«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo LUCA 6,1-5
+ Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Parola del Signore
Mediti…AMO
Il Figlio dell’uomo è signore del sabato, che è un dono prezioso, che serve a ricordare a Israele di essere un popolo di uomini liberi, non di schiavi.
Ecco perchè il sabato va rispettato. Perché serve PER FARE MEMORIA DELLA PROPRIA DIGNITÀ, DEL PROPRIO DESTINO, DELLA PROPRIA INTIMA CHIAMATA.
E il sabato va rispettato con intelligenza, come ancora oggi sanno fare gli ebrei praticanti, SPEGNENDO IL CELLULARE E IL TELEVISORE PER STARE IN FAMIGLIA ED INTESSERE RELAZIONI.
Ed è esattamente quello che dovremmo fare noi cristiani, che al sabato abbiamo aggiunto la domenica, MEMORIALE DELLA RESURREZIONE DI CRISTO, PER RICORDARCI CHE NON SOLO SIAMO LIBERI, MA SOPRATTUTTO, CHE IN CRISTO SIAMO ANCHE FIGLI DI DIO, REDENTI DAL SUO PREZIOSO SANGUE.
Ma torniamo al testo odierno.
Nostro Signore Gesù Cristo, che era sin dall’inizio, SIGNORE DI TUTTO IL CREATO, si mostra consapevole, nel Vangelo di oggi, di essere SIGNORE DEL SABATO, IL CHE SIGNIFICA LA SUA UGUAGLIANZA CON DIO, GIACCHÉ È DIO AD AVER STABILITO LA LEGGE DEL SABATO, come riferisce il Libro della Genesi.
E questo concetto viene affermato più esplicitamente nel quarto Vangelo, quando Gesù, criticato da certi Giudei perché aveva guarito un paralitico in giorno di sabato, rispose loro “…il Padre mio opera sempre e anch’io opero“.
L’evangelista fa allora questo commento “…proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo“, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Orbene, Gesù, Signore di tutto, ha accettato la sorte degli schiavi, anzi il supplizio riservato agli schiavi ribelli, il supplizio della croce.
L’ha accettato per portare a termine l’opera d’amore affidatagli dal Padre, liberandoci completamente dal male.
Fratelli e Sorelle, il “Sabato“, lo “Shabbàt” è il grande giorno del “riposo” di Dio, che conclude la creazione ed anticipa i tempi escatologici, quando tutto sarà ricapitolato in Cristo e ricondotto al Padre.
È il giorno della pienezza, a cui l’uomo, “immagine di Dio“, è chiamato a partecipare.
È segno di libertà, già donata all’alba dei tempi e ridonata sul Sinai, quando Israele, sottratto alla schiavitù dell’Egitto, viene da Dio introdotto in un rapporto segnato non più dalla paura servile, bensì dall’amore sponsale.
Ma l’uomo sembra sempre pronto a giocarsi questa libertà e sempre pronto a moltiplicare le norme, irrigidirle, farne dei ceppi per incatenare le persone e non farle procedere oltre.
Sottoposto a questo “trattamento” il sabato cessa di essere IL GIORNO DELLA LIBERTÀ E DELLA SIGNORIA DELL’UOMO CHE SI ESPANDE NEL GIOIOSO RICONOSCIMENTO E NELL’INCONTRO CON IL SUO SIGNORE, per tra-formarsi nel giorno dell’osservanza scrupolosa, dominata dalla paura della trasgressione.
Così 10 Comandamenti sono diventati più di 600 precetti, impossibili da rispettare tutti insieme.
Molte di queste regole, poi, proprio non avevano nulla a che fare con la fede, ma servivano solo a garantire il potere del forte sui deboli.
Eccoli gli otri vecchi, rinsecchiti, che non riescono a contenere la meravigliosa e inalterabile Verità del Vangelo.
Sono quelli dei farisei.
Tessuto vecchio e logoro che non può più essere riparato.
Gesù è venuto a liberarci dalla schiavitù di una Legge scritta da mano d’uomo per il vantaggio dell’uomo e soltanto spacciata come proveniente da Dio “…guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci” (Matteo 23,13).
È contro questo svilimento dell’uomo che si leva la voce di Gesù.
Lui, il Figlio il Primogenito di una moltitudine di figli a Dio riconquistati dal suo sangue, richiama alla signoria che ci è stata partecipata.
Fratelli e Sorelle, Gesù non critica il Sabato, ma solo la rigida interpretazione che ne danno i farisei, che rischiano di essere più attaccati alla Legge che a Dio stesso.
E cita una pagine delle antiche Scritture in cui Davide non osservò scrupolosamente i precetti religiosi per sovvenire ad una necessità più grave.
Come ho già accennato, ma intendo sottolinearlo nuovamente, il Sabato è il giorno in cui l’uomo rialza la testa per contemplare la bellezza del creato e Colui che lo ha plasmato.
È il giorno in cui rende gloria a Dio per la sua magnificenza ma prende anche coscienza – ogni volta con stupore – di essere stato creato “ad immagine di Dio” (Gen 1,26) e di aver ricevuto da Lui il potere di governare la terra (Gen 1,28).
È IL GIORNO IN CUI PREGA CON GLI ALTRI FRATELLI, NELLA COMUNITÀ E, INSIEME A LORO, CELEBRA LE MERAVIGLIE CHE DIO COMPIE NELLA STORIA QUOTIDIANA.
Premesso tutto ciò è chiaro che dobbiamo tenere in gran conto le “dieci Parole” (“deca lògos” oggi tradotto -IN MODO DAVVERO TERRIBILE- con “comandamenti”).
Io, povero diacono, lo avrei tradotto con “la lettera di amore che Dio, in 10 punti a rivolto alla sua amata Creatura”.
E questa lettera di amore va accolta per quello che è: “Parole di libertà“, tese a sottrarci alla tirannia degli idoli di turno (ogni epoca ne ha tanti. Satana ha una fervida fantasia, purtroppo).
Sono parole sgorgate dal Cuore di Dio e dall’Amore di Dio, per la sua Creatura, che invita a vivere una vita “..nel suo Nome”, che trovano risposta adeguata SOLO IN QUELL’AMORE CHE LA CREATURA E’ CHIAMATA A VIVERE NEL MONDO, PER RENDERE PRESENTE IL SUO SIGNORE.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!