05.07.2023 – MERCOLEDI’ XIII SETTIMANA P.A. A – MATTEO 8,28-34 “…che vuoi da noi, Figlio di Dio?”
«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre». Geremia 6,16
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 8,28-34
+ In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, DUE INDEMONIATI, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio. Parola del Signore
Mediti…AMO
Questo episodio, conosciuto come L’ESORCISMO DELL’INDEMONIATO DI GERASA, fu collocato, significativamente, prima della doppia narrazione della risurrezione della figlia di Giairo e della guarigione dell’emorroissa, centrata anch’essa su di una questione di purezza.
La narrazione del Vangelo secondo Marco, ripresa poi nel Vangelo secondo Luca, è alquanto elaborata, mentre nel Vangelo secondo Matteo l’episodio viene riassunto.
Un uomo del «paese dei Geraseni», probabilmente un gentile, è posseduto da un demonio di nome Legione, dall’enorme forza, il quale, incontrato Gesù, lo riconosce immediatamente come «Figlio di Dio»
Questo episodio, conosciuto come L’ESORCISMO DELL’INDEMONIATO DI GERASA, fu collocato, significativamente, prima della doppia narrazione della risurrezione della figlia di Giairo e della guarigione dell’emorroissa, centrata anch’essa su di una questione di purezza.
La narrazione del Vangelo secondo Marco, ripresa poi nel Vangelo secondo Luca, è alquanto elaborata, mentre nel Vangelo secondo Matteo l’episodio viene riassunto.
Un uomo del «paese dei Geraseni», probabilmente un gentile, è posseduto da un demonio di nome Legione, dall’enorme forza, il quale, incontrato Gesù, lo riconosce immediatamente come «Figlio di Dio»
È Marco a parlarci per primo di questa impressionante guarigione.
Matteo sintetizza il racconto riprendendone le fasi salienti:
-
gli indemoniati vivono in mezzo alle tombe perché la parte oscura, il male, ci conduce inevitabilmente alla morte interiore.
-
E si scagliano contro il Cristo che li tormenta perché il Signore è portatore di luce nella tenebra.
C’è però un particolare condiviso da entrambi gli evangelisti.
Pur avendo assistito alla liberazione dei due indemoniati e dopo avere assistito al suicidio collettivo dei maiali, la gente del paese invita Gesù ad andarsene: spaventati da tanto potere e visibilmente irritati per la clamorosa perdita economica (Marco ci dice che essi avevano risolto il problema LEGANDO L’INDEMONIATO).
In loro abita il demone che aleggia in questa pagina: QUELLO DEI BRAVI CONCITTADINI DEGLI INDEMONIATI CHE PREGANO GENTILMENTE GESÙ DI ANDARSENE DOPO AVERE DISTRUTTO UN’INTERA MANDRIA DI PORCI…
È IL DEMONE DELL’INDIFFERENZA, DEL TORNACONTO PERSONALE, DEL PROFITTO ECONOMICO (HANNO PERSO MIGLIAIA DI PROSCIUTTI!), CHE PER LORO VALE PIÙ DELLA SALVEZZA DEI FRATELLI.
Ma mi piace sottolineare un dettaglio apparentemente insignificante aggiunto da Matteo.
Un particolare che è forse più teologico che storico: gli indemoniati sono in due.
E lo fa per dirci che il male contagia, avvelena, crea solidarietà, per poi, simile ad una piaga, infettare tutta la comunità, creando sottili legami di complicità che accecano e condizionano.
Spesso, nella storia, abbiamo avuto modo di vedere che il male si compie in compagnia, in gruppo. Soprattutto per rafforzare la NOSTRA convinzione, E PER DIMINUIRE LA NOSTRA PERSONALE RESPONSABILITÀ.
Infine, Fratelli e Sorelle, vorrei portare, per concludere un ultimo particolare alla vostra attenzione.
Occorre tener ben presente il commento di Matteo.
Dice che i mandriani fuggirono, entrarono nella città e raccontarono la cosa: sono come degli evangelizzatori.
Ma c’è una triste conclusione “…Tutta la città uscì incontro a Gesù, e quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Gesù era venuto all’altra riva del mare. La sua missione lo aveva portato ad “andare incontro”.
In realtà l’incontro non avviene, perché:
-
i due indemoniati vanno incontro a Gesù per impedirgli di passare/agire;
-
e gli abitanti della città gli vanno incontro per dirgli di passare oltre, allontanarsi da loro.
Quindi Matteo vuole dirci che c’è assolutamente la vittoria di Gesù sul Male.
Ma, allo stesso tempo, c’è anche la difficoltà di accogliere questa vittoria, quando scombina i nostri interessi, scombina la nostra vita.
Anche noi, come i demoni del brano evangelico odierno, paradossalmente, diciamo al Signore: sei venuto troppo presto. Ti preghiamo -cortesemente- di passare un’altra volta.
Ragioniamoci sopra…
Il Signore IDDIO ti Benedica
E tu Prega il Signore per me… Fratello che Leggi…
…e ti prego di condividere se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!