10 settembre 2024 martedì 23’ settimana p.a. B – LUCA 6,12-19 “Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli”.
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 6,12-19
+ In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. Parola del Signore
Mediti…AMO
Il vangelo di oggi ci parla di due fatti:
- descrive la scelta dei dodici apostoli (Lc 6,12-16).
- informa che una folla immensa voleva incontrare Gesù per ascoltarlo, toccarlo ed essere guarita (Lc 6,17-19).
Prima della scelta definitiva dei dodici apostoli, Gesù sale sulla montagna e vi trascorre una notte intera in preghiera, per sapere chi scegliere…. e sceglie i Dodici, i cui nomi sono registrati nei vangeli.
E dà loro il titolo di apostolo, che significa inviato, missionario.
Essi sono stati chiamati a svolgere quella stessa missione che Gesù ha ricevuto dal Padre (Gv 20,21).
Marco concretizza la missione e dice che Gesù li chiamò per stare con lui e mandarli in missione (Mc 3,14).
Con piccole differenze i nomi dei Dodici sono uguali nei vangeli di Matteo (Mt 10,2-4), Marco (Mc 3,16-19) e Luca (Lc 6,14-16) e gran parte di essi provengono dall’Antico Testamento:
- Simeone è il nome di uno dei figli del patriarca Giacobbe (Gn 29,33).
- Giacomo è il nome stesso di Giacobbe (Gen 25,26).
- Giuda è il nome dell’altro figlio di Giacobbe (Gen 35,23).
- Matteo anche aveva il nome di Levi (Mc 2,14), l’altro figlio di Giacobbe (Gen 35,23).
Dei dodici apostoli, sette hanno il nome che viene dal tempo dei patriarchi:
- due volte Simone,
- due volte Giacomo,
- due volte Giuda,
- ed una volta Levi.
Ciò rivela la saggezza e la pedagogia della gente, che, mediante la continua re-imposizione dei nomi dei patriarchi e delle ‘matriarche, dati ai figli ed alle figlie, mantiene viva la tradizione degli antichi ed aiuta i propri figli a non perdere l’identità.
Si…fratelli e Sorelle…perché il nome ci identifica, ci definisce…ci lega indissolubilmente alla nostra storia personale, familiare e religiosa.
“Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione”.
Che cosa aveva da chiedere a Dio, lui che era il Figlio di Dio, il Figlio dell’uomo, signore del sabato e che poteva perdonare il peccato?
Temeva forse di sbagliarsi nella scelta degli apostoli, prevista per l’indomani?
Doveva chiedere consiglio al Padre suo?
In queste domande proiettiamo tutta la debolezza della nostra preghiera, dimenticando la delicatezza e l’importanza di quel momento, per la realizzazione della sua missione (scegliere i Dodici significa infatti posare le fondamenta della Chiesa).
Ecco allora che, la preghiera di Gesù, è preghiera di comunione e di contemplazione del Padre. Gesù si ritira:
- Luca situa spesso quest’atteggiamento prima di un avvenimento importante, a dimostrazione di testimonianza della comunione di Gesù col Padre.
- La preghiera di Gesù è gratuita: è contemplazione, ammirazione del Padre.
- È espressione del suo slancio d’amore in quanto Figlio.
Ma torniamo al testo.
Gesù sale sul monte di Dio a pregare tutta la notte e solo il giorno seguente chiama a sé i discepoli e sceglie dodici apostoli.
Poi dopo l’aver attinto personalmente e comunitariamente al rapporto con IL PADRE, va in pianura incontro a tanta gente.
E DIVIENE IMMAGINE DEL FARSI VICINO, DI QUEL DIO, CHE E’ MISURA DI CIASCUNO.
Ma anche gli apostoli non vengono scelti con criteri efficientistici, Gesù sa già che Giuda manderà tutto in rovina.
Ma da Gesù esce una forza che risana e dà vita piena a tutti, oltre ogni sguardo e calcolo terreno.
Quando qualcuno chiede come si fa a conoscere la volontà di Dio, ossia l’unica via di vita vera al di là di ogni apparente efficacia esteriore, la risposta è che nessuno ha il telefono per parlare materialmente con Dio e nessuno ha la sapienza infinita di Dio.
Ciò che conta è cercare con cuore sincero la sua volontà.
Certo questa ricerca in un cammino può divenire sempre più intensamente vissuta e approfondita.
Come Maria che sempre cresceva in Dio, con l’aiuto di tutto e di tutti.
Ragioniamoci sopra…
Pax et Bonum tibi, frater in Christo!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!