«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 11,15-26
+ In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima». Parola del Signore
Mediti…AMO
Il Vangelo odierno parla della lotta tra Gesù e il demonio, una lotta che avviene nell’anima dell’uomo.
Siamo di fronte allo scontro tra Gesù e le forze del male. Gesù si manifesta come colui che libera l’uomo dal male. Il nostro cuore è un terreno di lotta, di combattimento e continuamente siamo chiamati a schierarci, a scegliere.
Noi sappiamo di essere stati liberati dal peccato e dal demonio per la grazia di Dio e il Battesimo e poi, nel corso della vita, attraverso il sacramento della Riconciliazione.
Anche Sant’Ignazio di Loyola ci ricorda, negli “Esercizi Spirituali”, che nel nostro cuore non parla solo il Signore ma anche il nemico.
PERTANTO IL NOSTRO CUORE È UN TERRENO DI LOTTA.
Sono presenti tre combattenti principali:
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io che sono nel mezzo, il più piccolo, forse indifeso come un bambino, con poca forza, ma pur sempre libero di scegliere,
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il nemico, colui che accusa e divide,
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infine, il CONSOLATORE, lo Spirito Santo, la presenza di Dio in noi: che sussurra al nostro cuore le Sue dolci parole, le sue incommensurabili ispirazioni. Perchè lo Spirito È COLUI CHE CONSOLA, CHE CI SOSTIENE, CI RIALZA.
È IN QUESTO CONTESTO CHE IL SIGNORE RIDONA ALL’UOMO LA SUA UMANITÀ, RESTITUISCE L’UOMO A SE STESSO.
Gesù aveva anche affermato qualcosa di altrettanto forte “…chi non è con me è contro di me“.
Ma cerchiamo di contestualizzare, per capire bene.
La scena evangelica è introdotta da un episodio “...Gesù stava scacciando un demonio, che viveva in un uomo muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore” (11,14).
E, l’evangelista registra lo stupore della gente.
PERCHÈ UN EVENTO DI GUARIGIONE È SEMPRE UNA LUCE CHE SUSCITA SIMPATIA E CONSENSO.
Ma, come spesso accade nel mondo, non mancano mai coloro che cercano di spegnere quella stupenda luce.
L’evangelista non fa nome dei detrattori, MATTEO E MARCO INVECE DICONO CHE SONO GLI SCRIBI E I FARISEI.
Sono così convinti che Gesù sia in errore da leggere in modo distorto ogni sua azione, per questo sono pronti a gettare fango anche sulle opere di bene.
CHI STA NELLA MENZOGNA NON SOLO NON ACCOGLIE LA LUCE MA CERCA DI INTRALCIARE QUELLI CHE VOGLIONO FARE IL BENE.
E così soffocano sul nascere la speranza della verità che alberga nel cuore di ogni uomo.
Non potendo negare i fatti, perché sono evidenti, i farisei avanzano allora dubbi SULLE INTENZIONI, e fanno pensare che dietro le apparenze del bene ci sono motivazioni interessate ed egoistiche.
E lo fanno in un modo davvero velenoso “…è per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni” (11,15).
È l’accusa più infamante che possa essere rivolta a Gesù.
Proprio Lui, che è venuto per combattere il male, viene sospettato di essere un complice e servo del maligno.
È certamente un’accusa ridicola, come Gesù stesso fa notare «…se satana è diviso in se stesso, allora la sua causa è persa» (11,18).
IL SUO RAGIONAMENTO NON FA UNA GRINZA MA NON CONVINCE TUTTI, PERCHÉ, INFAME, RESTA SEMPRE IL SOSPETTO…
Ma siamo anche chiamati a riflettere su quello che il Signore dice alla fine del testo.
Ovvero sul fatto che “…quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima“.
E noi sappiamo bene che quando il demonio è stato scacciato “da uno più forte di lui”, cioè dal Signore Gesù, la “casa” è spazzata e adorna, ma c’è il pericolo che rimanga vuota.
E, quando questo succede, il demonio torna e la condizione finale è peggiore di quella iniziale.
Ma cosa vuol significare la casa vuota?
Tutti noi desideriamo di essere liberati dal male e specialmente dal peccato che pesa sulla nostra coscienza.
Lo desideriamo ardentemente e siamo contenti e riconoscenti al Signore quando ciò avviene.
Ed è allora che la nostra casa è pulita e ben arredata.
Ma nella vita spirituale c’è un pericolo in agguato: noi vogliamo starcene tranquilli, da padroni, senza nessuno che ci comandi, NEMMENO IL SIGNORE.
L’egoismo che si manifesta così è peggiore del peccato che prima sporcava la nostra casa, perché ci fa vivere in modo contrario allo spirito di Dio.
Perché ci chiudiamo nel nostro egoismo e nella nostra arroganza facendo come ci pare e a comodo nostro.
E, ne nasce una specie di sottile, profonda perversione, che fa il gioco del demonio.
Ma c’è anche un altro particolare, che credo valga la pena di analizzare. Ci troviamo di fronte ad un bivio.
Gesù ci richiama alla radicalità: non si possono servire due padroni: ovvero non si può servire il bene e il male nello stesso tempo.
Un regno non può essere diviso in se stesso altrimenti collassa su se stesso.
Così è nella vita di ogni cristiano: o si abbraccia la proposta di Gesù o si corre il rischio di “disperdere”, ovvero di “buttare via” la nostra vita.
E mi vengono alla mente le parole del Salmo 1 dove l’uomo giusto viene paragonato ad un albero rigoglioso, mentre l’empio alla “…pula che il vento disperde”.
Chi costruisce la propria vita con Gesù è come un albero: le sue radici sono profonde, l’acqua non gli verrà mai meno, le sue fronde rimarranno verdi e lussureggianti ed avranno i rami ricchi di frutti buonissimi.
Gli uccelli del cielo vi costruiranno i loro nidi, e sarà pieno di vita e il viandante potrà trovare riposo alla sua ombra e rifocillarsi con i suoi frutti.
Ma chi non costruisce con il Signore è simile alla pula, e sarà inesorabilmente spazzato via dai venti e dalle tempeste del tempo.
Perchè, sarà senza radici, senza una personalità, in balia dei venti dei “vincenti” di turno, delle opinioni correnti.
E, parimenti alla pula il suo destino sarà quello di dissolversi, di venir meno, di esser bruciato dai piccoli fuochi che si consumano velocemente al soffio gagliardo di un qualsiasi vento.
Fratelli e Sorelle, credere è fidarsi di Qualcuno, aderire alla chiamata di Dio che invita a rimettere la propria vita nelle mani di un Altro infinitamente potente nel volere soltanto il bene
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!