“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 19,3-12
+ In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca». Parola del Signore
Mediti…AMO
Sino al cap.18 Matteo ha mostrato come i discorsi di Gesù hanno segnato le varie fasi della progressiva costituzione e formazione della comunità dei discepoli attorno al loro Maestro.
Ora in 19,1 questo piccolo gruppo si allontana dai territori della Galilea e arriva nei territori della Giudea.
La chiamata di Gesù che coinvolge i suoi discepoli avanza ulteriormente fino alla scelta decisiva: l’accoglienza o il rifiuto della persona di Gesù.
Tale fase avviene lungo la strada che porta a Gerusalemme (capp. 19-20), e infine con l’arrivo in città e presso il tempio (capp. 21-23).
Tutti gli incontri che Gesù sperimenta nel corso di questi capitoli avvengono lungo questo percorso dalla Galilea a Gerusalemme.
Passando per la Transgiordania (19,1) il primo incontro è con i Farisei e il tema della discussione di Gesù con loro diventa motivo di riflessione per il gruppo dei discepoli.
La domanda dei Farisei riguarda il divorzio ed in particolar modo mette Gesù in difficoltà circa l’amore all’interno del matrimonio, la realtà più solida e stabile per ogni comunità giudaica.
“È lecito a un uomo ripudiare [apolûsai] la propria moglie per qualsiasi motivo?” (19,3).
Il verbo greco apolúō ha un significato positivo, significa liberare, lasciar andare.
Significa anche sciogliere il legame, cioè divorziare. In questo caso significa liberarsi di qualcuno, allontanare una persona ormai divenuta ingombrante.
È come dire: tu non conti più nulla per me, non sei più nulla, non appartieni più al mio orizzonte esistenziale, non hai più cittadinanza nella mia vita.
Non si tratta di una persona estranea incontrata per caso ma di quella donna scelta come compagna per la vita.
Nella mentalità del tempo, solo l’uomo poteva fare questo passo. I farisei danno per scontato che il divorzio sia lecito, cioè un diritto riconosciuto.
Si limitano a chiedere quali motivi lo rendono lecito.
Ma in fondo, l’intervento dei Farisei, voleva solo mettere sotto accusa l’insegnamento di Gesù, attraverso un vero e proprio processo: Matteo lo considera come «mettere alla prova», «un tentare».
La domanda «È lecito a un uomo ripudiare la propria donna per qualsiasi motivo?» è un chiaro tentativo maldestro dei Farisei di interpretare il testo di Dt 24,1 per mettere in difficoltà Gesù:
- «Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via da casa».
Questo testo aveva dato luogo lungo i secoli a innumerevoli discussioni: ammettere il divorzio per qualsiasi motivo; richiedere un minimo di cattiva condotta, un vero adulterio.
Gesù risponde ricorrendo a Gn 1,17: 2,24, riportando la questione alla volontà primaria di Dio creatore.
L’amore, che unisce l’uomo e la donna, viene da Dio e per tale origine, unifica e non può separare.
Se Gesù cita Gn 2,24 «L’uomo abbandonerà il padre e la madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una sola carne», è perché vuole sottolineare un principio singolare ed assoluto: è la volontà creatrice di Dio a unire l’uomo e la donna.
Quando un uomo e una donna si uniscono in matrimonio, è Dio che li unisce; il termine «coniugi» viene dal verbo congiungere, coniugare, vale a dire, che la congiunzione dei due partner sessuali, avviene per EFFETTO DELLA PAROLA CREATRICE DI DIO.
Gesù prosegue dicendo che ripudiare la propria moglie è rompere l’alleanza con Dio e secondo i profeti questa alleanza viene vissuta soprattutto dagli sposi nella loro unione coniugale.
Ovviamente la risposta di Gesù appare in contraddizione con la legge di Mosé che concede la possibilità di concedere un attestato di divorzio.
Ma il Signore ricorda loro che, se Mosé ha accordato questa possibilità, era per la durezza del loro cuore, e più concretamente, per la loro indocilità alla Parola di Dio.
Ragioniamoci sopra…
Pax et Bonum tibi, frater in Christo!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!