18 aprile GIOVEDI’ 3^ SETTIMANA DI PASQUA B – GIOVANNI 6,44-51 “…e tutti saranno ammestrati da Dio”.
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 6,44-51
+ In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno ammaestrati da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Parola del Signore
Mediti…AMO
Fratelli e Sorelle, la conversazione si fa ora più esigente.
Ora sono i giudei, i leaders del popolo, che mormorano “…ma costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: io sono disceso dal cielo?” (Gv 6,42)
Essi pensavano di conoscere le cose di Dio, ma in realtà, non le conoscevano per nulla.
Infatti, se fossimo veramente aperti e fedeli a Dio, sentiremmo dentro di noi lo slancio di Dio che ci attira verso Gesù e riconosceremmo che Gesù viene da Dio, poiché è scritto nei Profeti “Tutti saranno ammaestrati da Dio”.
Perché chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me, dice il Signore.
In Giovanni, gli interlocutori di Gesù vengono chiamati per la prima volta “giudei”, ma in realtà, quelli che ascoltano il Maestro sono galilei.
Ma dobbiamo far bene attenzione al fatto che, per Giovanni il termine “giudei” indica gli increduli, i rappresentanti tipici del mondo ostile alla rivelazione del Figlio di Dio.
Non si indica, quindi, il popolo, ma i capi religiosi, le autorità religiose, e sono queste che mormorano contro Gesù.
Purtroppo, che mormorino contro Gesù i capi si può capire, ma in questo vangelo mormorano contro Gesù sia la folla, ma anche i discepoli.
Infatti, i giudei mormoravano come i loro padri che nel deserto mormorarono contro Dio e contro Mosé, ribellandosi al piani di salvezza di Dio:
- Esodo 16,2 “2Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. 3 Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nel paese d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatti uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine»”
- Numeri 11,1-9 “1Ora il popolo cominciò a lamentarsi malamente agli orecchi del Signore. Li udì il Signore e il suo sdegno si accese e il fuoco del Signore divampò in mezzo a loro e divorò l’estremità dell’accampamento. 2 Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense. 3 Quel luogo fu chiamato Tabera, perché il fuoco del Signore era divampato in mezzo a loro. 4 La gente raccogliticcia, che era tra il popolo, fu presa da bramosia; anche gli Israeliti ripresero a lamentarsi e a dire: «Chi ci potrà dare carne da mangiare? 5 Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell’aglio. 6 Ora la nostra vita inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna». 7 Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l’aspetto della resina odorosa. 8 Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta all’olio. 9 Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna.”.
LA MORMORAZIONE È MANCANZA DI FEDE E ESPRIME LO SCANDALO DINANZI AL MISTERO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO.
Gesù dichiara di essere disceso dal cielo, ma i farisei conoscono suo padre e sua madre; per questo si meravigliano della sua affermazione inaudita, perché si erano limitati al’origine di Gesù, con gli occhi della carne, E NON CON GLI OCCHI DELLA FEDE.
Infatti la ragione ultima della nostra fede si trova nell’attrazione che il Padre esercita, affinché gli uomini aderiscano al Figlio suo.
La citazione dei profeti “E tutti saranno ammaestrati da Dio” potrebbe ispirarsi a:
- Geremia 31,33–34 “…33Questa sarà l’alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34 Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato».”
- e a Ez 36,23-27 “3Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore – parola del Signore Dio – quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. 24 Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25 Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; 26 vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.”.
Ma il testo più vicino a quello citato da Giovanni, è Isaia 54,13: “…tutti i tuoi figli saranno ammaestrati da Dio“.
Anche qui, come in Gv 6,31, la citazione non sembra trovarsi alla lettera nell’Antico Testamento.
Giovanni adatta il testo alle sue prospettive teologiche, tra le quali spicca l’universalità della salvezza.
Egli infatti non parla di “tutti i figli di Gerusalemme”, ma di “tutti” semplicemente, interpretando la nuova alleanza in prospettiva universalistica.
La fede è dono di Dio e affonda le sua radici nell’azione divina del Padre.
Ecco perchè crede in Gesù solo chi “…ha ascoltato e imparato dal Padre” (v.45).
Gesù, dopo aver detto che il motivo ultimo della fede sta nell’attrazione del Padre, soggiunge “Chi crede ha la vita eterna” (v.47).
Dichiarando che non esiste altro passaggio al Padre, se non la porta stretta, della sua esperienza filiale, Gesù vuole annunciare che, LA SALVEZZA DI DIO NON PUÒ ESSERE IN ALCUN MODO OGGETTO DI UNA CONQUISTA DA PARTE NOSTRA, MA CHE SI TRATTA SOLTANTO DI UN DONO CHE DOBBIAMO DISPORCI A RICEVERE.
Questo fondamentale corollario del vangelo è qualcosa che nelle nostre giornate rischiamo di smarrire troppo facilmente e, soprattutto, troppo rapidamente, anche dopo quei momenti in cui LA GRAZIA DEL SIGNORE riesce a scaldare e a penetrare la roccia del nostro cuore.
Fortunatamente, ogni volta che decadiamo dalla vita filiale che abbiamo ricevuto nel Battesimo, le cose diventano pesanti e la nostra esistenza inizia ad assomigliare a un progetto di cui noi siamo gli artefici, un edificio costruito con le nostre sole forze.
E COSI’ CI DIMENTICHIAMO, INESORABILMENTE, CHE LA VITA ETERNA DIPENDE DALLA FEDE, E CHE LA FEDE CONSISTE NELL’ASCOLTARE E MANGIARE GESÙ, CHE È IL PANE CELESTE CHE FA VIVERE ETERNAMENTE.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!