11 ottobre 2024 venerdì 27’ settimana p.a. B – LUCA 11,15-26 “Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio”.

“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

 

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo LUCA 11,15-26

+ In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima». Parola del Signore

Mediti…AMO

La scena evangelica odierna mostra “Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore”, perché un evento di guarigione è come una luce che suscita simpatia e consenso.

Ma, come spesso accade nella storia, non mancano mai coloro che cercano di spegnere la luce.

L’evangelista non nomina i detrattori, Matteo e Marco invece dicono che sono i soliti scribi e i farisei, così convinti che Gesù sia in errore, da leggere in modo distorto ogni sua azione, sempre pronti a gettare fango anche sulle opere di bene.

Chi sta nella menzogna non solo non accoglie la luce ma cerca di intralciare quelli che vogliono fare il bene.

E così soffoca sul nascere la speranza della verità che alberga nel cuore dell’uomo. Non potendo negare i fatti, perché sono evidenti, i farisei avanzano dubbi sulle intenzioni, fanno pensare che dietro le apparenze del bene ci sono motivazioni interessate ed egoistiche.

La critica è velenosa “È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni”.

È l’accusa più infamante che possa essere rivolta a Gesù, che è venuto per combattere il male.

Un’accusa ridicola, come Gesù stesso fa notare «Se satana è diviso in se stesso, allora la sua causa è persa».

Il suo ragionamento non fa una grinza ma non convince tutti, resta sempre il sospetto …

Siamo di fronte allo scontro tra Gesù e le forze del male, e Gesù si manifesta come colui che libera l’uomo dal male.

Il Signore vuol persuaderci di ciò che più importa: non possiamo salvarci senza di Lui.

Lungo la giornata dissipiamo ogni vero bene, se non viviamo insieme con Lui, se non lo facciamo dimorare nel nostro cuore.

La tentazione a fabbricare la nostra salvezza con le nostre mani è grande, soprattutto oggi perché incentivata dal tipo di società, effimera ed efficientista, in cui viviamo.

Quando poi facciamo l’esperienza di fragilità e debolezze sul piano del nostro impegno spirituale, è altrettanto grande lo scoraggiamento.

Paolo dice ai Galati, che quanti si richiamano alle opere della Legge “…sono sotto la maledizione” perché la Legge dice “…maledetto chi non è fedele a tutte le cose scritte”, ed è impossibile all’uomo essere perfetto in questo.

Ma la soluzione sta nel pensare spesso anche a quell’altra Parola di Gesù “…se rimarrete in me come il tralcio nella vite, porterete molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv.15, ).

Sant’Ignazio di Loyola ci ricorda, nei suoi “Esercizi Spirituali”, CHE NEL NOSTRO CUORE NON PARLA SOLO IL SIGNORE MA ANCHE IL NEMICO.

Per cui il nostro cuore è un terreno di lotta, nel quale si affrontano tre combattenti principali:

  1. io che sono nel mezzo, il più piccolo, forse indifeso come un bambino, con poca forza, ma pur sempre libero di scegliere.
  2. E poi il nemico, colui che accusa e divide.
  3. E, infine, il consolatore, lo Spirito Santo, la presenza di Dio in noi: Dio che comunica le Sue parola, ispirazioni. Lo Spirito è colui che consola, che ci sostiene, ci rialza.

E in questo scenario, è solo il Signore ridona all’uomo la sua umanità, restituisce l’uomo a se stesso.

E, nel Vangelo di oggi, Cristo ci dà una lezione sulla lotta di Dio contro Satana, che diventa drammatica quando Cristo fa uscire il demonio dagli indemoniati.

Satana è paragonato ad un uomo forte “bene armato che fa la guardia al suo palazzo”.

Tuttavia, Gesù si mostra più forte di lui”, perché lo vince “con il dito di Dio”, con la sua forza divina, cioè con lo Spirito Santo (Mt 12,28) e gli gli toglie le armi e gli strappa il bottino.

E questo rappresenta inequivocabilmente che il regno di Dio è giunto, e che il regno di Satana è ormai finito, e chi ha reclamato un segno ora lo ha, e non ne verranno dati loro altri.

Poiché noi ci troviamo in mezzo a questa lotta, ci è impossibile una posizione neutrale: ognuno deve pronunciarsi per o contro Gesù.

E CHI, IN QUESTA LOTTA, NON È CON LUI, È CON SATANA.

La cosa peggiore che l’uomo possa fare è, dopo la CONVERSIONE e il BATTESIMO, cadere di nuovo nel peccato, tradire Gesù, respingere lo Spirito Santo e divenire preda del male.

In verità, Cristo sulla Croce ha sconfitto il male, ma noi, poiché siamo deboli e peccatori, soggiacciamo spesso ad esso, che resta per noi un rischio mortale.

La voce di SANTA CATERINA DA SIENA (Caterina di Jacopo di Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena (Siena, 25 marzo 1347Roma, 29 aprile 1380), è stata una religiosa, teologa, filosofa e mistica italiana. È stata proclamata santa da papa Pio II nel 1461 e dottore della Chiesa da papa Paolo VI nel 1970. È stata dichiarata patrona di Roma nel 1866 da papa Pio IX, patrona d’Italia insieme a san Francesco d’Assisi da papa Pio XII nel 1939 e compatrona d’Europa da papa Giovanni Paolo II  nel 1999):

  • Mi disse il Signore: “La mia misericordia verso di voi è di gran lunga più grande di quel che tu riesca a vedere; perché il tuo vedere è imperfetto e finito, e la mia misericordia è perfetta e infinita”.

Ragioniamoci sopra

Pax et Bonum tibi, frater in Christo!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

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Sia Lodato Gesù, il Cristo!