14.10.2023 – SABATO XXVII SETTIMANA P.A. A – LUCA 11,27-28 “…beato il grembo che ti ha portato”.
«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 11,27-28
+ In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». Parola del Signore
Mediti…AMO
E, in questo Vangelo troviamo una cosa meravigliosa: Gesù, mentre apparentemente esprime un certo rifiuto, proclama la beatitudine di sua madre.
Immediata è stata la risposta di Gesù, che era certamente ben lontano dal non voler apprezzare sua Madre: Maria Santissima.
Il vero credente è UNO CHE COSTRUISCE IL SUO VIVERE GIORNO PER GIORNO SULLA SOLIDITÀ DELLA ROCCIA.
Per la Madonna, certamente, fu una grande gioia essere la madre del Figlio di Dio.
Noi sappiamo bene che Maria aveva rinunciato alla maternità, che non era per lei essenziale.
Perchè essenziale era ESSERE LA SERVA DEL SIGNORE, ASCOLTARE LA PAROLA DI DIO E CUSTODIRLA.
Maria Santissima, per ben due volte nella sua vita rinunciò alla maternità:
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e sul Calvario, quando Maria, in un certo senso, rinnovò la sua rinuncia accettando il sacrificio del Figlio, accettando di non essere più madre di un figlio vivo.
Ma domandandole questo sacrificio così grande Dio le diede molto di più: LA UNÌ A SE, LE RIVELÒ I SUOI DISEGNI E FECE DI LEI LA COLLABORATRICE A QUESTI DIVINI DISEGNI, A UN LIVELLO INIMMAGINABILE.
E come la PAROLA DI DIO ha trasformato il cuore e la vita della Madonna. Così deve avvenire anche in noi.
L’ascolto della Parola precede e implica UN FARE CRISTIANO DI NUOVO TIPO, che Gesù chiama osservare.
OSSERVARE LA PAROLA È FARLA CRESCERE, RENDERLA PRODUTTIVA, CONSERVARLA VIVA NEL NOSTRO CUORE E SULLE NOSTRE LABBRA.
Come ho già accennato, la felicità non riguarda un contatto fisico o un’appartenenza familiare, MA UNA DISPOSIZIONE DI FEDE, ATTENTA ALLA PAROLA DI DIO.
Ciò che conta non è essere stato un discepolo di Gesù, ma in qualsiasi tempo della storia umana, conta APRIRSI ALLA TESTIMONIANZA SU DIO.
OGNUNO DI NOI HA LA POSSIBILITÀ DI DIVENTARE GREMBO DISPONIBILE AFFINCHÉ LA PAROLA SI INCARNI E SI REALIZZI PIENAMENTE.
Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”
E’ un meraviglioso elogio, che non poteva che venire da una donna che risale dal figlio alla madre e riverbera sulla madre la gioia per le opere che il Figlio compie.
Nessuno può dubitare della sincerità e sulla verità di queste parole.
E tuttavia il Signore chiede di andare oltre, nel considerare che, davvero beati sono quelli che si nutrono della Parola!
Gesù ci offre così un criterio importante per vivere la fede.
Quello che a occhi umani appare soltanto una generazione carnale, in realtà è frutto dello Spirito: “fu concepito di Spirito Santo”, proclamiamo nel CREDO APOSTOLICO.
Non c’è realtà più spirituale di quella generazione carnale.
TUTTO QUESTO È POSSIBILE PERCHÉ MARIA ACCOGLIE LA PAROLA E PERMETTE ALLO SPIRITO DI OPERARE IN LEI.
Chi si limita a riconoscere il legame carnale, resta nell’orizzonte terreno, e NON VEDE IL MISTERO.
Allora noi siamo chiamati ad accogliere le parole di Gesù, come fossero un invito ad andare oltre o, se volete, a scrutare più profondamente quel mistero che Dio ha nascosto dentro i fatti.
quel che è nato dalla carne è carne, ciò che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,6).
La grande sfida del Vangelo non è quella di separare la carne dallo Spirito, ma quella di vivere tutto nella luce dello Spirito.
Ma vorrei anche cogliere l’ccasione per restituire la giusta dignità e dimensione alla parole che, nel brano odierno, questa donna pronunzia, e alle quali troppo spesso viene data una connotazione negativa che si riflette -malauguratamente- anche su Maria Santissima.
» (Lc 11,28).
CON QUESTA RISPOSTA, GESÙ CRISTO NON RESPINGEVA AFFATTO LA LODE APPASSIONATA CHE QUELLA DONNA SEMPLICE DEDICAVA ALLA SUA DOLCISSIMA MADRE.
NON SOLO LA ACCETTAVA, ED ANDAVA OLTRE, SPIEGANDO CHE MARIA SANTISSIMA È BENEDETTA –SOPRATTUTTO- PER IL FATTO DI ESSERE STATA BUONA E FEDELE NEL COMPIERE LA PAROLA DI DIO.
Maria, la Madre di Gesù, e Nostra, non è solamente fortunata per averlo portato al mondo, per averlo allattato e cresciuto –come aveva intuito quella spontanea donna del paese- bensì, e soprattutto, per essere stata ascoltatrice della Parola e per averla messa in pratica: per aver amato e per essersi lasciata amare da Suo Figlio Gesù.
Ed è meraviglioso pensare a Maria, che ebbe il privilegio di potersi sentir chiamare “madre” e poter dire “figlio mio” al Figlio di Dio.
È una fortuna che Dio Padre, certamente ci invidia.
Ha scritto SANT’AGOSTINO, VESCOVO DI IPPONA:
“..Maria è beata perché ha ascoltato la Parola di Dio e l’ha osservata. Ha custodito, infatti, più la verità nella sua mente, che la carne nel suo grembo.
Cristo è verità. Cristo è carne. Cristo è verità nella mente di Maria, Cristo è carne nel grembo di Maria.
Conta di più ciò che è portato nella mente di ciò che è portato nel grembo”.
Come ha scritto il Papa Benedetto XVI, nella Esortazione Postsinodale “Verbum Domini”, al n°124, del 30 settembre 2010:
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Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!