16 giungo 2024 DOMENICA 11’ del TEMPO P.A. B – MARCO 4,26-34 “È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto”.
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MARCO 4,26-34
+ In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Parola del Signore
Mediti…AMO
É bello vedere Gesù che, sempre di nuovo, cerca nella vita e negli avvenimenti, elementi ed immagini che possano aiutare la gente a percepire e sperimentare la presenza del Regno di Dio.
Nel vangelo di oggi, di nuovo, racconta due brevi storie che avvengono tutti i giorni nella vita di tutti noi:
“La storia del seme che l’uomo getta nel terreno e questo cresce da solo”
e “la storia del piccolo seme di senape che cresce e diventa grande”.
L’uomo che getta il seme sul terreno, e che si meraviglia della crescita a sua insaputa, è il discepolo, uno che ha annunciato la notizia bella ed ora è “testimone” della potenza e della fecondità della Parola di Dio.
Lui può anche dormire perché il seme germoglia e cresce per forza sua e il terreno produce spontaneamente.
Il Vangelo ha potenza propria, ma anche il testimone ha un ruolo irrinunciabile nella comunicazione del dono di Dio all’umanità.
Gioia per il frutto della testimonianza e atteggiamento umile nell’offrirla.
Il regno di Dio può essere rappresentato con le infinite parabole e i tanti segni della creazione e della storia.
Quella del granello di senape fa risaltare il contrasto tra il più piccolo dei semi e la più grande tra le piante del giardino.
Se vale per il regno, ancor più per Gesù che lo incarna, divino chicco di grano caduto in terra che muore e porta tanto frutto.
E, una volta che il seme della parola viene seminato nel cuore dell’uomo, il regno di Dio cresce da sé.
È una meraviglia di Dio, tanto grande e tanto bella, quanto grande e bella è la crescita delle piante, e tanto misteriosa quanto misteriosa è la trasformazione di un bambino che cresce e diventa uomo.
Così la crescita del regno di Dio non dipende dalle forze umane; ma le supera poiché ha in sé un proprio dinamismo.
Questo messaggio è un messaggio di speranza, poiché, adottando una prospettiva umana, potremmo dubitare del trionfo del regno di Dio.
Purtroppo questo messaggio di speranza si scontra con tanti ostacoli, tra i quali ci siamo noi, con la nostra cattiva volontà e con i nostri peccati.
È bene dunque che iniziamo a capire che, a poco a poco con una logica che non è quella umana, anche senza il nostro aiuto, il regno di Dio cresce.
Paolo di Tarso, che era ispirato, percepiva già i gemiti di tale crescita (Rm 8,19-22).
Bisogna conservare la speranza (Eb 3,6b), ripetendo ogni giorno nella preghiera “…venga il tuo regno!”
Bisogna coltivare la pazienza del seminatore che non può affrettare l’ora della mietitura (Gc 5,7-8).
E mai dobbiamo dubitare della realtà dell’azione di Dio nel mondo e nei nostri cuori.
Gesù ci dice questo poiché sa che il pericolo più grande per noi è quello di perdere la pazienza, di scoraggiarci, di abbandonare la via e di fermarci.
Noi non conosciamo né il giorno né l’ora del nostro ingresso nel regno o del ritorno di Cristo.
La mietitura ci sembra ancora molto lontana, ma il tempo passa in fretta: la mietitura è forse per domani.
E il granello di senape è piccolo, ma cresce ed alla fine, gli uccelli fanno il loro nido tra i suoi rami.
Così è il Regno.
Inizia molto piccolo, cresce ed estende i suoi rami.
Questa parabola lascia aperta una domanda che riceverà una risposta nel vangelo, più tardi: chi sono gli uccellini?
La Scrittura ci svelerà che si tratta dei pagani che non potranno entrare in comunità e partecipare al Regno.
Fratelli e Sorelle, ricordiamoci che il seminatore è la CHIESA, che esiste per evangelizzare, diceva Papa Paolo VI, nella Evangelii Nuntiandi, 14) ed evangelizza come “Sacramento universale di salvezza” (Lumen Gentium 48), cioè non solo come annuncio e strumento, ma anche come anticipo visibile del Regno di Dio. La prima preoccupazione deve essere quella dell’autenticità e non quella del numero. La Chiesa, anche se si riduce ad essere un piccolo gregge, continua a svolgere una missione universale per tutti gli uomini, dei cristiani che sono in piena comunione spirituale e visibile, dei cristiani che sono in comunione parziale, dei credenti di altre religioni, degli uomini di buona volontà. Essenziale non è il numero dei suoi membri, ma la “comunione di vita, di carità e di verità” con il Signore e tra i cristiani (Lumen Gentium 9).
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!