«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 10,1-7
+ In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananèo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. STRADA FACENDO, PREDICATE, dicendo che il regno dei cieli è vicino». Parola del Signore
Mediti…AMO
Nel capitolo 10 del Vangelo di Matteo, inizia il secondo grande discorso: IL DISCORSO DELLA MISSIONE.
Matteo organizza il suo vangelo COME UNA NUOVA EDIZIONE DELLA LEGGE DI DIO O COME UN NUOVO “PENTATEUCO”, CHE HA I SUOI CINQUE LIBRI.
Per questo, il suo vangelo presenta cinque grandi discorsi o insegnamenti di Gesù, seguiti da parti narrative, in cui descrive il modo in cui Gesù metteva in pratica ciò che aveva insegnato nei discorsi. Ecco lo schema:
Introduzione: nascita e preparazione del Messia (Mt 1 a 4)
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Discorso della Montagna: la porta di entrata nel Regno (Mt 5 a 7 e Mt 8 e 9)
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Discorso della Missione: come annunciare e diffondere il Regno (Mt 10 e Mt 11 e 12)
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Discorso delle Parabole: il mistero del Regno presente nella vita Mt 13 e Mt 14 a 17)
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Discorso della Comunità: il nuovo modo di vivere insieme nel Regno (Mt 18 e da 19 a 23)
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Discorso dell’avvento futuro del Regno: l’utopia che sostiene la speranza (Mt 24 e 25). Conclusione: passione, morte e risurrezione (Mt 26 a 28).
Il vangelo di oggi ci presenta l’inizio del Discorso della Missione, in cui si mette l’accento su tre aspetti:
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la chiamata dei discepoli (Mt 10,1);
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l’elenco dei nomi dei dodici apostoli che saranno i destinatari del discorso della missione (Mt 10,2-4);
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l’invio dei dodici (Mt 10,5-7).
Matteo 10,1: La chiamata dei dodici discepoli.
Matteo aveva già parlato della chiamata dei discepoli (Mt 4,18-22; 9,9). Qui, all’inizio del Discorso della Missione, ne presenta un riassunto “chiamati a sé i dodici discepoli, Gesù diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità“.
Il compito o la missione del discepolo è seguire Gesù, il Maestro, formando comunità con lui e svolgendo la stessa missione di Gesù: scacciare gli spiriti immondi, guarire ogni sorta di malattie e di infermità.
Nel vangelo di Marco, loro ricevono la stessa duplice missione, formulata con altre parole: Gesù costituì il gruppo dei Dodici, perché rimanessero con lui e per mandarli a predicare, e a scacciare i demoni” (Mc 3,14-15).
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Per “stare con lui”, cioè formare una comunità, della quale cui Gesù è il centro.
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Predicare e poter scacciare i demoni, cioè annunciare la Buona Novella e combattere la forza del male che distrugge la vita della gente e aliena le persone.
Luca dice che Gesù pregò tutta la notte, ed il giorno dopo chiamò i discepoli. Pregò Dio per sapere chi scegliere (Lc 6,12-13).
Matteo 10,2-4: L’elenco dei nomi è davvero interessante.
Gran parte di questi nomi vengono dall’Antico Testamento:
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Simeone è il nome di uno dei figli del patriarca Giacobbe (Gen 29,33).
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Giacomo è lo stesso che Giacobbe (Gen 25,26).
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Giuda è il nome dell’altro figlio di Giacobbe (Gen 35,23).
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Matteo aveva anche il nome di Levi (Mc 2,14), che è l’altro figlio di Giacobbe (Gen 35,23).
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Dei dodici apostoli sette hanno un nome che viene dal tempo dei patriarchi:
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due si chiamano Simone,
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due Giacomo, due Giuda e uno Levi!
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Solamente uno ha un nome greco: Filippo. Che rivela il desiderio della gente di ricominciare la storia, dall’inizio!
Pietro è sempre il primo della lista, segno di quel ruolo primaziale che la Chiesa primitiva gli attribuisce.
L’ultimo posto è occupato da Giuda. Anche lui viene nominato.
Il successivo tradimento non cancella l’iniziale chiamata, anzi ricorda a tutti CHE LA GRAZIA DELLA VOCAZIONE, SPESSO PUÒ ESSERE SCIUPATA.
LA CHIESA NON È UNA MASSA DI PERSONE ANONIME, MA UNA COMUNITÀ IN CUI CIASCUNO VIENE CHIAMATO PER NOME.
Posta quest’ultima premessa, ne approfitterei, Fratelli e Sorelle per ricordarvi, in questa società affollata da “Azzurra, Giada, Mia, Kyla, Astro, Stella, Dafne, Perla, Asia” (…e Dio solo sa cos’altro), che sarebbe bene ri-pensare ai nomi che oggi vengono dati ai figli quando nascono.
PERCHÉ OGNUNO DI NOI È CHIAMATO DA DIO, PER MEZZO DEL SUO NOME.
Ma torniamo al testo.
MATTEO sostiene apertamente che il gruppo dei Dodici è stato scelto e formato in modo particolare per le pecore perdute della casa d’Israele.
A volte abbiamo l’idea errata di un Gesù che è venuto a cambiare radicalmente la fede di Israele.
Ma non è così: Gesù, ebreo di nascita e di formazione, ha vissuto la sua missione come rivolta essenzialmente al popolo dell’alleanza.
Ma non in maniera esclusiva, così come originariamente pur previsto dalla Bibbia.
ISRAELE È STATO SCELTO DA DIO PER ESSERE IL POPOLO GUIDA DELL’INTERA UMANITÀ, PER RACCONTARE AD OGNI CIVILTÀ E CULTURA IL VERO VOLTO DEL DIO CHE LO AVEVA SCELTO.
Ma, eventi storici e chiusure mentali umane, avevano svilito E RIDOTTO QUESTO RUOLO AD UNA STRENUA DIFESA DI UNA FEDE MONOTEISTICA, INCOMPRENSIBILE ALLE ALTRE CULTURE.
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“Chiamati a sé i dodici discepoli, Gesù diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e di infermità“.
Certamente ci stupisce l’elenco dei Dodici, un elenco che richiama le dodici tribù d’Israele, ma che richiama anche la pienezza del tempo (dodici sono i mesi dell’anno).
Si tratta di un elenco non esclusivo, quindi, che non raccoglie solo l’élite, ma che rappresenta un nuovo modo di essere umanità, delineando un percorso di comunità, la Chiesa, che possa diventare riferimento per tutti.
E lo fa mettendo insieme quei nomi, quelle persone, dopo una intensa notte di preghiera.
Luca ci dice che Gesù sceglie quelle persone per stare insieme a lui, per annunciare il Regno, per guarire malati e indemoniati.
Non manda quindi i suoi Apostoli soltanto per predicare, MA ANCHE PER GUARIRE.
Soltanto dopo il Vangelo dice “…strada facendo, predicate...”.
Anche Gesù faceva la stessa cosa, cioè non si limitava a predicare, MA GUARIVA.
E questo perché IL VANGELO NON È UNA LEGGE, NON È SOLTANTO UN INSIEME DI PRECETTI DATI DA DIO PER LA NOSTRA SALVEZZA, MA È REALMENTE UN DONO DI DIO CHE CI SALVA.
Per questo Gesù dà agli Apostoli -che sono la Chiesa nascente- il potere di guarire, come segno della presenza fra noi di Dio che salva.
E la Chiesa, Fratelli e Sorelle, NON SI SOSTITUISCE A CRISTO, E’ CHIAMATA AD ANNUNCIARLO, A RACCONTARLO, A RENDERLO VISIBILE NELLA PROPRIA QUOTIDIANITÀ.
Un’altra cosa mi affascina: quei Dodici uomini ci spiegano bene la logica di Dio: GESÙ NON SCEGLIE I MIGLIORI, NESSUNO AL MONDO SAREBBE RIUSCITO A METTERE INSIEME PERSONE COSÌ DIVERSE, MA CHE SI SONO APERTE E RESE DISPONIBILI AL CAMBIAMENTO RADICALE DELLA LORO VITA.
E questo ci deve ricordare sempre che LA CHIESA NON È IL GRUPPO DEI MIGLIORI MA DI COLORO CHE, NONOSTANTE I PROPRI EVIDENTI LIMITI, SI RAVVEDONO E LASCIANO NEL LORO CUORE SPAZIO SOLO A DIO.
Anche noi cristiani SIAMO CHIAMATI a dare testimonianza della bontà di Dio verso l’uomo, con tutta la nostra anima e con tutto il nostro corpo.
Questo che deve far ricordare che Dio ci ha creato anima e corpo e non disprezza affatto il corpo.
Perché, nella sua vita terrena, il Signore Gesù non ha mai disprezzato i corpi ammalati, anzi, si è chinato su di loro con predilezione.
Poteva dire e l’ha detto, non agli ammalati, MA A TUTTI, che è necessario portare la propria croce, e questo è ciò che è vero ed essenziale.
Però ai malati, a tutti coloro che avevano una sofferenza, un bisogno, si avvicinava, NON CON UN PRECETTO, MA CON LA SUA INFINITA BONTÀ E LA SUA POTENZA DI GUARIGIONE E DI CONSOLAZIONE.
Ragioniamoci sopra…
Il Signore IDDIO ti Benedica
E tu Prega il Signore per me… Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!