16.06.2023 – VENERDI’ SACRATISSIMO CUORE DI GESU’ – MATTEO 11,25-30 “…ti rendo lode o Padre…”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 11,25-30

Mediti…AMO

Nella Solennità del Sacro Cuore, ricordiamo quanto nostro Signore sia “cordiale”: il suo cuore dolce e umile è sensibile alle nostre difficoltà e alle nostre fatiche, alle nostre angosce e alle nostre paure.

Una tale compassione da parte di un altro essere umano ci dà conforto, ma noi abbiamo bisogno di qualcosa di più.

Abbiamo bisogno della redenzione, della guarigione, cioè, dalle nostre sofferenze e della trasformazione delle nostre volontà, che rimangono, come del resto le nostre risorse, molto al di qua delle esigenze poste dalla nostra esistenza.

Ecco che il Vangelo ci libera, perché il cuore di Gesù, il cuore di colui che è Dio, è “sacro”.

Gesù, così mite e umile, afferma che la sua conoscenza del Padre è unica e che la sovranità conferitagli dal Padre è totale.

Il Pantokrator, il Signore di ogni cosa, ha un cuore: è l’amore che governa il sole e gli astri.

In questo senso, la festività di oggi realizza i sogni di molte culture e le speranze istintive di molte anime.

Offre infatti la promessa che tutto andrà bene e che ogni cosa sarà ben governata.

L’intelligenza onnipotente che creò il mondo ha la forza di un cuore che ama questo mondo.

), intendendo così onorare:

S.Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S.Margherita Maria Alacoque (1647-1690).

La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.

Santa Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.

Nel 1673 cominciarono le quattro grandi visioni che resero famoso il suo nome, oltre a numerose altre di minore importanza.

”.

A partire da quei dati, il movimento non si sarebbe più fermato.

Allora i giansenisti intesero ciò come un atto di idolatria, ritenendo essere possibile un culto solo al cuore non reale ma metaforico.

inseparabilmente unito con la Persona del Verbo”.

Cuore che ha tanto amato”, MA ANCHE UNA RIPARAZIONE PER LE OFFESE E LE INGRATITUDINI RICEVUTE, TRAMITE IL PERFEZIONAMENTO DELLE NOSTRE ESISTENZE.

”, cioè il Signore vuole ispirare nelle anime un amore generoso che, rispondendo al suo, li assimili interiormente al divino modello.

La devozione al Sacro Cuore trionfò nel XIX secolo e nel 1856 con papa Pio IX la festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica.

Cerco un cuore su cui appoggiare la mia testa e non lo trovo, non ci sono più amici!”.

La preoccupazione del Signore per la pecorella smarrita è ricordata nella liturgia del Sacro Cuore di Gesù.

Ragioniamoci sopra…

Il Signore IDDIO ti Benedica

E tu Prega il Signore per me… Fratello che Leggi…

Sia Lodato Gesù, il Cristo!