12.07.2023 -MERCOLEDI’ XIV SETTIMANA P.A. A – MATTEO 10,1-7 “…strada facendo… predicate…”.
«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 10,1-7
+ In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananèo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. STRADA FACENDO, PREDICATE, dicendo che il regno dei cieli è vicino». Parola del Signore
Mediti…AMO
Nel capitolo 10 del Vangelo di Matteo, inizia il secondo grande discorso: IL DISCORSO DELLA MISSIONE.
Per questo, il suo vangelo presenta cinque grandi discorsi o insegnamenti di Gesù, seguiti da parti narrative, in cui descrive il modo in cui Gesù metteva in pratica ciò che aveva insegnato nei discorsi. Ecco lo schema:
Introduzione: nascita e preparazione del Messia (Mt 1 a 4)
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Discorso della Montagna: la porta di entrata nel Regno (Mt 5 a 7 e Mt 8 e 9)
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Discorso della Missione: come annunciare e diffondere il Regno (Mt 10 e Mt 11 e 12)
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Discorso delle Parabole: il mistero del Regno presente nella vita Mt 13 e Mt 14 a 17)
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Discorso della Comunità: il nuovo modo di vivere insieme nel Regno (Mt 18 e da 19 a 23)
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Matteo 10,1: La chiamata dei dodici discepoli.
Il compito o la missione del discepolo è seguire Gesù, il Maestro, formando comunità con lui e svolgendo la stessa missione di Gesù: scacciare gli spiriti immondi, guarire ogni sorta di malattie e di infermità.
Per “stare con lui”, cioè formare una comunità, della quale cui Gesù è il centro.
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Predicare e poter scacciare i demoni, cioè annunciare la Buona Novella e combattere la forza del male che distrugge la vita della gente e aliena le persone.
Luca dice che Gesù pregò tutta la notte, ed il giorno dopo chiamò i discepoli. Pregò Dio per sapere chi scegliere (Lc 6,12-13).
Simeone è il nome di uno dei figli del patriarca Giacobbe (Gen 29,33).
Giacomo è lo stesso che Giacobbe (Gen 25,26).
Dei dodici apostoli sette hanno un nome che viene dal tempo dei patriarchi:
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due si chiamano Simone,
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due Giacomo, due Giuda e uno Levi!
Pietro è sempre il primo della lista, segno di quel ruolo primaziale che la Chiesa primitiva gli attribuisce.
L’ultimo posto è occupato da Giuda. Anche lui viene nominato.
Il successivo tradimento non cancella l’iniziale chiamata, anzi ricorda a tutti CHE LA GRAZIA DELLA VOCAZIONE, SPESSO PUÒ ESSERE SCIUPATA.
LA CHIESA NON È UNA MASSA DI PERSONE ANONIME, MA UNA COMUNITÀ IN CUI CIASCUNO VIENE CHIAMATO PER NOME.
ri-pensare ai nomi che oggi vengono dati ai figli quando nascono.
PERCHÉ OGNUNO DI NOI È CHIAMATO DA DIO, PER MEZZO DEL SUO NOME.
Ma torniamo al testo.
Ma non in maniera esclusiva, così come originariamente pur previsto dalla Bibbia.
Ma, eventi storici e chiusure mentali umane, avevano svilito E RIDOTTO QUESTO RUOLO AD UNA STRENUA DIFESA DI UNA FEDE MONOTEISTICA, INCOMPRENSIBILE ALLE ALTRE CULTURE.
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E lo fa mettendo insieme quei nomi, quelle persone, dopo una intensa notte di preghiera.
Luca ci dice che Gesù sceglie quelle persone per stare insieme a lui, per annunciare il Regno, per guarire malati e indemoniati.
Non manda quindi i suoi Apostoli soltanto per predicare, MA ANCHE PER GUARIRE.
Anche Gesù faceva la stessa cosa, cioè non si limitava a predicare, MA GUARIVA.
E questo perché IL VANGELO NON È UNA LEGGE, NON È SOLTANTO UN INSIEME DI PRECETTI DATI DA DIO PER LA NOSTRA SALVEZZA, MA È REALMENTE UN DONO DI DIO CHE CI SALVA.
Per questo Gesù dà agli Apostoli -che sono la Chiesa nascente- il potere di guarire, come segno della presenza fra noi di Dio che salva.
E la Chiesa, Fratelli e Sorelle, NON SI SOSTITUISCE A CRISTO, E’ CHIAMATA AD ANNUNCIARLO, A RACCONTARLO, A RENDERLO VISIBILE NELLA PROPRIA QUOTIDIANITÀ.
Un’altra cosa mi affascina: quei Dodici uomini ci spiegano bene la logica di Dio: GESÙ NON SCEGLIE I MIGLIORI, NESSUNO AL MONDO SAREBBE RIUSCITO A METTERE INSIEME PERSONE COSÌ DIVERSE, MA CHE SI SONO APERTE E RESE DISPONIBILI AL CAMBIAMENTO RADICALE DELLA LORO VITA.
E questo ci deve ricordare sempre che LA CHIESA NON È IL GRUPPO DEI MIGLIORI MA DI COLORO CHE, NONOSTANTE I PROPRI EVIDENTI LIMITI, SI RAVVEDONO E LASCIANO NEL LORO CUORE SPAZIO SOLO A DIO.
Questo che deve far ricordare che Dio ci ha creato anima e corpo e non disprezza affatto il corpo.
Perché, nella sua vita terrena, il Signore Gesù non ha mai disprezzato i corpi ammalati, anzi, si è chinato su di loro con predilezione.
Però ai malati, a tutti coloro che avevano una sofferenza, un bisogno, si avvicinava, NON CON UN PRECETTO, MA CON LA SUA INFINITA BONTÀ E LA SUA POTENZA DI GUARIGIONE E DI CONSOLAZIONE.
Ragioniamoci sopra…
Il Signore IDDIO ti Benedica
E tu Prega il Signore per me… Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!