17 giugno 2024 LUNEDI’ 11’ SETTIMANA P.A. B – MATTEO 5,38-42 “Io vi dico di non opporvi al malvagio”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 5,38-42

+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

La pagina che abbiamo appena letto è una delle più difficili da accettare, anche se sono affermazioni come queste che danno sapore al sale e fanno lievitare il lievito nella farina.

Il male attraversa la storia umana, lo vediamo apparire fin dalle prime pagine della Genesi.

Dobbiamo fare i conti con il male, quello che si annida dentro di noi e quello che è presente nel mondo circostante.

E Gesù stesso ha dimostrato con la sua vita e con la sua morte che è possibile vincere il male della violenza.

Purtroppo, nella nostra natura umana è inscritta una legge antica che suona così:

  • “ad ogni azione malvagia nei nostri confronti deve corrispondere un’altra reazione adeguata dello stesso ordine”.

Di conseguenza, la norma biblica “dell’occhio per occhio e dente per dente” era già un grosso passo avanti rispetto alla reazione selvaggia e brutale di chi annegava nel sangue un torto subito.

Ma non era certo sufficiente nella logica del Signore che osa proporre una visuale innovativa, destabilizzante, folle, aprendo la strada della misericordia.

Gesù propone un atteggiamento di disarmante paradosso: offrire la guancia a chi ti schiaffeggia.

Cosa che va capita bene, visto che spesso è utilizzata proprio per ridicolizzare i cristiani e per perseguitarli.

Gesù stesso non porgerà l’altra guancia alla guardia che lo schiaffeggia davanti al sommo sacerdote.

Gesù, non senza una buona dose di coraggio, ha deciso di contestare una buona parte delle tradizioni religiose del suo tempo attribuite a Mosè.

Precetti che nessuno mai si sarebbe sognato di mettere in discussione, e lo fa, riportando la norma alla sua origine, al suo senso più profondo.

E’ famoso nella Bibbia il vanto di Lamec, che troviamo nel libro del Genesi, capitolo 4 versetto 24, dove Lamec si lamenta e dice “…ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido”.

Quindi la vendetta era illimitata e ad essa Mosè aveva cercato di mettere un limite, con la Legge del Taglione “occhio per occhio, dente per dente”.

Ma Gesù prende le distanze da questo e chiede di fare un passo in avanti.

“«Ma io vi dico: Non opponetevi al malvagio»”, che non equivale all’invito ad essere persone passive, che accettano ogni prepotenza.

Il cristiano non è questo, anzi, tutt’altro, infatti è chiamato a spezzare il cerchio della violenza, a proporre iniziative di bene, di amore e di pace, che disinneschino questo odio e questa violenza che si abbattono su ogni uomo.

Gli antichi erano riusciti a stabilire un principio di equità, di proporzione della pena: ad un’offesa ricevuta occorreva rispondere con un’azione simile.

All’occhio corrispondeva l’occhio, al dente, il dente, ma non si poteva uccidere chi aveva rotto un dente.

Gesù supera questa visione, la amplifica: addirittura propone di porgere la guancia a chi ti schiaffeggia.

Un paradosso che rivela l’atteggiamento di fondo del discepolo che sceglie di non vendicarsi,ma che, pieno dell’amore di Dio, prova l’ardua strada del dialogo e del convincimento.

Fratelli e Sorelle, Gesù non chiede ai suoi di essere degli scendiletto.

Ed anche Egli stesso, schiaffeggiato durante il processo, chiederà ragione del gesto, senza porgere l’altra guancia.

Ma ci racconta LA STRADA MAESTRA CHE, SE LA SCEGLIAMO, PORTA DIRETTAMENTE AL CUORE DI DIO: OSARE LA PACE FINO ALLA PIÙ REMOTA POSSIBILITÀ.

Infatti, porgere l’altra guancia non è affatto segno di debolezza, come si potrebbe pensare a prima vista.

Ma al contrario è segno di una forza, che è totalmente “altra”, una forza superiore, l’unica capace di bloccare la catena delle reazioni.

Perché la violenza e la vendetta SONO DISARMATE DAL PERDONO.

In un mondo come il nostro, in cui domina la logica della contrapposizione e vive dei meccanismi di reazione, è importante fare qualcosa di diverso per rompere il corto circuito della malvagità inarrestabile.

Mirabile è il Prefazione della Preghiera Eucaristica DI RICONCILIAZIONE II’, che ci ricorda quanto ho appena accennato:

  • “Con la forza dello Spirito tu agisci nell’intimo dei cuori, perché i nemici si aprano al dialogo, gli avversari si stringano la mano, e i popoli si affratellino nella concordia. Per tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, l’amore vince l’odio e la vendetta è disarmata dal perdono”.

Alla luce di quanto detto, l’apostolo Paolo ha riassunto lo stile del battezzato in queste parole “…vincere il male con il bene” (Rm 12,21).

Come il fuoco si spegne con l’acqua, così il male si vince con il bene, l’offesa si ripara con il perdono; all’ingiuria si risponde con il silenzio.

Gesù invita a non seguire l’istinto della carne, MA LA LEGGE DI QUELLA CARITÀ, CHE CERCA SEMPRE E SOLO IL BENE.

Fratelli e Sorelle carissimi, non facciamoci però facili illusioni: se non accettiamo questa Parola, se non la assumiamo come una regola impegnativa, ma necessaria, inevitabilmente ricadremo nella logica violenta dell’istinto della vendetta.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!