13 maggio 2024 LUNEDI’ 7’ SETTIMANA DI PASQUA B – GIOVANNI 16,29-33 “Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!”

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

Vedere approfondimenti sul nostro sito WWW.INSAECULASAECULORUM.ORG

Dal Vangelo secondo GIOVANNI 16,29-33

+ In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Il contesto del brano del Vangelo di oggi è nell’Ultima Cena, un ambiente di fraternità e di addio, di tristezza e di aspettativa, in cui si rispecchia la situazione delle comunità dell’Asia Minore della fine del primo secolo.

Gli Evangeli sono scritti pastorali che cercano di incarnare e di attualizzare le parole di Gesù nelle nuove situazioni in cui si trovano le comunità nella seconda metà del primo secolo:

  • in Galilea (Matteo),
  • in Grecia (Luca),
  • in Italia (Marco)
  • ed in Asia Minore (Giovanni).

Nel vangelo di Giovanni, le parole e le domande dei discepoli non sono solo dei discepoli, ma sono rivelatrici anche delle domande e dei problemi delle comunità.

Sono lo specchio in cui le comunità, sia quelle di quel tempo, come pure quelle di oggi, si riconoscono con le loro tristezze e le loro angosce, con le loro gioie e le loro speranze.

E trovano luce e forza nelle risposte di Gesù.

  • “Adesso credete?”

Gli apostoli credono di avere capito, sono convinti di avere finalmente interpretato il discorso di Gesù dopo l’ultima cena.

Un discorso intenso, commovente, in cui Gesù ha finalmente rivelato la sua identità profonda.

Ma, come profetizza il Signore, da lì a poche ore saranno travolti dalla loro insipienza, dalla loro paura.

Anche a noi, purtroppo, succede così: quando pensiamo di avere fatto dei progressi nella vita interiore, nel cammino spirituale, ci scontriamo inesorabilmente con le nostre limitanti fragilità.

Ci vuole tutta la vita per diventare cristiani, una vita intera, se ben giocata, per avvicinarci almeno un po’, all’immenso mistero del Dio di Gesù Cristo.

Chi è l’uomo perché possa star sicuro della sua fede?

Non appena egli riposa sulle sue forze e non si appoggia più a Gesù, la fede sembra svanire e vacilla: è il momento della prova.

Vorremmo misurare la nostra vita, a partire dalla risorse che abbiamo, e non ci mettiamo con fiducia nelle mani di Dio.

Per questo vi sono tanti buoni cristiani ma …pochi candidati alla santità.

Pochi sono disposti a prendere sul le parole di Paolo “…non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,2).

  • “Adesso credete? Ecco, verrà l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per proprio conto, e mi lascerete solo”.

La fede, messa a dura prova dalle difficoltà, si smarrisce, e l’uomo dubita, non è più capace di alcun rapporto di RELAZIONE, e se ne va lontano per la sua strada.

La piccola luce che colsero non bastava per vincere l’oscurità della crisi “…ecco verrà l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per proprio conto e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me”.

Questa è la fonte della certezza di Gesù e che ci deriva attraverso Gesù “…il Padre sta con me!”

E con l’affermazione “io ho vinto il mondo!” ci da una luce e una speranza per la notte più buia.

Così Gesù invita tutti noi a non lasciarci prendere da pessimismi e da tristezze, perché è l’ottimismo che deve stare nel cuore di un vero discepolo, il quale mette tutta la sua speranza in Colui che ha vinto il mondo.

A questo punto entrano in ballo i veri amici di Gesù… se nella nostra vita abbiamo incontrato un vero discepolo che ci sta accanto in questo cammino, le cadute saranno meno traumatiche, se invece non è così, preghiamo il Signore di mandarcene uno… sono sicura che prima o poi ci esaudirà…

Quando Mosè fu mandato a liberare il popolo dall’oppressione dall’Egitto, essendo questa la sua missione, lui ricevette questa certezza “…vai! IO SONO con te” (Es 3,12).

La certezza della presenza liberatrice di Dio è espressa NEL NOME CHE DIO ASSUNSE nel momento dell’inizio dell’Esodo e della liberazione del suo popolo “JHWH, Dio con noi. Questo è il mio nome per sempre” (Es 3,15).

NOME CHE È PRESENTE PIÙ DI SEI MILA VOLTE SOLO NELL’ANTICO TESTAMENTO.

Un presenza rassicurante di un Dio che ci ha chiamato “AMICI”.

E a chi ha Dio come amico, non manca di nulla e se rimaniamo in Lui siamo invincibili.

La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11, 1).

E allora io vi scongiuro…. CONTINUIAMO A CREDERE NEL SIGNODE GESU’ CRISTO!

Il Signore, essendosi fatto uomo ed avendo condiviso la sua vita con gli uomini, sa quante tribolazioni dovremo affrontare…

E noi sappiamo che avendo Lui che ha “vinto il mondo”, al nostro fianco, ci suggerirà il modo per superare le avversità che prima o poi ci affliggeranno….. e ce lo dice con amore “…abbiate coraggio, abbiate fiducia, perché quando voi mi avete abbandonato io non ero solo, perché il Padre mio è sempre con me” e farà lo stesso CON VOI…

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!