NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE -Sud America -Messico – 1531

Nostra Signora di Guadalupe (in idioma locale: Nuestra Señora de Guadalupe), nota anche come la Vergine di Guadalupe (in idioma locale: Virgen de Guadalupe), è l’appellativo con cui la  Chiesa Cattolica venera Maria in seguito a un’apparizione che sarebbe avvenuta in Messico nel 1531.

Secondo la tradizione tra il 9 e il 12 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac a nord di Città del Messico (La Villa de Guadalupe), Maria apparve più volte a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, uno dei primi aztechi convertiti al cristianesimo. Il nome Guadalupe venne dettato da Maria stessa a Juan Diego: alcuni hanno ipotizzato che sia la trascrizione in spagnolo dell’espressione azteca Coatlaxopeuh, “colei che schiaccia il serpente” (Genesi 3,14-15) ma anche dal nome del comune spagnolo di Guadalupe nel 1340.

In memoria dell’apparizione, sul luogo fu subito eretta una cappella, sostituita dapprima nel 1557 da un’altra cappella più grande, e poi da un vero e proprio santuario consacrato nel 1622. Infine nel 1976 è stata inaugurata l’attuale Basilica di Nostra Signora di Guadalupe.

Nel santuario è conservato il mantello (tilmàtli) di Juan Diego, sul quale è raffigurata l’immagine di Maria, ritratta come una giovane indiana: per la sua pelle scura ella è chiamata dai fedeli Virgen morenita. Nel 1921 Luciano Pèrez, un attentatore inviato dal governo, nascose una bomba in un mazzo di fiori posti ai piedi dell’altare; l’esplosione danneggiò la basilica, ma il mantello e il vetro che lo proteggeva rimasero intatti.

Si ritiene che l’apparizione di Guadalupe, pur non essendo stata riconosciuta con un decreto ufficiale, abbia ottenuto dalla Chiesa cattolica un riconoscimento di fatto: il vescovo di allora fece costruire una cappella là dove aveva chiesto la Vergine e il veggente Juan Diego è stato proclamato santo da Papa Giovanni Paolo II il 31 luglio 2002.

Secondo la dottrina cattolica queste apparizioni appartengono alla categoria delle rivelazioni private.

La Madonna di Guadalupe è venerata dai cattolici come patrona e regina di tutti i popoli di lingua spagnola e del continente americano in particolare, ridando vigore al culto di Nostra Signora del comune spagnolo di Guadalupe del XIV secolo. La sua festa si celebra il 12 dicembre, giorno dell’ultima apparizione. In Messico il 12 dicembre è festa di precetto.

La Basilica omonima è uno dei luoghi di culto più visitati dell’America.

Secondo il racconto tradizionale, espresso in náhuatl nel testo conosciuto come Nican Mopohua, Juan Diego avrebbe visto per la prima volta la Madonna la mattina del 9 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac vicino a Città del Messico. Ella gli avrebbe chiesto di far erigere un tempio in suo onore ai piedi del colle: Juan Diego corse a riferire il fatto al vescovo Juan de Zumárraga, ma questi non gli credette. La sera, ripassando sul colle, Juan Diego avrebbe visto per la seconda volta Maria, che gli avrebbe ordinato di tornare dal vescovo l’indomani. Il vescovo lo ascoltò di nuovo e gli chiese un segno che provasse la veridicità del suo racconto.

Juan Diego tornò quindi sul Tepeyac dove avrebbe visto per la terza volta Maria, la quale gli avrebbe promesso un segno per l’indomani. Il giorno dopo, però, Juan Diego non poté recarsi sul luogo delle apparizioni in quanto dovette assistere un suo zio, gravemente malato. La mattina dopo, 12 dicembre, lo zio appariva moribondo e Juan Diego uscì in cerca di un sacerdote che lo confessasse. Ma Maria gli sarebbe apparsa ugualmente, per la quarta e ultima volta, lungo la strada: gli avrebbe detto che suo zio era già guarito e lo avrebbe invitato a salire di nuovo sul colle a cogliere dei fiori. Qui Juan Diego trovò il segno promesso: dei bellissimi fiori di Castiglia (rose tipiche della regione spagnola), sbocciati fuori stagione in una desolata pietraia. Egli ne raccolse un mazzo nel proprio mantello e andò a portarli al vescovo.

Di fronte al vescovo e ad altre sette persone presenti, Juan Diego aprì il mantello per mostrare i fiori: ed ecco, all’istante sulla tilmatli si sarebbe impressa e resa manifesta alla vista di tutti l’immagine della Vergine Maria. Di fronte a tale presunto prodigio, il vescovo cadde in ginocchio, e con lui tutti i presenti. La mattina dopo Juan Diego accompagnò il presule al Tepeyac per indicargli il luogo in cui la Madonna avrebbe chiesto Le fosse innalzato un tempio e l’immagine venne subito collocata nella cattedrale.

A causa della sua origine miracolosa, l’immagine della Madonna di Guadalupe -sicuramente ACHEROPITA- è oggetto di devozione paragonabile a quella rivolta alla Sindone. La sua fama si sparse rapidamente anche al di fuori del Messico: nel 1571 l’ammiraglio genovese Gianandrea Doria ne possedeva una copia, dono del re Filippo II di Spagna, che portò con sé sulla propria nave nella battaglia di Lepanto. Negli anni venti del XX secolo i Cristeros, cattolici messicani che si erano ribellati al governo anticlericale, portavano in battaglia l’immagine della Virgen morenita sulle proprie bandiere.

Il mantello è del tipo chiamato tilmatli: si tratta di due teli di maguey cuciti insieme. L’immagine di Maria è di grandezza lievemente inferiore al naturale, alta 143 cm. Le sue fattezze sono quelle di una giovane meticcia: la carnagione è scura. Maria è circondata dai raggi del sole e ha la luna sotto i piedi; porta sull’addome un nastro di colore viola annodato sul davanti che, tra gli aztechi, indicava lo stato di gravidanza; sotto la luna vi è un angelo dalle ali colorate di bianco, rosso e verde (i colori dell’attuale bandiera messicana), che sorregge la Vergine.

La figura ha caratteristiche particolari che la ricollegano alle divinità della religione azteca. Il mantello verde e blu che indossa la Madonna era anche un simbolo della divinità chiamata Ometeotl. La Luna è un simbolo ricorrente nelle raffigurazioni mariane e pagane, quasi sempre associato alle divinità femminili. Elemento non trascurabile è il luogo dell’apparizione, ovvero la collina di Tepevac, sulla quale sorgeva un tempio dedicato alla dea locale Tonantzin, la cui pianta sacra era proprio l’agave associata all’apparizione mariana.

Alcuni autori, che hanno eseguito degli studi scientifici sul mantello, sostengono che effettivamente l’immagine non sarebbe dipinta, ma acheropita (non realizzata da mano umana); essa presenterebbe inoltre caratteristiche particolari difficili da spiegare naturalmente. Altri autori sostengono il contrario.

Il mantello della Vergine di Guadalupe

È veramente incredibile quello che la scienza ha scoperto su questa tilmatli, che avrebbe dovuto distruggersi dopo 20/30 anni!

1.      Studi oftalmologici realizzati sugli Occhi di Maria hanno scoperto che avvicinando loro la luce, la retina si contrae e ritirando la luce, torna a dilatarsi, esattamente come accade a un occhio vivo.

2.       La temperatura della fibra di maguey (ricavata da una pianta) con cui è costruito il mantello mantiene una temperatura costante di 36.6 gradi, la stessa di una persona viva.

3.     Uno dei medici che analizzò il manto collocò il suo stetoscopio sotto il nastro con fiocchi che Maria ha intorno alla vita (segnale che è incinta) e ascoltò battiti che si ripetevano ritmicamente, contò 115 pulsazioni al minuto, come per un bebè nel ventre materno.

4. Non si è scoperto nessun tratto di pittura sulla tela.  In realtà, a una distanza di 10 centimetri dall’immagine, si vede solo la tela cruda: i colori scompaiono. Studi scientifici non riescono a scoprire l’origine della colorazione che forma l’immagine, né la forma in cui la stessa è stata dipinta. Non si riscontrano tracce di pennellate né di altra tecnica conosciuta. Gli scienziati della NASA affermarono che il materiale che origina i colori non è nessuno degli elementi conosciuti sulla Terra.

5. Si è fatto passare un raggio laser lateralmente sopra la tela, e si è evidenziato che la colorazione non è né al dritto né al rovescio, ma che i colori fluttuano a una distanza di tre decimi di millimetro sopra il tessuto, senza toccarlo. I colori fluttuano nell’aria, sopra la superficie del Mantello.

Sembra sorprendente? Allora sorprenditi ancor più con queste altre scoperte:

6. La fibra di maguey che costituisce la tela dell’immagine, non può durare più di 20 o 30 anni. Vari secoli fa si dipinse una replica dell’immagine su una tela di fibra di maguey simile, e la stessa si disintegrò dopo alcuni decenni. Mentre, a quasi 500 anni dal miracolo, l’immagine di Maria continua a essere perfetta come il primo giorno. La scienza non si spiega l’origine dell’incorruttibilità della tela.

7 Nell’anno 1791 si rovescia accidentalmente acido muriatico sul lato superiore destro della tela. In un lasso di 30 giorni, senza nessun trattamento, se ricostituì miracolosamente il tessuto danneggiato.

8. Le stelle visibili nel Manto di Maria riflettono l’esatta configurazione e posizione del cielo che il Messico presentava nel giorno in cui avvenne il miracolo.

9. All’inizio del secolo XX, un uomo nascose una bomba ad alto potenziale in un arredo floreale, che collocò ai piedi della Tela. L’esplosione distrusse tutto ciò che era intorno, meno la Tela, che rimase in perfetto stato di conservazione.

10. La scienza scoprì che gli occhi di Maria possiedono i tre effetti di refrazione dell’immagine di un occhio umano.

11. Nelle pupille di Maria (di soli 7,8 mm) si sono scoperte minute immagini umane, che nessun artista avrebbe mai potuto dipingere. Sono due scene e si ripetono in tutte e due gli occhi. L’immagine del vescovo Zumárraga negli occhi di Maria fu ingrandita mediante tecnologia digitale, e ha rivelato che nei suoi occhi è ritratta l’immagine dell’indio Juan Diego, che apre la sua tilmatli davanti al vescovo.

La misura di questa immagine? – la quarta parte di un milionesimo di millimetro.

È evidente che tutti questi fatti inspiegabili ci siano stati dati per una ragione: volevano catturare la nostra attenzione. Per finire considera tre fatti in più:

1. “Guadalupe” significa nell’idioma indigeno: “schiaccia la testa al serpente”. È appunto il vangelo nella Genesi 3:15: Maria, vincitrice del maligno.

2. L’immagine è una pittura identica al dettaglio dell’Apocalisse 12: “apparve nel cielo un grande segnale, una donna avvolta nel sole, con la luna sotto i suoi piedi.”

3. La Vergine ha un nastro con dei fiocchi sul ventre, è “incinta” per indicare che Dio vuole che Gesù nasca in America, nel cuore di ogni Americano.

Per onestà intellettuale riporto anche ipotesi contrarie:

  • Elaborazioni  fotografiche ottenute con tecnica di ripresa ai raggi infrarossi evidenziano alcuni ritocchi successivi e rendono lecita l’ipotesi che l’autore abbia realizzato il contorno della figura a mo’ di schizzo, per poi colorarla.
  • Nel 1556, nel corso di un esame del mantello, fu affermato che l’effigie fosse stata dipinta dal “pittore indiano Marcos” (che alcuni studi riconducono a Marcos Cipac d’Aquino, un artista azteco dell’epoca) l’anno prima.
  • Nel 1982 José Sol Rosales esaminò il tessuto al microscopio e affermò che la colorazione dell’immagine è dovuta ad alcuni pigmenti già disponibili e utilizzati nel XVI secolo.
  • Le caratteristiche dell’immagine rispecchiano gli schemi dell’arte figurativa spagnola del XVI secolo, avente come oggetto le rappresentazioni mariane; la tradizione su Juan Diego invece, secondo alcuni studi, risalirebbe al secolo successivo.
  • L’esistenza stessa di Juan Diego è stata decisamente messa in dubbio, anche da importanti esponenti cattolici, nel periodo del processo di canonizzazione di Juan Diego, come ad esempio da Guillermo Schulemburg Prado, membro della Pontificia Accademia Mariana e primo amministratore (per trent’anni) della basilica di Guadalupe; dall’ex nunzio apostolico messicano, Girolamo Prigione; dall’arcivescovo polacco Edward Nowak, segretario della Congregazione per le Cause dei Santi (“sull’esistenza di questo Santo si sono sempre avuti forti dubbi. Non abbiamo documenti probatori ma solo indizi. […] Nessuna prova presa singolarmente dimostra che Juan Diego sia esistito”, in un’intervista al quotidiano Il tempo.
  • L’immagine che si vede nelle pupille ha una risoluzione troppo bassa per poter affermare con certezza che vi si vedano i personaggi che alcuni affermano di riconoscere. Gli scettici liquidano questa affermazione come un caso di pareidolia, la tipica tendenza umana a ricondurre a forme note degli oggetti o dei profili dalla forma casuale.

Preghiera alla Vergine di Guadalupe

 

Benedetta Vergine di Guadalupe,

Ti chiedo a nome di tutti i miei fratelli del mondo,

di benedirci e proteggerci.
Dacci una prova del tuo amore e bontà

e ricevi le nostre preghiere e orazioni.

Oh Purissima Vergine di Guadalupe!
Ottieni da tuo figlio il perdono dei miei errori,
benedizione per il mio lavoro.
Rimedi per le mie infermità e necessità,
e tutto ciò che credi conveniente

chiedere per la mia famiglia.

Oh Santa Madre di Dio,
non deludere le suppliche che t’indirizziamo

nelle nostre necessità

MARIA VERGINE DI GUADALUPE

Il mantello della Vergine di Guadalupe

È veramente incredibile quello che la scienza ha scoperto su questa tilmatli, che avrebbe dovuto distruggersi dopo 20/30 anni!

1.      Studi oftalmologici realizzati sugli Occhi di Maria hanno scoperto che avvicinando loro la luce, la retina si contrae e ritirando la luce, torna a dilatarsi, esattamente come accade a un occhio vivo.

2.       La temperatura della fibra di maguey (ricavata da una pianta) con cui è costruito il mantello mantiene una temperatura costante di 36.6 gradi, la stessa di una persona viva.

3.     Uno dei medici che analizzò il manto collocò il suo stetoscopio sotto il nastro con fiocchi che Maria ha intorno alla vita (segnale che è incinta) e ascoltò battiti che si ripetevano ritmicamente, contò 115 pulsazioni al minuto, come per un bebè nel ventre materno.

4. Non si è scoperto nessun tratto di pittura sulla tela.  In realtà, a una distanza di 10 centimetri dall’immagine, si vede solo la tela cruda: i colori scompaiono. Studi scientifici non riescono a scoprire l’origine della colorazione che forma l’immagine, né la forma in cui la stessa è stata dipinta. Non si riscontrano tracce di pennellate né di altra tecnica conosciuta. Gli scienziati della NASA affermarono che il materiale che origina i colori non è nessuno degli elementi conosciuti sulla Terra.

5. Si è fatto passare un raggio laser lateralmente sopra la tela, e si è evidenziato che la colorazione non è né al dritto né al rovescio, ma che i colori fluttuano a una distanza di tre decimi di millimetro sopra il tessuto, senza toccarlo. I colori fluttuano nell’aria, sopra la superficie del Mantello.

Sembra sorprendente? Allora sorprenditi ancor più con queste altre scoperte:

6. La fibra di maguey che costituisce la tela dell’immagine, non può durare più di 20 o 30 anni. Vari secoli fa si dipinse una replica dell’immagine su una tela di fibra di maguey simile, e la stessa si disintegrò dopo alcuni decenni. Mentre, a quasi 500 anni dal miracolo, l’immagine di Maria continua a essere perfetta come il primo giorno. La scienza non si spiega l’origine dell’incorruttibilità della tela.

7 Nell’anno 1791 si rovescia accidentalmente acido muriatico sul lato superiore destro della tela. In un lasso di 30 giorni, senza nessun trattamento, se ricostituì miracolosamente il tessuto danneggiato.

8. Le stelle visibili nel Manto di Maria riflettono l’esatta configurazione e posizione del cielo che il Messico presentava nel giorno in cui avvenne il miracolo.

9. All’inizio del secolo XX, un uomo nascose una bomba ad alto potenziale in un arredo floreale, che collocò ai piedi della Tela. L’esplosione distrusse tutto ciò che era intorno, meno la Tela, che rimase in perfetto stato di conservazione.

10. La scienza scoprì che gli occhi di Maria possiedono i tre effetti di refrazione dell’immagine di un occhio umano.

11. Nelle pupille di Maria (di soli 7,8 mm) si sono scoperte minute immagini umane, che nessun artista avrebbe mai potuto dipingere. Sono due scene e si ripetono in tutte e due gli occhi. L’immagine del vescovo Zumárraga negli occhi di Maria fu ingrandita mediante tecnologia digitale, e ha rivelato che nei suoi occhi è ritratta l’immagine dell’indio Juan Diego, che apre la sua tilmatli davanti al vescovo.

La misura di questa immagine? – la quarta parte di un milionesimo di millimetro.

È evidente che tutti questi fatti inspiegabili ci siano stati dati per una ragione: volevano catturare la nostra attenzione. Per finire considera tre fatti in più:

1. “Guadalupe” significa nell’idioma indigeno: “schiaccia la testa al serpente”. È appunto il vangelo nella Genesi 3:15: Maria, vincitrice del maligno.

2. L’immagine è una pittura identica al dettaglio dell’Apocalisse 12: “apparve nel cielo un grande segnale, una donna avvolta nel sole, con la luna sotto i suoi piedi.”

3. La Vergine ha un nastro con dei fiocchi sul ventre, è “incinta” per indicare che Dio vuole che Gesù nasca in America, nel cuore di ogni Americano.

Preghiera alla Vergine di Guadalupe

 

Benedetta Vergine di Guadalupe,

Ti chiedo a nome di tutti i miei fratelli del mondo,

di benedirci e proteggerci.
Dacci una prova del tuo amore e bontà

e ricevi le nostre preghiere e orazioni.

Oh Purissima Vergine di Guadalupe!
Ottieni da tuo figlio il perdono dei miei errori,
benedizione per il mio lavoro.
Rimedi per le mie infermità e necessità,
e tutto ciò che credi conveniente

chiedere per la mia famiglia.

Oh Santa Madre di Dio,
non deludere le suppliche che t’indirizziamo

nelle nostre necessità