18.10.2023 – MERCOLEDI’ SAN LUCA – LUCA 10,1-9 “…gli operai sono pochi”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo LUCA 10,1-9

del Signore

Mediti…AMO

Figlio di pagani, Luca appartiene alla seconda generazione cristiana.

Compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama «il caro medico», è soprattutto l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli.

 Luca ha ricevuto il privilegio di raccontare la vicenda di Gesù e quella della Chiesa primitiva, donandoci particolari inediti, soprattutto in relazione alla Vergine Maria.

serva del Signore, benedetta fra tutte le donne».

Il cuore dell’opera, invece, è costituito da una serie di capitoli che riportano la predicazione da Gesù tenuta nel viaggio ideale che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme.

Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione gloriosa del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, alla Grecia fino a Roma.

Protagonisti di questa impresa esaltante sono Pietro e Paolo.

A un livello superiore il vero protagonista è lo Spirito Santo, che a Pentecoste scende sugli Apostoli e li guida nell’annuncio del Vangelo agli Ebrei e ai pagani.

Da osservatore attento, Luca conosce le debolezze della comunità cristiana così come ha preso atto che la venuta del Signore non è imminente.

Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo.

Secondo la tradizione, Luca morì martire a Patrasso in Grecia.

che accoglie Zaccheo con tanta bontà da cambiare il suo esoso cuore di pubblicano in un cuore pentito e generoso.

Il Vangelo di san Luca lo rivela pieno di zelo.

È solo un racconto esclusivo di Luca la menzione dei settantadue (e non soltanto dei dodici apostoli riportata anche da Marco e Matteo).

IL COMPITO DI ANNUNCIARE IL VANGELO FA PARTE DUNQUE DELLA VOCAZIONE DI OGNI VERO DISCEPOLO DI CRISTO E DEVE ESTENDERSI A TUTTA LA TERRA.

Questo mandato è inserito nel “discorso missionario” di Luca evangelista.

In esso ci fa capire che OGNI DISCEPOLO DEVE AVERE LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA MISSIONE CHE GLI È STATA AFFIDATA, PRESENTERÀ SICURAMENTE DIFFICOLTÀ E RISCHI.

come agnelli in mezzo ai lupi”, è la perfetta metafora che ci fa capire il suo messaggio.

Luca ci racconta in questa frase molte delle sue esperienze: temere per la vita davanti a folle inferocite, potenti irritati, mari in burrasca e nonostante ciò non nascondersi, né cambiare natura e candidamente annunciare Cristo e questi crocifisso e risorto.

Gesù non teme di proporre un ideale che appare impossibile: PUR SAPENDO CHE NEL MONDO CI SONO I LUPI, NON CI CHIEDE DI DIVENTARE LEONI MA DI RESTARE AGNELLI, NON SUGGERISCE DI VINCERE IL MALE CON LA FORZA MA DI ESSERE TESTIMONI INERMI DELLA CARITÀ DI DIO. 

È difficile essere seguaci del crocefisso senza partecipare in qualche modo alla sua passione 

Fratelli e Sorelle, c’è anche un altro aspett, affatto margiale, da considerare, nel testo.

Perchè Egli sa bene che se abbiamo la mente intenta alle cose del cielo, siamo meno propensi a preoccuparci di cosa mangiare o cosa bere, perché accogliamo quello che la Provvidenza ci fa avere.

E se abbiamo gli occhi fissi sul Signore, lasciamo che sia Egli a plasmarci, e siamo meno suggestionati dal terrore di non piacere agli altri e di corrispondere alle attese di tutti.

Fratelli e Sorelle, se viviamo con le mani giunte per pregare, siamo più liberi per allargarle e tenderle con vigore verso il vicino che ha bisogno di essere rialzato. 

I MESSAGGERI VENGONO PORTANDO UN PEZZETTO DI DIO IN SÉ.

Se hanno Vangelo DENTRO lo irradieranno tutto attorno a loro. BASTA QUESTO!

Ecco perchè non hanno bisogno di cose.

Perché non debbono dimostrare nulla.

Ma debbono solo il Regno iniziato, e che Dio sta dentro la loro vita.

Come non ha nulla da dimostrare una donna incinta: ha un bambino in sé ed è evidente a tutti che vive due vite, che porta una vita nuova.

COSÌ ACCADE PER IL CREDENTE: EGLI VIVE DUE VITE, E NELLA SUA PORTA LA VITA DI DIO.

E, se mi chiedete, come si può fare a far ciò, Fratelli e Sorelle, io posso solo dirvi LEGGETE E MEDITATE ASSIDUAMENTE LA PAROLA DEL SIGNORE PER CREDERE CIÒ CHE AVETE LETTO, INSEGNATE CIÒ CHE AVETE APPRESO NELLA FEDE, E VIVETE OGNI GIORNO CIÒ CHE AVETE INSEGNATO, NEL NOME DEL SIGNORE NOSTRO GESU’ CRISTO». 

MA MAI DOBBIAMO DIMENTICARE UNA COSA CHE E’ FONDAMENTALE: OVVERO CHE NON STIAMO LEGGENDO, MEDITANDO O INSEGNANDO UN LIBRO.

Ma il Vangelo che meditiamo, predichiamo e viviamo con le opere, È LA PERSONA DI GESÙ STESSO.

L’apostolo è COLUI CHE PREPARA IL CAMMINO DEL SIGNORE, annunciando la sua pace, guarendo i malati, MANIFESTANDO COSÌ, CHE IL REGNO DI DIO E’ GIA’ QUI, ANCHE SE “IN NUCE”.

Il compito dell’apostolo è, dunque, centrale nella Chiesa e per la vita della Chiesa, perché da essa dipende la futura accoglienza al Maestro tra gli uomini.

La migliore testimonianza che ci può offrire la festa di un Evangelista, di uno che ha narrato la Buona Novella, è di renderci più consapevoli della dimensione apostolica-evangelizzatrice della nostra vita cristiana.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!