06 LUGLIO 2024 SABATO 13′ SETTIMANA P.A. B – MATTEO 9,14-17 “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?”

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

 

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo MATTEO 9,14-17

+ In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Esiste un modo di conservare le intuizioni del passato che è fecondo ed essenziale, ed è il modo con il quale si consegnano alla generazione successiva le grandi scoperte che gli uomini hanno fatto, a proprie spese, e che ritengono essenziali per il futuro.

Anche nella fede, succede così: la scoperta del rapporto con Dio, attraverso progressive rivelazioni, diventa un patrimonio straordinario da comunicare a chi cerca risposta di senso alla propria vita.

Purtroppo esiste un modo di trasmettere il passato che diventa sterile, in quanto è chiuso a in se stesso, a difesa di abitudini, privo dell’apertura alle cose del mondo.

E vivere questa trasmissione in un modo così deleterio ed applicarla anche alle cose di Dio, significa che non crediamo che Dio è in continuo movimento, in continua evoluzione, in continua comunicazione con gli uomini.

Gesù lo ha ben compreso e si scontra con questa visione che spaccia le proprie consuetudini come fossero la volontà di Dio.

Fratelli e Sorelle, il vino nuovo del vangelo non può essere conservato nelle vecchie botti della tradizione giudaica immobilista, fossilizzata solo sul Primo Testamento.

E noi sappiamo bene che la novità portata da Gesù, nelle sue parole e nei suoi gesti, non si trova nell’Antico Testamento.

Perché quando appare il Signore del tempo e della storia, appaiono LA VERITÀ, LA SAGGEZZA, LA VITA.

IN LUI SI È INCARNATO LO SPOSO CHE ISRAELE ASPETTA: È IL MESSIA.

E nel nostro testo evangelico, simbolicamente, la venuta di Cristo è paragonata al vino, manifestazione gioiosa dell’esultanza messianica.

Gesù a Cana offre il vino migliore, la cui origine è sconosciuta, perché Dio solo lo offre, alla sua ora, al suo momento.

Ed è Gesù stesso questo vino che rallegra il cuore della Chiesa. Egli è Colui che offre il vino della salvezza, dono di Dio per gli uomini.

Per capire Gesù, o piuttosto, per riceverlo nel nostro cuore, con la sua Parola e i suoi Gesti, non basta collocarlo tra le vecchie profezie, ma bisogna nascere di nuovo, dall’acqua e dallo Spirito, e comprendere che la legge di Mosè non basta, ma bisogna ricevere le BEATITUDINI.

Il vangelo di Matteo riporta due frasi separate di Gesù su un rammendo nuovo, cucito su una tela vecchia e sul vino nuovo messo in otri vecchi.

Queste parole gettano luce sulle discussioni ed i conflitti di Gesù con le autorità religiose dell’epoca.

Non si pone un rammendo di tela nuova su una tela vecchia, perché nel lavarla, il rammendo nuovo tira ancora di più il vestito vecchio, e lo strappo è maggiore.

Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, perché il vino nuovo a causa della fermentazione, rompe l’otre vecchio.

Ma occorre mettere il vino nuovo in otri nuovi.

La religione difesa dalle autorità religiose era come una vecchia tela, come un otre vecchio.

Sia i discepoli di Giovanni che i farisei, cercavano di rinnovare la religione.

In realtà, facevano soltanto rattoppi e, per questo, correvano il pericolo di compromettere e danneggiare sia la novità che le vecchie usanze.

Fratelli e Sorelle, non bisogna voler combinare la novità che Gesù ci porta, con le vecchie usanze, ma bisogna saper separare le cose vecchie da quelle nuove.

Probabilmente Matteo presenta queste parole di Gesù per orientare le comunità degli anni 80.

C’era in quel tempo un gruppo di giudei-cristiani che volevano ridurre la novità di Gesù al giudaismo di prima della venuta di Gesù.

E non avevano affatto compreso che Gesù non era contro ciò che è “vecchio“.

Semplicemente il Signore non vuole che ciò che è vecchio si imponga a ciò che è nuovo e, impedisca così al nuovo di manifestarsi.

Non si può rileggere il Vaticano II con la mentalità preconciliare, come alcuni cercano di fare oggi.

Come non si può più applicare alla lettera ciò che imponeva l’AT, senza illuminarlo con il NT.

Tant’è che nemmeno il digiuno veterotestamentario basta più, perché ormai è necessaria la povertà del cuore, ovvero quell’atteggiamento spirituale che ci dispone a ricevere qualsiasi cosa provenga da Dio.

Il digiuno è un’usanza assai antica, praticata da quasi tutte le religioni. Gesù stesso la praticò per quaranta giorni (Mt 4,2), ma non insistette con i discepoli, perchè facessero la stessa cosa.

E li lasciò liberi di decidere in merito.

Perché il Signore Gesù Cristo non è il risultato della nostra opera, MA IL DONO DEL PADRE; non è il frutto della nostra ricerca, MA LO SPLENDORE DI DIO CHE BRILLA GRATUITAMENTE SULLA SCENA UMANA.

Ecco perché CIÒ CHE È VECCHIO È PASSATO.

Perché con l’avvento dell’INCARNAZIONE DI GESU’, la nuova creazione è cominciata.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!