“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
Vedere approfondimenti sul nostro sito WWW.INSAECULASAECULORUM.ORG
Dal Vangelo secondo Lc 11,27-28
+ In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!» Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». Parola del Signore
Mediti…AMO
In giorno di sabato la Chiesa contempla la Vergine Maria, insieme con Lei, e grazie alla sua materna intercessione, si prepara a celebrare il GIORNO DEL SIGNORE, per ricevere nuovamente la luce e la vita che Dio dona con abbondanza.
Il brano evangelico favorisce uno sguardo mariano.
Perché di Maria parla una donna del popolo che, ascoltando Gesù, sente il bisogno di manifestare il suo stupore e la sua lode, per colei che lo ha portato in grembo gli ha dato il latte.
Questo breve episodio riportato solo dall’evangelista Luca, ci aiuta a porre in giusta luce la figura di Maria.
Il brano si pone nel capitolo 11, ed è lungo il viaggio che porta Gesù dalla Galilea a Gerusalemme, dove avrebbe affrontato la condanna e la morte.
Dopo aver dato alcuni insegnamenti sulla preghiera (il Padre Nostro, 11,1-4; l’amico importuno 11,5-8; l’efficacia della preghiera 11,9-13), Gesù scaccia un demonio da un uomo muto, che ricomincia a parlare e dà alcuni insegnamenti sul comportamento degli spiriti immondi (11,1426).
E’ allora che una donna dalla folla dichiara beata sua madre.
Maria ha avuto diversi “privilegi“: è stata preservata dal peccato originale, è divenuta madre del Signore, è stata assunta in cielo in corpo e anima, però il suo vero merito è stato quello di ASCOLTARE LA PAROLA DI DIO, DI RENDERLA VITA DELLA SUA VITA.
Come avrà sussultato il cuore del Signore all’udire una donna che, tra la folla, alza la voce per lodare la Santissima Vergine.
Non è difficile immaginare la gioia del Signore nell’ascoltare questo complimento rivolto a sua madre.
Ma prima che il Signore abbia avuto la possibilità di intervenire, l’immediatezza di questa anonima donna, ha espresso il suo essere profondamente afferrata da ciò che Egli sta dicendo.
E, senza alcuna titubanza grida, a voce alta, in mezzo alla folla “…Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte“.
Ed è un bellissimo elogio, squisitamente femminile, che non viene sminuito dallo slittamento che Gesù fa fare al discorso, focalizzando l’attenzione non più su colei che gli è Madre, MA SULL’ASCOLTO E LA MESSA IN PRATICA, NELLA VITA, DELLA PAROLA DI DIO.
Infatti Gesù dà un motivo più profondo e grande per esaltare sua madre: non solo Maria è beata perché è la Madre di Dio, MA LO È SOPRATTUTTO PERCHÉ HA ASCOLTATO, COME NESSUNO NELLA STORIA, LA PAROLA DI DIO, E L’HA OSSERVATA.
Anzi, proprio questo portare, quanti l’ascoltano, AL CUORE DI TUTTO, ci dice come Gesù, lungi dal disdire la beatitudine circa sua Madre, ci mostra invece il vero posto che Ella deve occupare nella Fede.
Come dicono i Padri della Chiesa, Maria, prima di generare il Verbo nella sua carne, LO HA GENERATO NEL SUO CUORE, per ascoltarlo e custodirlo nella sua Divina Parola, e per aver ad essa prestato quell’obbedienza della Fede, che ha segnato tutta la sua silenziosa esistenza.
Se com’è stato detto “la Parola di Dio è il codice genetico dell’uomo”, è chiaro che anche noi raggiungiamo la nostra gioia (divenendo beati), crescendo a mano a mano che ascoltiamo la Parola di Dio, se viviamo conformemente ad essa, con perseveranza.
E, certamente non è la parentela o il vincolo di sangue a garantire la migliore comunione con Cristo, o la certezza di salvezza.
Gesù lo dichiara anche a coloro che traevano vanto perché «figli di Abramo».
Quel grido che si era elevato dalla folla adempie tra l’altro una profezia che la stessa Madre aveva fatto nel suo canto di lode al Signore, nel Magnificat «…tutte le generazioni mi chiameranno beata».
Tutta la sua vita è stata un’eco di queste parole: ha cercato solamente che in essa si adempisse, in modo totale e radicale, la volontà di Dio.
San Josè Maria Escrivà de Balaguer (in “È Gesù che passa”, al n. 172.) ci ricorda che Maria cerca e sa scoprire, nel corso di ogni giornata, ciò che Dio vuole da lei.
«Era l’elogio di sua Madre, del suo fiat, sincero, pieno di dedizione, portato a compimento fino alle ultime conseguenze, che non si sarebbe manifestato in gesti spettacolari, MA NEL SACRIFICIO NASCOSTO E SILENZIOSO DI OGNI GIORNO»
Gesù, conferma e accresce la beatitudine di Maria, la donna dell’ascolto, con la sua affermazione «beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano», e la estende a tutti coloro che, come Lei, accolgono la Parola di Dio e la rendono visibile nelle opere della vita.
In un altro passo simile, Gesù dice che coloro che l’ascoltano diventano per lui, fratello sorella e madre.
Il Signore ci invita quindi a contrarre con lui una parentela spirituale, che sgorga dalla comunione nella Parola e nella vita e ha il suo culmine nell’Eucaristia, il “Pane del cammino”, che ci aiuta a vincere la nostra santa e quotidiana battaglia contro il “principe di questo mondo”, fortificando la nostra debolezza, per far si che, l’uomo battezzato non cada di nuovo, vittima dei suoi peccati, nella schiavitù di Satana.
Noi sappiamo bene però, che questo pericolo non minaccia colui che, seguendo l’esempio di Maria, ascolta e mette in pratica la parola divina annunciata da Cristo.
Perché chiunque osserva la Parola di Dio, riceve lo Spirito Santo, che lo unisce a Gesù e a Dio, con legami più forti di quelli carnali.
Per questo Gesù designa come “beati” quelli che ascoltano le sue parole e le osservano e, questa benedizione, si applica innanzi tutto a sua madre, che è la migliore fra i suoi discepoli, la Figlia del Figlio e la FIGLIA NEL FIGLIO.
La replica di Gesù contiene un elogio discreto di Maria, poiché sua Madre è, dopo Gesù, la più attenta alla Parola di Dio, che non solo “serba nel suo cuore”, MA CHE È LA PIÙ FEDELE NEL METTERLA IN PRATICA.
Proprio in questo risiede la sua grandezza, e non solo nella sua maternità.
Ragioniamoci sopra…
Pax et Bonum tibi, frater in Christo!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!