL SUO FIGLIO-PROFETA, GESÙ.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!