17 LUGLIO 2024 MERCOLEDI’ 15’ SETTIMANA P.A. B – MATTEO 11,25-27 “Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

 

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 11,25-27

+ In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

La chiave che apre alla vita cristiana è molto semplice: Gesù Cristo, che siamo chiamatia conoscere, amare, seguire Gesù Cristo, questa è la chiave della vita cristiana.

Chi avrebbe dovuto accogliere il vangelo non lo accoglie, ma chi, invece, sembra lontano, all’apparenza, si mette in discussione e segue il Maestro.

Le prove e le tribolazioni che Gesù ha annunciato ai suoi discepoli (Mt 10,16-30) sono realtà per Gesù stesso: egli sperimenta il rifiuto e l’incredulità da parte degli abitanti di alcune città della Galilea, nelle quali pure ha predicato e operato segni prodigiosi (Mt 11,16-24).

Proprio lì stanni i devoti, i farisei, e chi conosce bene la Toràh, gli scribi e i sacerdoti non accolgono la novità della predicazione di Gesù, lo ascoltano con sufficienza e fastidio…

Gesù è spiazzato da tanta stupidità, da tanta superficialità ma, invece di deprimersi, esulta nello Spirito: sono i semplici, quelli guardati con disprezzo dai devoti, ad accogliere con entusiasmo la Parola.

E trasforma questo fallimento in un’occasione per un ringraziamento che rivolge al Padre, Suo e Nostro.

Gesù è certamente toccato dal rigetto, ma è capace di viverlo nella fede, ecco perché la sua preghiera è preceduta dall’annotazione «…rispondendo disse…»,.

Ne fa un’occasione per discernere il compimento della volontà del Padre «…IO ti ringrazio, o Padre, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intellettuali e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre: così ti è piaciuto!».

Anche nell’ora difficile Gesù riconosce che Dio agisce attraverso di lui: la sua missione consiste nell’annuncio della buona notizia ai poveri, ai semplici (Mt 11,5 e Is 61,1) i quali, aderendo a Gesù, colgono in lui la rivelazione del Padre.

Rivelazione che, allo stesso tempo essa È GIUDIZIO DEL CUORE DI QUANTI, CON LA LORO SAPIENZA INTELLETTUALE E LA LORO PRETESA DI AUTO-GIUSTIFICAZIONE RELIGIOSA ERIGONO UN OSTACOLO INSORMONTABILE ALL’ACCOGLIENZA DEL VANGELO.

È lo stesso sguardo di fede che porterà Paolo a scrivere ai suoi amati cristiani di Corinto «…Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i saggi, ciò che nel mondo è debole per confondere i forti» (1Cor 1,27)…

E mi piace evidenziare che, nella sua azione di grazie, Gesù si rivolge direttamente al Padre, in un modo diverso che nel “Padre Nostro”, poiché è Lui che tiene nelle sue mani la sorte del mondo.

Egli gli ha offerto Gesù come Messia e Salvatore, portatore di salvezza, e gli ha dato l’onnipotenza, in cielo e in terra.

Tutto questo”, cioè il segreto del suo piano, egli l’ha nascosto ad alcuni e rivelato ad altri.

E questi “altri”, contro ogni aspettativa, non sono né “i saggi, né i sapienti”, o i teologi o gli specialisti della Bibbia, o quei “professori” che pensano di avere il privilegio della verità..

Ma, il Padre sceglie persone insignificanti, coloro che sono ritenuti i “piccoli” che si riuniscono intorno a Gesù, liberi dal condizionamento degli insegnamenti umani.

PERCHÉ LI REPUTA CAPACI DI METTERE A FRUTTO LE PAROLE E LE AZIONI DI GESÙ.

Dal punto di vista “filologico” è interessante sottolineare che il testo greco, al posto di “piccoli”, utilizza il termine “infanti”.

Costoro rappresentavano quel ceto sociale culturalmente povero, incapace di leggere e scrivere, e per questo disprezzato dai ceti sociali “alti”, i “sapienti”, sacerdoti, farisei, notabili

Ed è da loro che Dio Padre si aspetta che –nei secoli dei secoli- essi riconoscano l’identità più segreta di Gesù per testimoniare che Egli E’ IL FIGLIO DI DIO.

Perché la “verità” di Gesù è una “verità esistenziale”, che si sperimenta, si capisce, si approfondisce, vivendo, non apprendendola come in uno studio.

Certamente vi è una base scritturistica, dottrinale, che va appresa, studiata.

Ma questo non è sufficiente, poiché una volta che si è appreso “razionalmente” che LA VERITÀ È L’AMORE, è allora che questa verità ha bisogno di incarnarsi, ciè viene richiesta all’uomo di essere egli stesso gambe e braccia di questo amore.

È l’umanità che deve imparare ad amare, attraverso l’esperienza dell’Amore.

In questo senso il giogo di Gesù è leggero, poiché tutto il suo peso è costituito dalla “legge”.

Agostino dirà «…ama, e fa ciò che vuoi».

Purtroppo non è che questo renda il giogo “facile” da portare, poiché esso appunto va a toccare l’intera sfera dell’umano.

Non è solamente un’insieme di leggi da imparare a memoria ed osservare scrupolosamente (senza bisogno di interiorizzarle), ma ci troviamo di fronte ad “altro”, a un qualcosa di più.

Il giogo di Gesù è soave, perché può essere solamente accettato nella libertà: non si è, e non si può essere, costretti ad amare, ma si è liberi di amare.

Ed entrambe queste dimensioni cresceranno proporzionalmente: più si ama, più si è liberi; più ci si libera, più ci si scopre nell’Amore.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!