05.10.2023 – GIOVEDI’ XXVI SETTIMANA P.A. A – LUCA 10,1-12 “La vostra pace scenderà su di lui”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo LUCA 10,1-12

del Signore

Mediti…AMO

Quando Luca ricorda e racconta questa pagina del suo vangelo, ha davanti a sé la fervente missione dei primi cristiani che andavano di città in città nel bacino del Mediterraneo, annunciando con un certo successo la buona notizia.

SÌ, È IL KÝRIOS, IL SIGNORE CHE AGISCE CON POTENZA, per questo anche nel racconto l’evangelista designa Gesù appunto con questo titolo.

Questa prospettiva universale della missione può essere colta grazie alla presenza nel brano di alcuni elementi caratteristici:

  • il ricordo delle città di Sodoma (v. 12), città simbolo dei pagani.

  • Se consideriamo che gli uomini sulla Terra sono circa otto miliardi, è chiaro che per una messe così abbondante gli operai sono davvero pochi, specialmente se pensiamo ai sacerdoti.

    DOBBIAMO DUNQUE PREGARE IL SIGNORE DI MANDARE OPERAI NELLA SUA MESSE, PREGARLO PERCHÉ ILLUMINI LA STRADA A COLORO CHE EGLI CHIAMA E DIA LORO LA FORZA DI RISPONDERE.

    Questa affermazione si trova pari pari in Matteo 10,37, risale quindi alla fonte che Matteo e Luca avevano in comune (fonte detta Q).

    Anche Gesù parla del giorno del giudizio come di una mietitura quando spiega la parabola della zizzania (Mt 13,36-43).

    In questo brano di Luca però le messi mature indicano una nuova prospettiva: RAPPRESENTANO IL GRANDE CAMPO DELLA MISSIONE UNIVERSALE: I POPOLI NUMEROSI AI QUALI PORTARE IL VANGELO, IN OPPOSIZIONE AL NUMERO SEMPRE ESIGUO DEGLI EVANGELIZZATORI.

    PERÒ LA LORO MISSIONE RIMANE PUR SEMPRE UN «AFFARE» DI DIO: MEDIANTE LA LORO PREGHIERA I DISCEPOLI VENGONO COINVOLTI IN QUESTO AFFARE, ANNUNCIARE LA SALVEZZA A TUTTI.

    Ma vorrei fermarmi anche su un altro argomento che ritengo sia fondamentale affrontare prima di parlare della pericope evangelica odierna.

    PERCHÉ DI CIO’ CHE LEGGEREMO nel LIBRO DEL PROFETA NEEMIA (Ne 8,1-4.5-6.7-12), che io amo in modo particolare, ci viene indicato ciò che dovremmo fare noi che siamo chiamati a “spezzare” LA PAROLA DI DIO.

    E al contempo, dal canto opposto, ci fa vedere COME DOVREBBE ESSERE ACCOLTA LA PAROLA CHE DIO CI RIVOLGE, DAGLI UOMINI CHE ASCOLTANO.

    E, mi sembra, DI TUTTO CIO’ NOI OGGI NE ABBIAMO ESTREMO BISOGNO.

    LE DIFFICOLTÀ NON ERANO POCHE, SOPRATTUTTO QUELLA DELLA LINGUA, PERCHÉ NEGLI ANNI DI ESILIO ESSI AVEVANO PARLATO ARAMAICO E LA LEGGE DI MOSÈ È SCRITTA IN EBRAICO.

    Era quindi necessario non solo leggere, ma tradurre e trovare un sistema per rendere la legge intelligibile al popolo.

    Ed ecco come si procedeva:

    • Questo riempiva la gente di commozione e di gioia:

      • E ci insegna quindi che ogni Ministro della Chiesa, meditando e insegnando le Scritture, ha il dovere di rendere possibile questa festa, questa vita, questa gioia.

        E DEVE FARLO PREPARANDO LA PREDICAZIONE, SPIEGANDO BENE LA PAROLA DI DIO, AFFINCHÉ LA PREDICAZIONE POSSA ESSERE PIÙ FEDELE A QUESTA DIVINA PAROLA E PERCIÒ PIÙ FRUTTUOSA.

        È il congedo che io uso sempre, ogni volta che prendo parte alla Celebrazione Eucaristica.

        LA FORZA E LA GIOIA VENGONO DALLA PAROLA DI DIO CHE È NUTRIMENTO E LUCE, LA COSA PIÙ PREZIOSA, LA PIÙ GRANDE CONSOLAZIONE CHE ABBIAMO SULLA TERRA.

        Noi sappiamo bene che le nostre comunità languono per assenza di missionarietà, le chiese si svuotano non perché la gente è cambiata o perché il Vangelo non perfora i cuori, MA PERCHÉ LE NOSTRE PAROLE SONO STANCHE E RIPETITIVE, LONTANE DALLA REALTÀ CHE LA GENTE VIVE QUOTIDIANAMENTE.

        Se solo ascoltassimo lo Spirito e diventassimo testimoni del Signore.

        Non eroi, né maestri, che ce ne sono a iosa, ma DIVENTASSIMO TESTIMONI, STUPENDI COMPAGNI DI VIAGGIO CHE HANNO QUALCOSA DA DIRE, CHE PORTANO IN SE’ UNA NOTIZIA SCONVOLGENTE, CAPACE DI TRAVOLGERE GLI ASSETTI DEL MONDO. 

        Purtroppo troppo spesso SIAMO VUOTI ANNUNZIATORI DI UNA PAROLA ALLA QUALE NON CREDIAMO E CHE, DI CONSEGUENZA, NON CI HA TRASFORMATO.

        Fratelli e Sorelle, fa luce e brilla solo chi è illuminato, e scalda i cuori solo chi brucia, perché la PAROLA DI DIO passa attraverso le nostre parole.

        La Luce passa, nonostante tutto, attraverso le nostre opere. 

        E non dobbiamo neanche dimenticare che LA CHIESA ESISTE SOLO IN FUNZIONE DI CRISTO, SOLO PER ANNUNCIARE IL VANGELO IN ATTESA CHE IL SIGNORE TORNI NELLA PIENEZZA DEI TEMPI

        Diceva bene il Servo di Dio, don DIVO BARSOTTI (1914-2006 – Sacerdote fondatore della COMUNITÀ DEI FIGLI DI DIO): 

        Alberto Manzi:

        • Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

        Il Signore IDDIO ti Benedica

        Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…

        e ti prego di condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

        Sia Lodato Gesù, il Cristo!