“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 5,17-30
+ In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Parola del Signore
Mediti…AMO
Il vangelo di Giovanni è diverso dagli altri tre, perchè ci rivela una dimensione più profonda che solo la FEDE riesce a percepire nelle parole e nei gesti di Gesù.
I Padri della Chiesa dicevano che il vangelo di Giovanni è “spirituale“, rivela ciò che lo Spirito fa scoprire nelle parole di Gesù (Gv 16,12-13 “12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future”).
Un esempio bello di questa dimensione spirituale del vangelo di Giovanni è il passaggio che meditiamo oggi.
Ancora una volta, Gesù ci rivela il Padre e ci dice che nel compimento della sua missione, L’AMORE DEL PADRE LO SOSTIENE E LO RIGENERA OGNI GIORNO.
- “In verità vi dico, il Figlio da sé non può far nulla se non ciò che vede fare dal Padre, quello che egli fa anche il figlio lo fa“.
Si tratta di un amore reciproco, che Gesù tenta di spiegarci, e, con parole semplici, tanto comuni quanto misteriose, ci rivela l’identità di Dio, che è anche l’identità profonda dell’uomo, “sua immagine e somiglianza”.
Ignorarè questo causa la nostra sofferenza essenziale di non sapere ciò che si è, ma, al contrario, assaporare questa realtà, dà profonda gioia e speranza.
C’è da ricordare però, che il Signore ha guarito il paralitico alla piscina della porta probatica, in giorno di sabato, e questa guarigione è stata sorgente di una feroce disputa con i farisei.
E oggi, il quarto evangelista è molto preciso nella sua analisi. Ci dice che il Maestro è stato ucciso perché, non solo ha ripetutamente violato la norma dello “Shabbàt”, ma ha persino dichiarato che il Dio Altissimo di Israele, è il proprio Padre, e che Lui è uguale a Dio.
Cosa inimmaginabile in un’epoca in cui, non solo era vietato, ma era anche punibile con la morte, pur la sola pronuncia DEL NOME DI DIO.
E Gesù, come riportano gli evangelisti, più volte si rivolge a Dio con familiarità, giungendo addirittura ad attribuirsi L’IMPRONUNCIABILE NOME DI DIO.
Ma il Signore sa e vede come agisce Dio, e per questo agisce come Dio, e lo fa sempre bene, anche il giorno di sabato.
Questa attenzione totale del Figlio al Padre, fa sì che L’AMORE DEL PADRE possa entrare totalmente nel Figlio ed attraverso il Figlio possa svolgere la sua azione nel mondo.
La grande preoccupazione del Padre è quella di vincere la morte e di far vivere.
La guarigione del paralitico fu un modo per tirar fuori le persone dalla morte e per farle vivere.
E’ un modo per dare continuità all’opera creatrice del Padre.
Purtroppo i giudei non lo comprendono e criticano il Signore, per aver curato un malato in giorno di sabato, Gesù risponde “Il Padre mio opera sempre e anch’io opero!”
I giudei insegnavano che il sabato non si poteva lavorare, poiché perfino Dio si è riposato e non ha lavorato il settimo giorno della creazione, come ci ricorda il Libro dell’Esodo al capitolo 20,8-11:
- “8Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: 9 sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; 10 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. 11 Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro”.
Gesù afferma il contrario. Lui dice che il Padre ha sempre lavorato fino ad ora.
Per questo, anche Gesù lavora, e perfino il sabato, facendo ciò che fa suo Padre, perchè per Gesù, l’opera della creazione non è terminata.
Dio continua a lavorare, incessantemente, giorno e notte, sostenendo l’universo e tutti noi.
E Gesù collabora con il Padre, continuando l’opera della creazione, in modo che un giorno tutti possano entrare nel riposo promesso da Dio, quando “…NELLA DOMENICA SENZA TRAMONTO, ENTREREMO NEL SUO RIPOSO”.
IL SIGNORE HA IN SÉ LA FORZA DELLA VITA E DELLA RISURREZIONE, ed essendo allo stesso tempo PIENAMENTE UOMO, E PROPRIO PERCHÉ È UN UOMO, DIO HA FATTO DI LUI IL GIUDICE DI TUTTI GLI UOMINI.
L’ora del giudizio di Dio su di noi, del giudizio attraverso Gesù Cristo, non è solo annunciata per la fine del mondo, ma è anche oggi, adesso, che noi siamo sottomessi al tribunale di Gesù Cristo, POICHÉ IL TEMPO MESSIANICO È INIZIATO DAL MOMENTO DELLA SUA MORTE E DELLA SUA RISURREZIONE.
Tanto che possiamo dire a buon diritto che oggi CI TROVIAMO CONTEMPORANEAMENTE DAVANTI AL GIUDIZIO E ALLA MISERICORDIA DI DIO, CHE CI SONO DATI NEL FIGLIO DI DIO.
E, nel Signore del Tempo e della Storia, ci è data la remissione dei peccati, la guarigione del male e il ritorno alla vita, alla quella vita che abbiamo ucciso o affievolito in noi.
Il giudizio concerne il male che abbiamo fatto e lo scopre ai nostri occhi.
Per questo è sufficiente accogliere il dono divino del perdono.
Se crediamo che Gesù Cristo è veramente entrato nella storia dell’umanità quando il Verbo di Dio si è fatto uomo e il Padre ci ha mostrato il suo amore dandoci suo Figlio, se ci rimettiamo nelle mani di Gesù Cristo, usciremo allora dalla morte ed entreremo nella vita, ed invece di essere giudicati, troveremo la misericordia e diverremo figli di Dio.
D’altra parte, noi possiamo rifiutare questo dono, possiamo preferire il male che è in noi e non volere la guarigione.
In questo caso ci sottomettiamo volontariamente al giudizio di Gesù Cristo.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!