12 settembre 2024 giovedì della 23 settimana p.a. B – LUCA 6,27-38 “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 6,27-38
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». Parola del Signore
Mediti…AMO
Fratelli e Sorelle, il discorso delle Beatitudini è come un autoritratto di Gesù, che ci permette di conoscere il suo cuore – il cuore del Figlio che ha ricevuto tutto dal Padre – e quale dev’essere il modo di vivere di coloro che lo seguono.
Se vogliamo arrivare a essere figli dell’Altissimo, abbiamo il modello ben chiaro: la misericordia, il perdono, la mansuetudine e l’amore anche verso i nemici.
E questo atteggiamento, in Gesù, specialmente nell’ora della sua Passione, risplende in modo sublime: la donazione silenziosa e orante della sua vita mostra con i fatti la sua dottrina.
Anche ora, seduto alla destra del Padre, riversa una infinita misericordia a favore dei peccatori ed è sempre disposto a perdonare, perché Egli è il Figlio dell’Altissimo.
Il Signore Gesù è la Via, la verità e la Vita, e la sua Parola non solo esorta, consola o trasmette un messaggio, ma soprattutto è Grazia.
E sulla base di ciò, questa condotta richiesta ai discepoli non è impossibile, se viene accolta con Fede, meditata nella Fede, fatta propria con la convinzione che tutte le cose sono possibili per colui che crede.
Solo allora saremo capaci di seguirlo, di imitarlo, di considerarlo un riferimento diretto per la nostra condotta quotidiana, quando coltiviamo una relazione con il prossimo, nella vita familiare, nel lavoro, nella vita pubblica.
“Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”.
Gesù si rifà a una conosciutissima regola d’oro, che troviamo anche nella storia di Tobia, (Tobia 4,15), che era quella di non fare agli altri quello che non si voleva venisse fatto a se stesso.
Fratelli e Sorelle, per Gesù non c’è mai il negativo, ma solo il positivo e cambia questa espressione con “E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro”.
Come a dire “non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te”, ma “fai agli altri quello che vuoi che venga fatto a te stesso”.
Quindi un atteggiamento creativo.
Quindi il Signore, dopo aver fatto la contrapposizione tra il credente e i peccatori, afferma che FIGLI DI DIO non si nasce, ma si diventa attraverso L’ACCOGLIENZA E L’IMITAZIONE DEL SUO AMORE.
Ecco perché ci chiama ad amare invece i nostri nemici.
Questa pagina è il ritratto di Dio, perché ci racconta che Dio è fatto così.
“Fate del bene, prestate senza sperarne nulla e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo”. Gesù demolisce quindi uno dei pilastri della religione, di ogni religione e in ogni religione dove Dio premia i buoni, ma castiga i malvagi.
EBBENE GESÙ SUPERA TUTTO QUESTO, PRESENTANDO UN DIO ESCLUSIVAMENTE BUONO, IL CUI AMORE SI RIVOLGE A TUTTI.
Ecco perché afferma che “Egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi”.
In questo punto, Luca supera anche la teologia di Matteo, che aveva detto che “Dio era buono verso i malvagi e verso i buoni”.
QUI I BUONI SCOMPAIONO, E DIO È BENEVOLO VERSO GLI INGRATI E I MALVAGI.
Dio è amore e la sua è un’offerta continua e crescente d’amore ad ogni persona.
Ma a me piace quella parola sulla quale è imperniato tutto il vangelo di Luca “…siate misericordiosi”.
È l’unica volta che nel Nuovo Testamento appare il termine “misericordiosi”. Ve ne è soltanto un’altra volta -come citazione- nella lettera di Giacomo.
Questo “misericordiosi” viene da un termine ebraico che indica IL GREMBO, L’UTERO.
Quindi Gesù dicendo “siate misericordiosi”, è come se dicesse “…come è misericordiosa una madre” perché di questo si parla, di quello che è nelle viscere materne.
Ma è lo stesso atteggiamento di Dio Padre che ha “RAHAMIN”, “viscere di misericordia”.
Unisce quindi l’atteggiamento della madre con quello del padre. Gesù presenta un padre che possiede l’amore materno, e la caratteristica dell’amore materno è che è incondizionato.
Mentre nell’antico testamento il Signore concludeva le sue prescrizioni con l’invito “siate santi come io sono santo” (ma la santità può separare dagli altri, perché la santità è intesa come osservanza di regole), qui Gesù invita a essere misericordiosi come il Padre nostro è misericordioso e il suo amore materno, viscerale, NON SOLO NON ALLONTANA, MA AVVICINA, NON SEPARA, MA UNISCE.
Ragioniamoci sopra…
Pax et Bonum tibi, frater in Christo!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!