12.07.2022 – MARTEDI’ 15 SETTIMANA P.A.  C – MATTEO 11,20-24 “Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi”.

… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. In illo tempore: dixit Iesus…

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Dal Vangelo secondo MATTEO 11,20-24

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Dinanzi alla minaccia di una invasione dei vicini, Àcaz, re di Giuda, lo leggiamo nella prima lettura, è preso dallo sgomento e dalla paura.

Dio invia Isaìa perché gli riveli l’inefficace macchinazione dei nemici.

Gerusalemme non sarà presa, anzi viene annunziato che Èfraim, che sta marciando con gli alleati contro Giuda, presto cesserà di essere popolo.

IL PROFETA CHIEDE LA FEDE NEI PROGETTI DI DIO SENZA LA QUALE IL SUO ANNUNZIO DIVENTERÀ SENZA EFFETTO.

Anche Gesù nel brano evangelico chiede Fede alle CITTÀ E VILLAGGI dove ha compiuto un maggior numero di miracoli e di guarigioni.

LA DUREZZA DI CUORE DEGLI ABITANTI LI RENDE RESPONSABILI DINANZI ALLA PAROLA DI DIO RISUONATA AI LORO ORECCHI non PER LA VOCE di un profeta ma DEL Profeta, il SIGNORE GESÙ.

Nostro Signore si era prodigato nel fare del bene, fisico e spirituale, a tutti gli abitanti delle città galilee più importanti.

Loro però, invece di convertirsi, continuarono nella loro mediocrità, attaccati ai beni terreni, ai piaceri, alla banalità di una vita terra-terra.

Perciò, Gesù li dichiara colpevoli con espressioni di grande drammaticità e forza che si adempirono in parte con la conquista della Palestina da parte dei romani.

Anche se ancora nel giorno del giudizio si vedrà la mano giustiziera di Dio su quelle regioni così avverse alla penitenza e alla conversione.

Le città di cui Matteo parla erano cittadine vicino al lago di Tiberiade, il luogo dove Gesù inizia la sua missione e l’annuncio del Regno, con i segni che lo accompagnavano.

Tuttavia proprio queste città non accolsero la predicazione di Gesù (Mt 11,25), accusandolo di agire in nome di Belzebù e rimanendo chiuse nella loro idea di religione, fino a progettare di uccidere il Signore (Mt 12,9 14).

A loro va il rimprovero di Gesù, che consta di due immagini che egli mette in parallelo.

Prima le due città della Galilea:

  • Corazin (i Vangeli non dicono nulla di preciso sul miracolo che vi si sarebbe prodotto)
  • e Betsaida (Gesù vi guarisce il cieco: Mc 8,22-26 ed è di là che vengono gli apostoli Filippo, Andrea e Simone),

che vengono paragonate a due città empie: Tiro e Sidone.

In realtà, queste due città, che hanno una reputazione particolarmente cattiva, non sono così corrotte come quelle che non accettano il suo insegnamento e rifiutano di credere in lui nonostante i molti miracoli.

Poi Cafarnao (che fu a lungo teatro delle attività di Gesù) che è come Corazin e Betsaida, rimane nella propria incredulità, viene da Gesù paragonata a Sodoma, città distrutta da Dio (Gen 18,16-19,29) a causa dell’immoralità dei suoi abitanti.

CORAZÌN E BETSÀIDA, PUR ESSENDO STATE VISITATE DALLA SALVEZZA, NON ACCOLGONO LA PAROLA DEL MAESTRO, NÉ IL SUO INVITO A CONVERSIONE.

Esso sono talmente certe della propria elezione e della propria salvezza, che guardano gli stranieri con sufficienza, ostentano sicurezza, assolutamente certe che hanno la salvezza assicurata.

Gli inviti alla conversione che reca loro, questo sconosciuto falegname galileo, non scuotono le coscienze.

E GESÙ, TURBATO, SCUOTE E PROFETIZZA, DICENDO LORO CHE PERSINO LE CITTÀ PAGANE DI TIRO E SIDONE SI SAREBBERO CERTAMENTE CONVERTITE ALLA SUA PREDICAZIONE.

È il rischio di tutti i credenti di ieri e di oggi.

Quello di sentirsi sicuri e inattaccabili nella propria fede, assolutamente certi delle proprie convinzioni, inamovibili, col biglietto della salvezza eterna già in tasca. E siamo certi di non aver bisogno di altro.

È successo ai contemporanei di Gesù, brava gente, i più, convinti di essere fedeli e devoti del Dio di Israele perché rispettosi delle norme e delle disposizioni della Legge.

Così facendo, però, avendo perso lo stupore, resisi impermeabili alla novità, NON HANNO SAPUTO VEDERE L’INAUDITA PRESENZA DI DIO, NON PIÙ NASCOSTO DIETRO IL SIMBOLO E CELEBRATO NELLA LITURGIA DEL TEMPIO, MA VIVO E OPERANTE IN MEZZO A LORO.

Fortunatamente ci sono anche tanti che, PUR NON CREDENDO, seguono e mettono in atto nella propria vita, tutti i valori legati alla famiglia, all’aiuto del prossimo, al rispetto del mondo in cui vivono.

Che spettacolo, Fratelli e Sorelle, LO SPIRITO SANTO! Che soffia dove vuole, quando vuole e SU CHI VUOLE LUI!!!

E questo accade perché chi crede SI ABITUA AI GRANDI DONI, AI SEGNI, AI MIRACOLI CHE VEDE OGNI GIORNO, SI ABITUA AL RESPIRO, ALLA LUCE DEL SOLE, AL SEME CHE MORENDO ORIGINA UN ALBERO, SI ABITUA AL SACRAMENTO DELL’EUCARESTIA E DEL PERDONO.

SI ABITUA ALLA PRESENZA DI DIO NELLA PROPRIA VITA E SI SCORDA DI RINGRAZIARLO CON LA PREGHIERA, CON PICCOLI GESTI DI SOLIDARIETÀ VERSO IL PROSSIMO, CON UN SORRISO VERSO CHI CI VUOLE MALE.

E come ben sappiamo, l’abitudine, la routine, è la morte dell’amore, della sapienza, dello stupore, che ci mostrano IL VOLTO DI DIO.

E UN’ALTIMA, BREVE ANALISI.

La chiusura alla Buona Novella di queste città, OGGI NOMINATE DA GESU’, È UN MONITO PER TUTTI NOI. Che cosa significa convertirsi?

L’esempio di queste città sembra dirci che non si tratta solo di qualche ritocco, di essere più “osservanti”, ma CI DICE CHE DOBBIAMO APRIRE IL CUORE, DOBBIAMO LASCIARCI COINVOLGERE NELLA SEQUELA DI GESÙ, NEL SUO PROGETTO, NELLA SUA VITA, OLTRE OGNI SCHEMA FORMALE.

Guai a noi quando siamo certi della nostra salvezza! Guai, se pensiamo di essere esenti da conversione, se guardiamo gli altri dall’alto in basso, convinti di essere, se non migliori, almeno non peggiori di coloro che non credono! Lasciamoci ancora scuotere da questa parola viva e vera!

La PAROLA DEL SIGNORE parla oggi a noi che viviamo nel cuore della cristianità e forse non riusciamo a far trasparire nella vita quella ricchezza spirituale che il Battesimo ci ha donato e forse abbiamo quasi a noia tanti doni di Grazia.

È certo a causa di questo, che quando vediamo uno che si è appena convertito e che vive nel suo fervore tutta la profondità della vita cristiana, NE SENTIAMO QUASI INVIDIA, E CERTAMENTE ANCHE FASTIDIO.

È il caso di San Paolo che veniva guardato con sospetto e deve assaporare la diffidenza da parte dei fratelli che dubitavano della sua conversione.

E un piccolo confronto, infine, lo farei con la storia del nostro Occidente ex-cristiano.

Non siamo noi testimoni di secoli di splendore e di progresso, illuminati dalla profonda fede dei nostri popoli?

Pensiamo a un San Enrico, Imperatore, a un San Luigi di Francia o a tutti i santi che portarono ai loro popoli la pace, difendendo la fede, e mostrandosi giusti e generosi, specie con i più poveri.

Più di recente, in mezzo ad una marea di rivoluzioni laiciste in tutta l’Europa, abbiamo assistito a dei veri e propri fuochi di artificio di apparizioni del Sacro Cuore di Gesù, della Madonna, tutti confermati dall’integrità della dottrina contenuta nei loro messaggi e da prodigi incredibili.

Pensiamo, per farne solo un esempio, al miracolo del sole capitato a Fatima il 13 ottobre 1917, davanti a settantamila persone, che ne furono testimoni oculari.

E noi, occidentali, cosa abbiamo fatto? Ci siamo FORSE vestiti di sacco e ci siamo cosparsi il capo di ceneri?

NO… VERGOGNIAMOCI!!!

NON ABBIAMO ESITATO NEMMENO UN ISTANTE AD ABBANDONARE LA FEDE, lasciandoci trascinare da ideologie farneticanti, relativiste, neopagane e atee.

Cerchiamo di comprendere a cosa porterà questo nostro irresponsabile atteggiamento, nonostante la benevolenza che ci è stata mostrata da parte della Madonna, Madre di Misericordia, che ha pianto nelle sue statue diverse volte, come fece a Siracusa.

CONVERTIAMOCI, E CREDIAMO AL VANGELO!!!

Ragioniamoci sopra…

Sia Lodato Gesù, il Cristo!