09.01.2024 MARTEDI’ 1 SETTIMANA P.A. B – MARCO 1,21-28 “…Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?”.
“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MARCO 1,21-28
+ In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!» La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore
Mediti…AMO
Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: lo spirito della vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la sensualità…
E noi sappiamo bene che l’uomo è alienato, quando non realizza se stesso, perché non è in armonia con se stesso o con gli altri o con le cose, e allora cade sotto il potere di se stesso o di altri, e diviene schiavo delle cose.
Ma il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma ogni nostra inclinazione al male, in propositi di bene.
Ma veniamo al testo odierno.
Il primo miracolo, del primo evangelo, è la guarigione di un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao, abituale frequentatore della sinagoga…
Un bravo fedele che mai aveva dato segno della sua lontananza da Dio.
Tanto che nessuno si è mai accorto di nulla: all’apparenza è un buon credente, un pio devoto. In realtà, quando Gesù lo obbliga a smascherarsi, rivela chi egli è.
La sua è una fede demoniaca: conosce le cose della fede ma pensa che Dio sia un concorrente, un avversario venuto per rovinare la vita agli uomini.
È il riassunto di tutte le visioni errate della fede: quando la fede non c’entra nulla con la nostra vita concreta, quando si riduce a “sapere“, a “conoscere“, quando Dio è visto come un avversario.
Molti “indemoniati” ancora oggi frequentano le nostre comunità e il nostro modo di pensare, spesso è “demoniaco”, nel senso che non proviene da Dio e che la loro non è una fede autentica.
E, intorno a Lui, Gesù non incoraggia nessun entusiasmo, non incoraggia il devozionalismo o il miracolismo, perchè il Maestro vuole far capire CHE STA SPENDENDO LA VITA PER GLI ALTRI.
Ma la scena è al limite del grottesco: perchè nella sinagoga, ovvero nel luogo in cui viene celebrata la Toràh, È SOLO UNO SPIRITO CATTIVO A RIVOLGERE LA PAROLA A GESÙ, che ha l’ardire di farsi portavoce di tutti i fedeli convenuti.
E il brano ci racconta che quest’uomo è molto aggressivo nei confronti di Gesù.
Parla al plurale e si presenta come fosse portavoce di un gruppo che si sente minacciato da Gesù.
Quest’uomo non si meraviglia, perchè conosce perfettamente la dimensione umana e quella divina di Gesù.
Il comportamento di quest’uomo lo colloca all’opposto di quella meraviglia e di quello stupore che prova la gente comune in quel momento.
Infatti lo stupore della gente nasce dal fatto che essa si rende conto CHE IL TRASCENDENTE HA FATTO IRRUZIONE NELLA SINAGOGA.
E, nell’attività liberatrice di Gesù vede la manifestazione dell’alterità di Dio.
Gesù zittisce l’uomo, gli impedisce di dialogare con lui e in questo modo può liberarlo, anche se tra sofferenze e lacerazioni.
E, a quest’uomo è chiesto quindi di cambiare il suo atteggiamento di fondo, che lo porta a pensare solo a se stesso, e di cambiare il rapporto con gli altri e con le cose.
Ma lui continua a gridargli quello che gli altri non hanno l’onestà di ammettere “…che vuoi tu, da noi?” (v. 34), “…Tu che sei il Santo di Dio”, e che quindi non puoi avere nulla a che fare con noi poveri peccatori.
E, se ci pensate bene, purtroppo ha ragione lo spirito malvagio.
Ma solo a una condizione: se il Santo resta l’intoccabile, il Totalmente altro, e i peccatori rifiutano di farsi santificare, allora è vero che non c’è posto per il Santo di Dio nella santa assemblea, lì convenuta.
Fratelli e Sorelle, questa pericope evangelica ci insegna che Gesù non se ne fa nulla di sinagoghe, di chiese e tabernacoli, se in esse non si riesce a fare dell’uomo, IL SANTO DI DIO.
NON GLI INTERESSANO, SE ESSE NON RAGGIUNGONO LO SCOPO DI ESSERE LA SUA DIMORA.
Dirà Paolo di Tarso alla sua amata comunità che è in Corinto “…non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1Cor 3,16-17).
È DAL NOSTRO CUORE UMANO, CHE CRISTO VUOLE REGNARE.
E il nostro cuore umano dev’essere il centro delle nostre assemblee: “Il demonio lo gettò in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male” (v. 35).
Ecco la colonna portante delle nostre chiese: un uomo, una donna che sperimentano la guarigione dal tormento di un cuore diviso e la conseguente pace di una rinascita nel NOME DEL SIGNORE GESU’.
ALLORA SÌ CHE LA PAROLA ETERNA DI DIO, VENENDO ASCOLTATA, INTERROGA, E SUSCITA QUEL SANO TIMORE CHE CI STRAPPA ALLA NOSTRA ACCIDIA RELIGIOSA.
Perché, come diceva un padre siriaco, se oggi i miracoli non avvengono più, o meglio avvengono in modo meno spettacolare, NON È PERCHÉ SI SIA ESAURITA LA GRAZIA, ma al contrario “perché Dio ci ha mostrato la sua grazia una volta per tutte e ha posto in noi segretamente il dono del suo Spirito. Ci ha comandato di cercare la sua rivelazione dentro di noi” (il Vescovo metropolita di Gerapoli e scrittore siro, FILOSSENO DI MABBUG, V’ Secolo, esiliato e ucciso venendo soffocato col fumo).
Comunque, il fatto che Gesù insegni nella sinagoga non è una cosa straordinaria, giacché ogni pio ebreo poteva farlo.
Ma la cosa straordinaria È CHE LO FACCIA CON AUTORITÀ, TERMINE CHE NELLA BIBBIA È SEMPRE RIFERITO A DIO, CHE IN TAL MODO, ESPRIME LA SUA SIGNORIA SUL MONDO.
Gesù appare allora come un uomo che ha la stessa autorità di Dio con lo stesso potere che ha la Parola di Dio di rinnovare, trasformare e agire, confermando il tutto con i miracoli.
Fratelli e Sorelle, quante volte abbiamo vissuto e vivremo ancora questa scena evangelica all’interno delle nostre comunità parrocchiali.
Ci si aspetterebbe che, luoghi come questi, restino indenni dall’influenza degli “spiriti”.
STIAMO IN CHIESA, STIAMO PREGANDO, QUINDI NON CI DOVREBBE ESSERE POSTO PER IL MONDO DEGLI SPIRITI, MA PURE “GLI SPIRITI MALIGNI” VENGONO A MESSA, PER CIRCUIRE I FIGLI DI DIO.
E tanti di noi, all’interno delle comunità, “fanno il mestiere di satana”.
Infatti, nel momento in cui ci si riunisce per pregare, decidere, pianificare o svolgere un’iniziativa, c’è sempre qualcuno che mormora, che commenta negativamente, che impedisce il normale svolgersi dell’attività in corso.
O che dice delle cose per nasconderne altre, cercando di “fare presa” sugli altri, in un modo subdolo, per portarli ad una particolare idea.
FRATELLI E SORELLE, LO “SPIRITO IMPURO” È PROPRIO QUESTO: È TUTTO CIÒ CHE SI OPPONE ALL’INGRESSO DEL REGNO, TUTTO CIÒ CHE FA OSTACOLO AL REGNO DI DIO.
Quando leggiamo questo brano non dobbiamo subito pensare ALL’INDEMONIATO CLASSICO.
Nessuna meraviglia dunque, se ogni tanto anche da noi qualche persona devota abituale, magari anche iscritta a qualche associazione ecclesiale, e pur formalmente ossequiosa e attaccata alla tradizioni della comunità, manifesti questa strana resistenza, essendo interiormente maldisposta.
Eh sì, Fratelli e Sorelle, perchè, i cosiddetti “indemoniati”, sono persone perfettamente normali, talmente normali da frequentare la sinagoga, il gruppo, la Chiesa.
Grazie a Dio, la PAROLA di Gesù, ha il potere di mettere a nudo i pensieri, perchè apre i ripostigli segreti dei cuori, dove si annidano gli spiriti maligni.
E basta una SUA PAROLA, perchè lo “spirito maligno” salti fuori “…che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?”
Ma, messo finalmente allo scoperto, lo “spirito impuro”, reagisce con un’esplosione di rabbia e si allontana, lasciando la persona finalmente libera di convertirsi alla santità di Dio.
Ma questo avviene SOLO SE NELLA NOSTRA VITA ABBIAMO INCONTRATO IL SIGNORE DEL TEMPO E DELLA STORIA.
Papa Francesco, nella “Evangelii gaudium”, al n.3, ci ricorda:
- “Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo”.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!