07.03.2024 – GIOVEDI’ 3′ SETTIMANA DI QUARESIMA B – LUCA 11,14-23 “…è in nome di Berelzebùl, che Egli scaccia i demòni”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo LUCA 11,14-23

+ In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

La Quaresima è un tempo di conversione., all’interno del quale dobbiamo affrontare una lotta che si pone su diversi piani:

  • contro noi stessi, contro il nostro io, il nostro orgoglio;
  • contro il demonio e le tentazioni che fa nascere;
  • contro ogni realtà che ci allontana da Gesù, da ogni ostacolo che ci impedisce di essere con Lui.

Oggi, nella proclamazione della Parola di Dio, riappare l’immagine del `diavolo´.

Infatti «…Gesù stava scacciando un demonio che era muto».

Ogni volta che i testi della Scrittura sacra ci parlano del demonio, ci sentiamo, forse, un po’ incomodi.

Comunque, è vero che il male esiste e che ha radici così profonde che noi non riusciamo ad eliminare completamente.

Ed è anche vero che il male ha una dimensione molto vasta: è di continuo all’opera, e non possiamo, in nessun modo, dominarlo.

Gesù, però, è venuto a combattere queste forze del male, il demonio. Solo Lui può scacciarlo.

E, nel brano regalato aggi alla nostra attenzione, vediamo che Gesù aveva scacciato un demonio che aveva reso un uomo muto.

Il Signore, per la prima, volta scaccia un demonio che non bestemmia, non protesta, ma impedisce all’uomo di parlare, cioè di professare la sua fede.

Essa impedisce i connotati tipici dell’essere uomo, che Dio conferisce all’uomo, è una menomazione a tutti gli effetti: è la menomazione della relazione.

Per menomazione si intende una facoltà che non viene tolta completamente ma compromessa, diminuita.

La parola è, infatti, ciò che caratterizza l’uomo tra tutte le creature ed ha anche una funzione connotante il ruolo dell’uomo nei confronti del Creato (tutte le cose alle quali l’uomo ha dato un nome portano quel nome, secondo quanto leggiamo in Genesi, al capitolo 2).

La parola ha una capacità di definire, plasmare la realtà.

Il demonio può impedire questo all’uomo, che ha un’autorità, un potere sulla creazione, che gli viene da Dio: il nemico fa un’operazione di menomazione sulla persona.

E questa espulsione produce due reazioni diverse:

  • da un lato, c’è la moltitudine delle persone che rimangono ammirate e meravigliate, che accetta Gesù e crede in Lui.
  • Dall’altro, coloro che non accettano Gesù e non credono in Lui, tanto da arrivare ad affermare che il Maestro scacciava i demoni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni.
  • E poi ci sono anche altri che chiedevano un segno del cielo. Marco informa che si trattava di scribi venuti da Gerusalemme (Mc 3,22), che non erano d’accordo con la libertà di Gesù. Volevano difendere la Tradizione contro le novità di Gesù.

E il Signore denuncia l’assurdità della calunnia degli scribi e li chiedendo “…ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebul, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano?”

Se il principio enunciato dai presenti (secondo cui Gesù scaccia i demoni nel nome di Beelzebul) vale per Gesù, allora dovrebbe valere anche per tutti quelli che scacciano i demoni, compreso i loro figli.

Sarà il loro rapporto a mostrare la malizia dell’atteggiamento verso Gesù.

Fratelli e Sorelle, la risposta che darà loro Gesù, mostra l’assurdo dell’argomento di quelli che Lo contraddicono.

Tra parentesi, questa risposta è, per noi, un appello all’unità, alla forza che suppone l’unione.

“Ma se io caccio il demonio con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il Regno di Dio“.

E il Signore spiega che, se egli scaccia i demoni per mezzo dell’azione di Dio, allora il Regno di Dio avanza, ovvero Dio regna, e dove regna Dio non può regnare satana.

La presenza di Dio non è nei palazzi e nelle costruzioni ma nel cuore degli uomini.

Ma bisogna anche notare che i presenti partono da un preconcetto (o da una pre-comprensione), ovvero che l’azione di Gesù è legata a Satana, OVVERO GESÙ È CATTIVO.

La pre-comprensione è una comprensione che PRECEDE L’AGIRE DI UNA PERSONA, E FA SI CHE, ANCHE SE AGISCE NEL BENE, LA RENDE COMUNQUE CATTIVA.

Tale atteggiamento che spinge all’idea DEL LEGAME DI GESÙ CON LA MALVAGITÀ, POTREBBE ESSERE INTERPRETATA COME UNA VERA E PROPRIA TENTAZIONE AD OPERA DEL DEMONIO SU QUELLI CHE PARLANO.

Ciò significa che il male arriva dal proprio pensiero; la gente che lo circonda sta però proiettando su Gesù questo male.

Si tratta di una tentazione che tutti proviamo e dalla quale dobbiamo essere liberati.

E, di conseguenza, la richiesta del segno, significa che Gesù nel loro cuore è già stato condannato.

Tanto che, paradossalmente, se il segno non arriva, questa è la conferma che sta scacciando i demoni nel nome di Beelzebul.

Assistiamo quindi ad un processo, una condanna, una definizione dell’azione di Gesù nei cuori, che porta la divisione, se non si sta attenti.

E questo è ciò che vuole satana, perchè egli sa che la divisione è il principio della fine, sia nel bene che nel male.

Essa porta alla devastazione, alla “desertificazione”, perchè PORTA AL NON SAPIRCI, GLI UNI GLI ALTRI.

E dove abbiamo la “divisione”, lì è presente Satana, il divisore per eccellenza, “il padre della menzogna”.

Lì la vita muore, troviamo violenza, non si rispetta la verità, non si ha libertà, si genera la “confusione».

La missione di Gesù è stata vincere lo Spirito del male per liberare l’uomo dalla schiavitù e ridonagli lo Spirito del Figlio.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

…e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!