19.02.2024 – LUNEDI’ 1′ SETTIMANA QUARESIMA B – MATTEO 25,31-46 “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 25,31-46

+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Al termine del discorso escatologico, il vangelo di Matteo ci presenta la descrizione del giudizio finale che il Figlio dell’uomo, re glorioso, compirà nell’ultimo giorno, nel momento della parusia.

Questo testo è il completamento e il punto culminante di tutto il discorso sulla venuta del Figlio dell’uomo.

E questa descrizione grandiosa del giudizio ultimo, è un invito che l’evangelista rivolge alla sua chiesa, perché sappia unire alla tensione spirituale per il futuro, UNA FEDELTÀ SEMPRE OPERANTE NELLA VITA QUOTIDIANA.

Detto questo, Fratelli e Sorelle, il brano del Vangelo di oggi è chiaro: SAREMO GIUDICATI SULL’AMORE. Gesù ci mostra molti modi di esercitare la carità fraterna.

E aggiunge queste parole straordinarie “…ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

SI, PERCHE’ LUI, IL FIGLIO DI DIO, CHE HA VOLUTO NASCERE, VIVERE E SOPRATTUTTO MORIRE IN UNA POVERTÀ ESTREMA, SI IDENTIFICA IN TUTTI I POVERI, IN TUTTI I PIÙ PICCOLI.

Il cristiano che vuole prendere sul serio questo brano del Vangelo, vede con occhi nuovi ogni povero che incontra sul suo cammino, perchè sa che nel suo volto c’è il Signore che interpella la nostra carità.

Ovviamente occorre avere la Grazia di saperlo vedere.

Diceva SANT’ANSELMO DI AOSTA (1033-1109- teologo, filosofo e arcivescovo cattolico, considerato tra i massimi esponenti del pensiero medievale di area cristiana):

  • “Ti scongiuro Signore, dammi di vedere la tua luce (…) insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco. Possa io cercarti con il mio desiderio e desiderarti mentre ti cerco.”.

IN QUESTO TEMPO DI GRAZIA, ALLORA, SIAMO CHIAMATI A CAMBIARE LA NOSTRA VITA, PER RIALLINEARLA COL PROGETTO CHE DIO HA SU DI NOI.

Facciamo bene attenzione che Gesù dice “…questi miei fratelli” e non questi “vostri” fratelli.

Ecco allora che, se vogliamo essere fedeli al nostro battesimo, ricordiamoci che la Chiesa è la nostra prima famiglia, la Chiesa non soltanto dei battezzati, ma la Chiesa di tutti gli uomini, POICHÉ GESÙ È MORTO PER TUTTI.

Ma torniamo al testo evangelico, che ci presenta Gesù, come nuovo Messia.

Come fece Mosè, anche Gesù promulga la legge di Dio.

Come era per l’Antica Legge, anche la nuova data da Gesù contiene CINQUE LIBRI O DISCORSI.

Il Discorso della Montagna (Mt 5,1 a 7,27), il primo discorso, si apre con otto beatitudini.

Il discorso sulla vigilanza (Mt 24,1 a 25,46), il quinto e ultimo discorso, racchiude la descrizione del Giudizio Finale.

Il brano si apre con la solenne presentazione del Giudice supremo che viene nella gloria con tutti gli angeli.

È un richiamo alle teofanie veterotestamentarie come in Zc 14,5 e Dn 7,13-14.

Il Figlio dell’uomo è il giudice escatologico ed è il re che giudica grazie al potere regale ricevuto nella resurrezione dal Padre che sta all’origine della salvezza.

Ogni giudizio è rimesso nelle sue mani (Gv 5,22).

Davanti a lui sono chiamate a radunarsi tutte le genti, tutti i popoli.

Ogni uomo è chiamato a stare di fronte all’unico giudice.

FATE BENE ATTENZIONE, FRATELLI E SORELLE, CHE LE DISTINZIONE TRA GIUDEI E PAGANI, FRA CRISTIANI E NON CRISTIANI SONO CADUTE, PERCHÉ IL GIUDIZIO FINALE È UNIVERSALE, PER TUTTI, ED È COMPIUTO IN BASE ALL’OPERATO DI CIASCUNO.

Le beatitudini descrivono la porta d’entrata al Regno, enumerando otto categorie di persone:

  1. i poveri in spirito,
  2. i miti,
  3. gli afflitti,
  4. coloro che hanno fame e sete di giustizia,
  5. i misericordiosi,
  6. i puri di cuore,
  7. i promotori di pace
  8. ed i perseguitati a causa della giustizia (Mt 5,3-10).

Questo elenco enumera affamati, assetati, forestieri, nudi, malati e carcerati richiama le opere di misericordia già conosciute agli ebrei osservanti (Is 58,7; Gb 22,6ss; Sir 7,32s), ed è un modo per indicare ogni prassi che sia attenta alla sofferenza di ogni uomo.

Ma ciò che è originale e rivoluzionario in questo brano è che, nel Giudizio Finale, il giudice, il re, si considera lui stesso il destinatario di tali azioni “…ogni volta che avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

La parabola del Giudizio Finale ci dice ciò che dobbiamo fare per poter possedere il Regno: accogliere gli affamati, gli assetati, gli stranieri, i nudi, i malati ed i prigionieri (Mt 25,35-36).

FACCIAMO BENE ATTENZIONE A NOTARE CHE, SIA ALL’INIZIO, COME ALLA FINE DELLA NUOVA LEGGE, CI SONO GLI ESCLUSI E GLI EMARGINATI.

E dai versetti 31-33, si parla del Giudizio finale, all’interno del quale, il Figlio dell’Uomo, riunisce attorno a sé le nazioni del mondo, separando le persone, allo stesso modo con cui il pastore fa con le pecore e i capri.

Ovviamente ben sappiamo che il pastore sa discernere, e non sbaglia mai: le pecore a destra, e i capri a sinistra.

Ma anche Gesù non sbaglia. Gesù, non giudica né condanna, dice il quarto Evangelo:

  • Giovanni 3,17 “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.
  • Giovanni 12,47 “Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo”.

Il Signore si limita a separare.

PERCHÈ È L’UOMO STESSO CHE, SCEGLIENDO IL PECCATO, SI GIUDICA E SI CONDANNA PER IL MODO IN CUI SI È COMPORTATA CON I PICCOLI E GLI ESCLUSI.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!