“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 10,7-13
+ In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi». Parola del Signore
Mediti…AMO
San Barnaba non era uno dei Dodici ma, era un uomo virtuoso e di fede, e viene chiamato apostolo e come tale è venerato.
Circa le sue origini, dalla Sacra Scrittura sappiamo che, nato nell’isola di Cipro, era ebreo e si chiamava Giuseppe.
Si fa cristiano, vende quello che ha e lo consegna agli apostoli e vive in una comunità di credenti che vivono fraternamente condividendo i loro beni.
Il suo è un gesto radicale, certamente, ma Barnaba non è affatto una persona rigida, anzi, si fa carico del giovane Saulo, appena convertito, di cui nessuno si fida.
Lo prende sotto le sue ali e lo porta con sé in missione.
La tradizione – riportata da Eusebio di Cesarea che attinge da Clemente Alessandrino – lo annovera anche fra i 72 discepoli inviati da Gesù in missione per annunciare il Regno di Dio, quindi già nella cerchia dei seguaci di Cristo.
Barnaba è fra i più autorevoli della prima comunità cristiana che si forma tanto che, pur non essendo dei Dodici, viene chiamato apostolo.
Come ho accennato, è il primo ad accogliere Paolo appena convertitosi sulla via di Damasco e giunto a Gerusalemme per conoscere gli apostoli.
Ritenuto “uomo virtuoso … pieno di Spirito Santo e di fede”, viene mandato ad Antiochia di Siria, da dove era giunta la notizia di numerose conversioni.
Una volta costatato che davvero in tanti credevano, Barnaba se ne rallegra ed esorta tutti “a perseverare con cuore risoluto nel Signore”, quindi chiede aiuto a Paolo per essere supportato nel servizio alla nuova comunità di credenti.
Ancora una volta, quindi, Barnaba interviene nella vita di Paolo sospingendolo verso la sua missione di Apostolo delle genti.
I due restano ad Antiochia per un anno istruendo molti e proprio qui “per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani”.
Dopo la predicazione ad Antiochia, Barnaba e Paolo partono per una nuova missione a Cipro.
Con loro c’è anche Giovanni, detto Marco (l’evangelista), cugino di Barnaba.
La tappa successiva è la Panfilia, ma qui Giovanni decide di fare ritorno a Gerusalemme.
Barnaba e Paolo proseguono, invece, per Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra, Derbe e tornano ancora ad Antiochia di Siria.
Sostano, inoltre, a Perge e Attalia.
Le conversioni sempre più numerose dei pagani, intanto, fanno sorgere dispute circa la necessità o meno della circoncisione, sicché, intorno al 49, Barnaba e Paolo tornano a Gerusalemme per discuterne con gli apostoli.
Poco dopo i due si preparano a una nuova missione, ma Barnaba vuole aggregare ancora Giovanni, mentre Paolo è contrario: non si fida di quel giovane. Barnaba, invece, vede in lui un discepolo da recuperare.
Non trovando un accordo, le loro strade si dividono: Barnaba s’imbarca per Cipro con il cugino, Paolo parte per l’Asia.
E questo ci fa capire che “…anche tra Santi ci sono contrasti, discordie, controversie.
E questo per me è molto consolante, perché vediamo che i Santi non sono caduti dal cielo”, come ha detto Benedetto XVI ricordando, nella catechesi dell’Udienza generale del 31 gennaio 2007, il legame tra Barnaba e Paolo.
La santità non consiste nel non aver mai sbagliato, ma cresce nella capacità di ravvedersi e nella disponibilità a ricominciare, ma soprattutto nella capacità di perdonare. E infatti, in seguito, Paolo si ricrederà su Marco.
Il Nuovo Testamento non ci fornisce altre notizie su Barnaba, ma documenti bizantini riferiscono di un viaggio insieme a Pietro che lo conduce a Roma. Da qui avrebbe proseguito per il nord Italia.
A Milano, in particolare, la sua predicazione avrebbe originato diverse conversioni dando così vita alla prima comunità cristiana nella città, che per questo lo considera il suo primo vescovo.
Gli ATTI DI BARNABA, opera del V secolo, raccontano della sua morte a Salamina, dove sarebbe stato lapidato da giudei siriani nell’anno 61.
Oggi a Salamina la tomba di Barnaba esiste ancora e sarebbe stata indicata da lui stesso apparso in sogno al vescovo di Salamina, Anthemios, alla fine del V secolo.
Questi, dunque, avrebbe fatto trasportare le spoglie dell’apostolo nella basilica che gli volle dedicare.
Ma come legare Barnaba al vangelo di oggi?
Il Signore Gesù rivela il suo cuore in ogni pagina del Vangelo, e in quella di oggi, che è un discorso sull’invio in missione, vediamo la magnanimità del suo cuore.
La povertà del Vangelo non è da pensare come “strettezza”, ma come apertura nella fiducia e nella generosità: così testimoniano le parole di Gesù e così l’ha vissuta Barnaba, martire.
Ma anche alla gioia ed all’apertura allaGrazia di Dio.
Si racconta che, arrivato ad Antiochia, invece di angustiarsi e preoccuparsi per questi “pagani” appena convertiti al Vangelo, Barnaba ebbe una reazione aperta, piena di fiducia.
Infatti, “…quando giunse e vide la Grazia del Signore, si rallegrò“.
Gesù vuole che siamo poveri perché ci vuole liberi e in grado di donare largamente a tutti, per il regno di Dio. Ecco perché ci ha raccomandato “…gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date“.
E, nella storia di san Barnaba vediamo pienamente realizzata questa pagina del Vangelo.
Un altro passo degli Atti degli Apostoli racconta che egli, possedendo un campo, lo vendette per darne il ricavato agli Apostoli, mettendo in pratica alla lettera la richiesta di Gesù al giovane ricco “…va… vendi quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi“.
Ma Barnaba non si ferma all’incoraggiamento degli altri, anzi, è veramente tutto a disposizione di Cristo, per questo lo Spirito Santo può riservarlo a sé per una missione più universale: l’evangelizzazione di tutte le nazioni.
E lo fa con la fiducia e la generosità fondate nella vera povertà del cuore: ecco che cosa vediamo splendere nella vita di san Barnaba.
Fratelli e Sorelle, siate testimoni di gratuità «…gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Il Regno, infatti, è anche questo, è epifania della gratuità di Dio, e dono della sua Grazia.
Non è un bene che dobbiamo meritare o conquistare in qualche modo.
Possiamo solo riceverlo come un dono e custodirlo come tale, senza sfigurarlo.
E come dicevo rispondendo ad una bella domanda, sulla possibilità di fare selezioni sui destinatari della carità, ribadisco che non è possibile fare selezioni o porre limiti: non c’è qualcuno che lo meriti più o meno di altri, perché IN TUTTI C’E’ IL VOLTO DI GESU’ CRISTO, NOSTRO SIGNORE, CHE VIENE A DOMANDARCI CONTO DELLA NOSTRA CARITA’.
Che non è solo carità materiale, ma anche CARITA’ NELLO SPEZZARE AI FRATELLI IL PANE DELLA PAROLA, AFFINCHE’ DIO SIA TUTTO IN TUTTI.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!